Lo smaltimento della plastica è uno tra i principali problemi ambientali del nostro tempo che, come noto, compromette in modo particolare gli ecosistemi marini di tutto il mondo. Secondo l’UNEP (United Nations Environment Programme), infatti, ogni anno 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici finiscono negli oceani, causando danni – quantificabili in circa 8 miliardi di dollari – agli ecosistemi marini.
Poiché il processo che porterà alla radicale riduzione della plastica è ancora lungo, si osservano con piacere tutti quei progetti che si impegnano per trasformare i rifiuti plastici in materia prima riutilizzabile. Sempre più aziende, infatti, stanno investendo nel riciclaggio e nella produzione etico-sostenibile: questo è il caso Quagga, azienda torinese emblema dell’eco-fashion, che progetta, a partire dal 2010, capi d’abbigliamento etici, ecologici e responsabili, costituiti al 100% da fibre riciclate e prive di sostanze nocive.
L’impresa ha lanciato sulla piattaforma di crowdfunding Ulule il suo nuovo brand Q-Bottles: progetto che si propone di realizzare felpe e polo con le bottiglie di plastica rinnovate, evitando così la loro dispersione nell’ambiente in forma di rifiuti. Alcune materie plastiche, infatti, possono rivelarsi molto indicate per la produzione di fibre sintetiche leggerissime, che possono, poi, essere colorate con tinture eco-compatibili. Grazie alle nuove tecnologie, da tali fibre si possono ricavare tessuti come il jersey in poliestere leggero, molto simile a un tessuto naturale perché traspirante e resistente.
Il materiale utilizzato per la produzione di capi Q-Bottles è la fibra riciclata Newlife, prodotta dall’azienda biellese Sinterama Spa; essa possiede la certificazione Global Recycle Standard stabilita da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) e “Confidence in Textiles – Oeko Tex Standard 100“. La trasformazione delle fibre in tessuto, invece, è stata realizzata da Alpimaglia Srl, impresa tessile con sede in provincia di Torino. I tessuti, dopo essere stati colorati con tinture eco-compatibili, hanno ottenuto un ultimo trattamento igienizzante per impedire la formazione di cattivi odori. Ne risulta, quindi, un capo sostenibile ed etico, ecocompatibile, a basso impatto ambientale, cruelty free (ossia realizzato senza testare su animali nessuno dei suoi materiali) e 100% made in Italy; che a fine ciclo potrà essere nuovamente riciclato.
Tali svolte nell’ambito del tessile sembrano essere apprezzate dalla clientela, in quanto, l’obiettivo di prevendita ammontante a 50 capi, è stato ampiamente superato e sono stati prenotati 146 capi d’abbigliamento firmati Q-Bottles. Iniziative come questa rappresentano la raggiunta di obiettivi virtuosi, ma la situazione migliore sarebbe ridurre l’utilizzo della plastica in maniera tanto elevata che soluzioni come questa non siano più necessarie.
Photo credit: Ulule