Tre abiti in Tencel, tre fashion designer di caratura internazionale, tre giornate negli spazi di Fashion B.E.S.T. Studios presso la Fondazione Pistoletto: il numero, che richiama alla trinamica e al Terzo Paradiso, ricorre in molti aspetti di “Forests for Fashion – Fashion for Forests”. Prima di addentrarci nelle peculiarità del progetto incentrato sulla moda sostenibile, vi portiamo alla scoperta delle tappe più recenti della sua cronistoria, che parte lo scorso aprile. Un percorso dove B.E.S.T., officina operativa che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità bio-etica nell’ambito del settore tessile, è uno degli attori principali.
Il cortometraggio “Made in Forests”
Due mesi fa, Cittadellarte è stato il quartier generale delle riprese del film “Made in Forests”, che metterà in luce e illustrerà lo sviluppo e il processo produttivo di un “capo sostenibile” realizzato con materiali provenienti dalle foreste. Nel dietro le quinte dello speciale documentario vi erano UN Live United Nations Web TV e UNECE/FAO (precisamente la Forestry and Timber Section della commissione economica europea delle Nazioni Unite). Quale contesto migliore per girare scene sul tema della moda sostenibile se non gli Studios di Cittadellarte Fashion B.E.S.T.? Oltre a questo sfondo “attivo” e rappresentativo, il cortometraggio si è avvalso del lavoro del fashion designer Tiziano Guardini, che ha realizzato un abito speciale per la protagonista del film Michelle Yeoh. Come anticipa il nome del progetto, il filmato si focalizzerà sulla “storia delle foreste” passando per la catena di approvvigionamento e il processo di produzione e progettazione creativo, e si concluderà mostrando la realizzazione dell’abito di Guardini. In tutta la pellicola, inoltre, è evidente il collegamento ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Uno degli obiettivi del documentario, infatti, è dimostrare l’importanza che le foreste ricoprono nel mondo della moda sostenibile, sensibilizzando gli spettatori a una visione consapevole e armoniosa del rapporto tra ambiente, etica e moda.
Tre fashion designer a Cittadellarte
Come anticipato, dal 25 al 27 giugno, tre fashion designer hanno operato nei laboratori degli Studios di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. per realizzare tre abiti in Tencel (un tipo di tessuto ecologico). Scopriamo tutte le caratteristiche dei capi, attraverso il loro concept e i video-interventi dei protagonisti Flavia La Rocca, Silvia Giovanardi e Silvio Betterelli.
Flavia La Rocca ha realizzato un abito in Tencel verde militare, con cerniere con nastro di poliestere riciclato e bottoni di ceramica: “A che cosa ti sei ispirata?” “Trovo ispirazione – si legge nel concept – nella vita di tutti i giorni, penso sempre a una ragazza/donna attuale in giro tutto il giorno, che viaggi per il mondo e che non ha abbastanza spazio nella sua valigia. Una ragazza/donna a cui piace giocare con la moda, in maniera responsabile senza tralasciare lo stile. Perché le foreste possono contribuire alla moda sostenibile? Perché per noi sono un tesoro, foreste naturali e piantagioni gestite in modo sostenibile sono la fonte delle materie prime che possono essere usate nella moda, Tencel è una di queste. La cosa più importante è assicurarsi che il processo sia sempre ecologicamente responsabile, che sfrutti le risorse nel modo più efficiente possibile e abbia un basso impatto ambientale.
Dobbiamo prenderci cura delle foreste e del nostro pianeta, per noi e per i nostri figli”.
Silvio Betterelli ha invece realizzato un abito in Tencel Lyocell jacqard con un motivo a mappe del mondo e con dettagli come ruches e volants. Questo il concept: “Perché le foreste sono importanti per la moda? Viviamo in un mondo troppo veloce, dobbiamo riconnetterci con i ritmi naturali della natura, avvicinarci alla natura come esseri viventi. Le stagioni, la natura e il rispetto per il mondo che ci circonda sono l’unica soluzione per un futuro sostenibile”.
Silvia Giovanardi, co-fondatrice e direttore creativo di WRÅD, ha realizzato un abito composto da un top in Mintfiber tinto in indaco naturale e clorofilla e da una gonna in Lyocell tinta con g_pwdr, ovvero polvere di grafite riciclata (innovazione sostenibile promossa e supportata da Perpetua).
“A volte – si legge nel concept dell’abito – ci capita di lasciare appesi a testa in giù dei meravigliosi fiori rari per poi dimenticarcene. Possiamo davvero rimanere indifferenti di fronte a questa situazione allarmante? No. La crisi ambientale attuale diventa un’opportunità per il progresso, trovando la sua prima risoluzione nel manifesto sorretto da due tigri – il potere della collettività. Un approccio genuino e liberatorio che si riflette nei materiali e nelle tecniche di tintura innovativi adottati per questo abito, che sono il risultato di una collaborazione sinergica tra diverse realtà unite da un unico scopo: il cambiamento”.
Le tappe conclusive a New York
Nella Grande Mela andrà in scena il lavoro dei fashion designer e verrà proiettato il film girato a Cittadellarte. Il cortometraggio, infatti, sarà lanciato per la prima volta al Forum Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile, che si svolgerà dal 10 al 19 luglio presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite di New York. Per l’occasione, Michelle Yeoh indosserà l’abito realizzato da Tiziano Guardini. Durante il Forum, inoltre, in una sezione dedicata, verranno esposti gli abiti realizzati da Flavia La Rocca, Silvia Giovanardi e Silvio Betterelli (da domenica 8 a mercoledì 18 luglio 2018). Cittadellarte, nel contesto del Forum di New York, sarà nuovamente protagonista in tre occasioni: il 10 luglio, quando Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, modererà un incontro sulla moda sostenibile; il 16 luglio, con il lancio del film “Made in Forest”; dall’8 al 18 luglio, con la partecipazione dei tre capi in Tencel alla mostra al Palazzo di Vetro di New York.
(Le immagini dei capi saranno rese pubbliche parallelamente all’apertura del Forum di New York)