La mostra “Contemporary and Future Mediterranean Memories” prorogata al 16 dicembre
A Villa Chiaramonte Bordonaro ai Colli a Palermo è in corso l'esposizione che vede al centro dell'iniziativa artistica l'opera del 2005 di Michelangelo Pistoletto "Love difference - Mar Mediterraneo". "La mostra - afferma il curatore Paolo Falcone - si sviluppa attraverso una pluralità di opere, installazioni e moduli espressivi che offrono un'originale narrazione del presente attraverso la prospettiva dell'arte".

Flussi migratori, sincretismi culturali e sensibilità per gli avvenimenti legati a sviluppi sociali ed economici: sono queste le tematiche tracciate nel percorso espositivo Contemporary and Future Mediterranean Memories, che trova spazio a Villa Chiaramonte Bordonaro ai Colli a Palermo. L’apertura della mostra curata da Paolo Falcone, organizzata dalla Fondazione Sambuca con il patrocinio del Comune di Palermo (Assessorato alla Cultura), è stata prorogata fino al 16 dicembre. L’esposizione vede al centro dell’iniziativa artistica l’opera del 2005 di Michelangelo Pistoletto “Love difference – Mar Mediterraneo”: un tavolo specchiante a forma di Mar Mediterraneo, caratterizzato anche dalle sedie intorno, ognuna delle quali rappresenta un paese che si affaccia sul mare in questione.

Qual è il significato dell’opera, attualmente esposta anche nella Collezione della Farnesina? Mettere in luce la necessità di dialogo tra le popolazioni (e le rispettive culture) che vivono nelle sponde del Mediterraneo. Metaforicamente i conflitti che spesso accompagnano le diversità vengono così abbattuti: come pensare a divergenze od ostilità se tutti si affacciano sullo stesso mare? È questo il messaggio socio-culturale trasmesso dall’opera d’arte del maestro biellese. Per quanto concerne il titolo della mostra, è un riferimento al saggio “Les Mémoires de la Méditerranée’” dello storico francese Fernand Braudel, dove il Mare Mediterraneo è stato esaminato per la prima volta come un elemento unificante tra diversi Paesi, popolazioni e culture, che anche oggi sono chiamate a dialogare su importanti fenomeni che caratterizzano la storia contemporanea.

“L’opera – afferma il curatore Paolo Falcone – è la sintesi e la perfetta metafora di quanto le differenze siano oggi una ricchezza e non una paura. Il dialogo, così, rappresenta il più importante strumento per la nostra evoluzione. La mostra si sviluppa attraverso una pluralità di opere, installazioni e moduli espressivi che offrono un’originale narrazione del presente attraverso la prospettiva dell’arte. L’esposizione, inoltre, sottolinea la sensibilità degli artisti contemporanei rispetto alle sfide emergenti nell’area del Mediterraneo reinterpretandole secondo originali codici espressivi ed estetici che spesso caratterizzano il loro lavoro. Un percorso che, attraverso l’interazione tra diverse voci ed espressioni artistiche, testimonia l’attenzione di tutta la società civile nei confronti delle dinamiche dell’area”.


La mostra nello spazio di Villa Chiaramonte Bordonaro – promosso da Chiaramonte Bordonaro Arte Contemporanea – è stata promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la conferenza MED-OSCE 2017 e vede la partecipazione dei seguenti artisti (oltre a Michelangelo Pistoletto): Adel Abdessemed, Allora e Calzadilla, Mounira Al Solh, Rossella Biscotti, Gea Casolaro, Peter Fend, Isaac Julien, Khalil Rabah, Walid Raad, Tomas Saraceno.