Milano, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto simbolo dei Sustainable Fashion Awards
Il 24 settembre al Teatro alla Scala il simbolo trinamico del maestro è stato nuovamente sfondo attivo dell’iniziativa di Camera Nazionale della Moda Italiana per i valori intrinseci che esprime. Non solo: la cerimonia annuale dei "Sustainable Fashion Awards" ha premiato con una riproduzione della "Venere degli stracci" una serie di aziende e brand che si sono distinti per il loro impegno verso una moda etica.

Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con la Ethical Fashion Initiative (EFI) dell’Agenzia delle Nazioni Unite ITC e la Ellen MacArthur Foundation, con il supporto del Comune di Milano, ha organizzato la cerimonia di consegna dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2023. L’evento, tenutosi domenica scorsa al Teatro alla Scala alla presenza di oltre 1300 ospiti, ha visto protagoniste e ha premiato personalità e realtà virtuose che nel mondo della moda italiana e internazionale si sono distinte per l’impegno dedicato alla sostenibilità nella sua accezione più alta, per visione, innovazione, impegno per l’artigianato, riconoscimento delle differenze, economia circolare, diritti umani e giustizia ambientale. “Camera Nazionale della Moda Italiana – così il presidente Carlo Capasada anni porta avanti valori legati alla sostenibilità, impegnandosi concretamente in progetti che ne incentivano le pratiche in tutto il settore. Tra questi ci sono i CNMI Sustainable Fashion Awards, che oltre a essere una serata di celebrazione, rappresentano il frutto del lavoro di un anno di collaborazione e ricerca nell’ambito. La sostenibilità rappresenta infatti per CNMI un importante pillar e un elemento imprescindibile per la moda di oggi e del futuro”.



In alto da sinistra: Edward Enningful e Adut Akech; Carlo Capasa.
In basso da sinistra: Elodie e Pierpaolo Piccioli; Donatella Versace.

I premiati, la Venere degli stracci e la giuria
Sono stati 10 gli award assegnati: The Visionary Award: Edward Enninful, Adut Akech Bior ha premiato Edward Enninful; The Ellen MacArthur Foundation Award For Circular Economy: Gucci, Circular Hub’s Denim Project, Sinead Burke ha premiato Jean François Palus; The Climate Action Award: Manteco, A wool-focused sustainable economy, Samata Pattinson ha premiato Matteo e Marco Mantelassi; The Education of Excellence Award: Valentino, Nurturing talents, Elodie ha premiato Pierpaolo Piccioli e le sarte; The Bicester Collection Award For Emerging Designers: Ahluwalia, by Priya Ahluwalia, Chiara Ferragni e Laurent Vinay hanno premiato Priya Ahluwalia; The Craft & Italian Artisanship Award: Dolce&Gabbana, Sartorial craftmanship & Grand Tour of Italy, Bianca Balti ha premiato Alfonso Dolce; The Biodiversity & Water Award: KERING, Regenerative & Climate Fund for Nature, Julianne Moore ha premiato Marie Claire Daveu; The Human Capital & Social Impact Award: CHLOÉ, Fait Trade luxury, Kulsum Shadab Wahab ha premiato Riccardo Bellini; The Groundbreaker Award: Candiani, Coreva™, Coco Rocha ha premiato Alberto Candiani; The Humanitarian Award For Equity and Inclusivity: Donatella Versace, Margo Mengoni ha premiato Donatella Versace. Tra gli 11 membri della giuria che ha decretato i vincitori figuravano – per il secondo anno – Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte) e Olga Pirazzi (responsabile Ufficio Moda di Cittadellarte). Il premio, anche in questa edizione, è stato una replica della Venere degli Stracci realizzata con stampante 3D e con un intervento a mano del maestro. L’elenco completo dei vincitori del premio e dei finalisti – con le motivazioni – è consultabile cliccando qui.



In alto: Marco Mengoni; Jessica Chastain.
In basso: Eleonora Leenders, Maria Teresa Pisani, Armona Pistoletto, Giuliana Setari;
Olga Pirazzi, Maria Fernanda Hernández, Simona Mazzitelli, Paolo Naldini.

Il Terzo Paradiso simbolo dell’evento
Il simbolo della manifestazione è invece stato, per la seconda volta dopo la scorsa edizione del premio, il Terzo Paradiso di Pistoletto, che, fin dal 2012, rappresenta l’impegno di CNMI in quest’ambito con la stesura del Manifesto della sostenibilità per la moda italiana, su iniziativa di Anna Zegna e Carlo Capasa. Questa scelta si pone inoltre sulla scia della collaborazione tra Camera della Moda Italiana e Cittadellarte: pochi giorni prima degli awards, il 21 settembre, la Fondazione Pistoletto e CNMI hanno proposto a Palazzo Giureconsulti il secondo atto del Fashion for Planet Open Parliament, una conversazione corale sui diritti della natura. L’appuntamento ha visto la partecipazione di un parterre di relatori di differenti professionalità: gli ospiti e il pubblico, intervenuti per dare il proprio contributo e riflettere sul tema della moda sostenibile, si sono alternati in un mosaico di voci che ha toccato e approfondito differenti aspetti del settore, tra trasparenza e tracciabilità, normative e greenwashing, così come il ruolo dei sustainability manager delle imprese e quello dei buyer (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). La partnership tra Camera della Moda Italiana e Cittadellarte conferma inoltre l’impegno condiviso nell’ambito della formazione per la moda sostenibile, su cui è fondata l’Accademia Unidee di Cittadellarte, che ha istituito il primo corso di laurea triennale in Europa interamente dedicato alla moda sostenibile e che oggi propone i suoi corsi di laurea triennale e master, in collaborazione con la filiera tessile, con brand globali e le Nazioni Unite. CNMI ha infatti erogato, per il secondo anno consecutivo e per l’anno accademico 2023/24, quattro borse di studio per giovani talenti che desiderano intraprendere un percorso formativo nell’ambito dell’arte e di una moda più etica, sperimentano tecniche, strumenti e metodologie – trasversali a tutte le discipline – necessari per affrontare efficacemente le sfide nei tre ambiti della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica.


Immagine di copertina, da sinistra: Laurent Vinay, Priya Ahluwalia e Chiara Ferragni; Alfonso Dolce e Bianca Balti; Julianne Moore e Marie-Claire Daveu.