57 sfilate fisiche e 8 digitali, 69 presentazioni, 6 presentazioni su appuntamento e 33 eventi: è questa la proposta della Milano Fashion Week® Women’s Collection, iniziata il 17 settembre e in conclusione il 23 dello stesso mese, realizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Agenzia ICE e del Comune di Milano. “Il calendario della Milano Fashion Week risponde con la creatività e il pragmatismo – ha affermato Carlo Capasa, Presidente della CNMI – al momento storico che stiamo vivendo, il nostro è un sistema d’eccellenza con profonde radici nella tradizione e una vitale tensione verso l’innovazione”. Tra gli oltre 170 appuntamenti della rassegna, due vedranno tra i protagonisti Cittadellarte: il 19 a Palazzo Giureconsulti e il 22 settembre al Teatro alla Scala. Scopriamoli.
Fashion for Planet Open Parliament, atto IV
La collaborazione tra Fondazione Pistoletto Cittadellarte e Camera Nazionale della Moda Italiana, nata con lo scopo di condividere, lavorare e valorizzare i principi per una moda più etica e sostenibile, è arrivata al suo dodicesimo anno. La proficua partnership porterà il 19 settembre 2024 alla presentazione in anteprima del Working paper per un Manifesto sui Diritti della Natura per l’industria della moda: un documento che propone azioni pratiche per cambiare il rapporto tra l’individuo e la natura, riconoscendone i diritti intrinseci e delineando interventi che rispettino i suoi limiti e tutelino la capacità di rigenerazione per una crescita sostenibile di tutti gli stakeholder. Il Manifesto vuole inoltre essere un quadro di riferimento per integrare i diritti della natura nelle operazioni principali, nelle catene di fornitura e nelle pratiche commerciali del settore. Nel panel Fashion Speaks for Nature prenderanno parte, guidati dalla moderazione di Simone Marchetti, European Editorial Director di Vanity Fair, Paolo Naldini, direttore della Fondazione Pistoletto, Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Léa Corbière, European Hub Facilitator di GARN, Milena Prisco, Senior Partner dello studio legale Pavia e Ansaldo, e Maria Valeria Berros, ricercatrice principale di Speak4Nature e docente presso l’Università Nazionale del Litorale in Argentina. La discussione sarà arricchita dalla speciale partecipazione di Zaya Guarani, modella e attivista, che darà voce al manifesto.
L’obiettivo del Manifesto
Il Manifesto è un impegno ad azioni trasformative che rispettino, proteggano e sostengano i diritti degli ecosistemi, delle specie e delle risorse naturali. Si pone anche l’obbiettivo di promuovere uno spirito di curiosità all’interno dell’industria, per cercare di raggiungere soluzioni che vadano a beneficio di tutti. È la ricerca di un equilibrio attivo tra il mondo artificiale delle aziende e il mondo naturale della Madre Terra, alla ricerca del Terzo Paradiso, come teorizzato da Michelangelo Pistoletto. Il Manifesto nasce da un gruppo di lavoro promosso e coordinato da Fondazione Pistoletto Cittadellarte, il GARN (Global Alliance for the Rights of Nature) e in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana.
I principi del Manifesto
Scopriamo i 5 principi del documento.
Riconoscere i diritti intrinseci della natura: il Manifesto promuove il riconoscimento della natura come entità vivente dotata di diritti intrinseci, tra cui il diritto di esistere, prosperare, rigenerarsi ed evolversi; sottolinea inoltre la responsabilità condivisa degli esseri umani nel mantenere l’equilibrio dell’ecosistema, invitando a considerare una dichiarazione pubblica di impegno a sostegno dei diritti della natura, coinvolgendo consumatori, fornitori e altri stakeholder.
Proteggere e potenziare gli ecosistemi: il Manifesto sottolinea l’importanza di proteggere e ripristinare gli habitat naturali, garantendo la conservazione della biodiversità nelle aree interessate dalle attività aziendali; promuove la collaborazione con le comunità locali e le organizzazioni ambientali per rafforzare la resilienza degli ecosistemi, coinvolgendole attivamente nei processi decisionali aziendali. Inoltre, incoraggia l’adozione di misure di controllo per assicurare un trattamento etico degli animali nella catena del valore e prevede audit regolari sulle pratiche di lavoro eque e sulle condizioni di sicurezza, rispettando i diritti dei lavoratori secondo le normative locali e internazionali. Infine, pone l’accento sull’equità sociale e sul benessere della comunità, riconoscendo il legame tra salute umana e ambientale.
Gestire le risorse in modo responsabile: il Manifesto invita a privilegiare l’uso di materiali non grezzi e a promuovere l’eco-design, adottando sistemi circolari per ridurre gli sprechi in ogni fase del ciclo produttivo e prolungare la vita dei prodotti. Esorta a selezionare materiali durevoli per creare prodotti destinati a durare nel tempo, assumendosi la responsabilità per i sottoprodotti della catena di approvvigionamento e per il fine vita dei prodotti, progettando soluzioni a zero sprechi e favorendo l’uso di materiali biodegradabili. Inoltre, sottolinea l’importanza di garantire lo smaltimento sicuro delle sostanze chimiche per proteggere gli ecosistemi e le comunità umane.
Aderire agli standard legislativi e globali di trasparenza e responsabilità: il Manifesto promuove la trasparenza e la responsabilità aziendale, sottolineando l’importanza di rendicontare pubblicamente e con regolarità gli impatti ambientali e sociali delle attività, utilizzando metriche di sostenibilità standardizzate e sottoponendosi a verifiche di terzi per garantire conformità alle leggi vigenti e alle migliori pratiche. In questo processo, è fondamentale coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, tra cui consumatori, dipendenti e comunità locali, nei processi decisionali e nelle iniziative volte a promuovere la sostenibilità, garantendo così una partecipazione inclusiva e responsabile.
Impegnarsi per la formazione interna ed esterna per un miglioramento continuo: il Manifesto invita le aziende a dedicare campagne di sensibilizzazione per informare i consumatori sull’impatto che le loro operazioni commerciali hanno su almeno un ambiente naturale. Inoltre, esorta a promuovere politiche, leggi e regolamenti che supportino i diritti della natura, valutando la possibilità di nominare portavoce per la natura a tutti i livelli e nei diversi dipartimenti aziendali. L’azienda è incoraggiata a investire nella formazione interna, offerta da organizzazioni internazionali, resa accessibile a tutti i dipendenti e da svolgere durante l’orario di lavoro. Le politiche e le pratiche aziendali dovrebbero essere regolarmente riviste e aggiornate per allinearsi alle nuove conoscenze e agli standard emergenti. Infine, il Manifesto suggerisce di condividere pubblicamente un rapporto annuale per garantire trasparenza e responsabilità sugli argomenti trattati.
L’installazione di GuardiniCiuffredaStudio
L’evento sarà seguito da un’installazione artistica curata da GuardiniCiuffredaStudio, che rende omaggio alle ultime tre edizioni di Fashion for Planet. Questa coinvolgente esperienza audiovisiva intreccia le voci di relatori come Michelangelo Pistoletto, Rosita Celentano e Matteo Ward con i suoni della natura, dal canto profondo delle balene al sussurro del vento e al silenzio suggestivo dell’oceano, creando un dialogo armonico tra l’uomo e l’ambiente.
Il Terzo Paradiso simbolo dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2024
Il 22 settembre avrà luogo l’evento CNMI Sustainable Fashion Awards 2024, realizzati da Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Ethical Fashion Initiative (EFI) dell’Agenzia ITC delle Nazioni Unite e con il sostegno del Comune di Milano. La cerimonia di premiazione si terrà al Teatro alla Scala di Milano, in chiusura della Milano Fashion Week. In questa occasione, per il terzo anno consecutivo, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è stato scelto come immagine simbolo di questa iniziativa, per i valori profondi che incarna. Il maestro Pistoletto, affiancato dal direttore di Cittadellarte Paolo Naldini, ha inoltre fatto parte della giuria che ha selezionato i vincitori dei Sustainable Fashion Awards 2024. “Celebreremo – così Carlo Capasa – alcuni anniversari che saranno l’occasione di ripercorrere importanti pagine della nostra storia, e ancora una volta i CNMI Sustainable Fashion Awards che rappresentano un momento prezioso per verificare l’impegno della moda nei confronti della sostenibilità ambientale e sociale”.