“Non solo una selezione di pezzi unici, accompagnati da un certificato di autenticità come opere d’arte: in Fashion to Reconnect i designer/artisti diventano sensibili creatori di una nuova civiltà in cui il dialogo tra opposti e tra specie diverse sono la base per la creazione e ci invitano a un viaggio meditativo verso l’abito come prima casa da abitare, la casa scelta in cui sentirsi riconnessi”. Tiziano Guardini aveva presentato così Fashion to Reconnect, mostra da lui curata che si è ispirata al nuovo equilibrio dinamico del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e di Cittadellarte, presentata per la prima volta al pubblico il 25 giugno 2023, in occasione della rassegna Arte al Centro. Il progetto espositivo ha proposto abiti e oggetti di moda come opere d’arte, diventati strumento di sensibilizzazione per un cambiamento sociale responsabile. Designer, imprenditori, brand e artisti hanno offerto sguardi e strade per riconnettersi con la natura e per creare un rapporto armonico, dove la scelta dei materiali, dei processi e il cambio di percezione della creazione stessa diventano il motore di una trasformazione virtuosa della moda. I pezzi in mostra sono stati selezionati da Cittadellarte Fashion B.E.S.T., con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, con la curatela di Guardini e l’exhibition design di GuardiniCiuffredaStudio.
La mostra viaggerà ora dal Piemonte alla Lombardia: il 25 febbraio, dalle 10.30 alle 18.30, sarà visitabile nella Sala Colonne di Palazzo Giureconsulti, a Milano, nell’ambito della Fashion Week. Dopo il Fashion for Planet Open Parliament di giovedì 22 febbraio, domenica prossima sarà infatti messa in luce una selezione esclusiva della mostra; la capsule, come in origine, sarà curata da Tiziano Guardini, conscious creative director e membro del collettivo Fashion B.E.S.T., e l’allestimento sarà nuovamente affidato a GuardiniCiuffredaStudio, anch’esso parte del collettivo Fashion B.E.S.T. Fashion to Reconnect – The capsule, nello specifico, si propone di trasformare abiti e oggetti di moda in autentiche opere d’arte: “Questi capolavori – sottolineano gli organizzatori – non solo incarnano la bellezza estetica, ma anche la responsabilità sociale, servendo come strumenti per sensibilizzare verso un cambiamento positivo nel mondo. La selezione dei materiali e dei processi, oltre alla stessa percezione della creazione, diventano – concludono – catalizzatori per una trasformazione virtuosa nel settore della moda”.