“Il mondo salverà la bellezza?”, a Roma inaugurata la mostra con il quadro specchiante “Carabinieri”
Il 12 luglio, presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, è stato presentato il progetto espositivo “Il mondo salverà la bellezza? – Prevenzione e sicurezza per la tutela dei Beni Culturali", che mette in luce di reperti recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri e presenta i sistemi di prevenzione e salvaguardia adottati dai musei e dai luoghi della cultura di appartenenza statale. Per l'occasione sono intervenuti il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il sindaco di Roma Virginia Raggi e Michelangelo Pistoletto, che ha realizzato l'opera "Carabinieri" per la mostra.

Mettere in risalto e riflettere su come come le potenzialità della bellezza, intesa come il meglio della produzione artistica e spirituale, possano rivelarsi l’unica ‘arma’ utile a salvare le nostre vite e saziare il desiderio sociale di bello: è questo l’obiettivo de Il mondo salverà la bellezza? – Prevenzione e sicurezza per la tutela dei Beni Culturali, mostra inaugurata lunedì 12 luglio e organizzata dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma diretto da Giuseppe Lepore in sinergia con la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale MIC, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ed il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. “In un momento così particolare e delicato – hanno spiegato gli organizzatori – nel quale tutto il mondo si trova a convivere con una pandemia cercando gli strumenti per poter vincere questa ‘guerra invisibile’, sembra necessario che la bellezza salvi il mondo. Ma siamo in grado, noi, di salvaguardare questo prezioso bene? E in che modo mettiamo in sicurezza questo immenso patrimonio, del quale siamo custodi, per poterlo tramandare nel futuro? Rivisitando il concetto, ci chiediamo: il mondo salverà la bellezza?”. Da questa domanda è nata l’idea di realizzare l’esposizione al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo curata da Vincenzo Lemmo, che vuole essere non solo una esposizione di reperti recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri diretto dal Generale di Brigata Roberto Riccardi, da anni in prima linea nella difesa dei nostri tesori storico-artistici, ma anche la presentazione dei sistemi di prevenzione e salvaguardia adottati dai musei e dai luoghi della cultura di appartenenza statale con il coordinamento della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio culturale del MiC diretta da Marica Mercalli.


L’intervento di Michelangelo Pistoletto.

La locandina della mostra.

Il progetto espositivo è diviso in diverse sezioni, all’interno delle quali i visitatori sono accompagnati alla scoperta di storie di recuperi, salvaguardia e tutela presentate in modo narrativo e per immagini. “La scelta del materiale esposto – viene specificato nella nota stampa dedicata – con opere importanti attribuite ad artisti come Brueghel e Veronese e affascinanti reperti come un frammento dell’obelisco collocato a Montecitorio, frutto del lavoro svolto dal Comando T.P.C. dell’Arma dei Carabinieri, rispecchia proprio quest’idea di percorso narrativo”. Una sezione, come accennato, è infatti dedicata al recupero dei beni culturali e alle indagini che hanno permesso la restituzione di oggetti illegalmente sottratti e la loro successiva messa in sicurezza. Nel percorso espositivo si potrà inoltre rilevare, come specificato dagli organizzatori, come oggi il mondo del web rappresenti un canale di diffusione e smercio di tali oggetti, ma anche un alleato per la loro difesa nel contrasto dei traffici illeciti grazie alla creazione di banche dati.


Pistoletto e Virginia Raggi con il quadro specchiante.

Il Generale di Brigata Roberto Riccardi e Michelangelo Pistoletto.

Salvare l’arte – si legge nel comunicato della mostra – vuol dire anche salvare l’integrità del nostro tesoro, non permettendone l’uscita dai confini nazionali. Questo difficile lavoro viene svolto con costante impegno dagli Uffici Esportazioni del MiC che, in stretta collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, controllano il movimento e la compravendita di oggetti d’arte, impedendo una tragica emorragia culturale. Anche in questo caso l’utilizzo delle piattaforme web, la creazione di banche dati e il monitoraggio continuo delle aste nazionali e internazionali svolgono un ruolo molto importante. Proteggere l’arte e la sua bellezza significa quindi intervenire in scenari di emergenza dove il lavoro di salvaguardia diventa urgente e delicato”. Forte è anche la volontà dell’esposizione di rendere fruibili per i visitatori le storie e il messaggio di speranza: il percorso sarà infatti arricchito da pannelli e didascalie in scrittura braille e da riproduzioni in rilievo delle opere per i non vedenti. “Analizzando i diversi aspetti presentati nella mostra – hanno osservato gli organizzatori – si può concludere che il mondo, la nostra società civile, salverà la bellezza contenuta nei beni dell’arte e della cultura, simboli della nostra identità”.


Il Generale di Brigata Roberto Riccardi, Mariastella Margozzi (direttrice del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo) e Michelangelo Pistoletto.

Pistoletto e Virginia Raggi.

Pistoletto e Maria Pioppi con il Generale di Brigata Roberto Riccardi.

Ieri, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sono intervenuti anche il Ministro della Cultura Dario Franceschini e il sindaco di Roma Virginia Raggi – che ha anche ringraziato il Pistoletto per il progetto 100 panchine per Roma e per l’ispirazione e la visione del simbolo del Terzo Paradiso – a testimonianza dell’importanza socio-culturale ricoperta dall’evento. Era presente anche Michelangelo Pistoletto, che ha realizzato un’opera per la mostra: il quadro specchiante Carabinieri. Il maestro biellese ha presentato il suo lavoro, che è presente tra le proposte artistiche de Il mondo salverà la bellezza?: “Sono molto felice – ha affermato il fondatore di Cittadellarte – di essere presente con il mio quadro in questa meravigliosa sede. Penso che l’opera in questo contesto sia significativa: è uno specchiante in cui i soggetti sono due carabinieri, un uomo e una donna, ed è quindi proposta l’idea della dualità. Quest’ultima dà significato a questo lavoro, in cui noi ci presentiamo come partecipi e rappresentiamo tutte le differenze che nel mondo esistono. Il mondo passerà, spero, nel tempo davanti a quest’opera, e questa arma dei carabinieri – ha concluso Pistoletto – assolve in questo quadro la funzione di essere mediatrice dei rapporti umani”. L’opera Carabinieri, dedicata all’Arma, troverà definitiva collocazione all’interno del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18,30); il biglietto d’ingresso costa € 12 intero, € 2 agevolato. Per informazioni: +39 06 32810.