Venerdì 7 maggio è stata inaugurata Gregorio XIII e Michelangelo Pistoletto dal Rinascimento alla Rinascita, la mostra promossa da Palazzo Boncompagni*, Cittadellarte e Associazione Legati al Filo APS con il patrocinio di Mambo-Bologna Musei e Comune di Bologna. L’esposizione – aperta fino al 18 settembre 2021 – curata da Silvia Evangelisti è un omaggio postumo ma vivo del maestro biellese a Gregorio XIII e alla città di Bologna. L’iniziativa, come riportato in un nostro precedente articolo, propone 11 opere di Michelangelo Pistoletto, tra cui due inedite (un’installazione e un site specific) come le superfici specchianti degli anni ’60 che parlano di partecipazione e di inclusione e come un’installazione del Terzo Paradiso. La mostra mette in relazione, in un confronto non anacronistico, il fondatore di Cittadellarte con Papa Gregorio XIII, in uno straordinario incontro fra due uomini che in tempi diversi e in vesti diverse, hanno affrontato, riflettuto e praticato alcuni temi portanti dell’umanità. In quest’ottica, i cinque secoli che li separano si annullano con le opere di Pistoletto, messe in stretto dialogo con gli affreschi e le stanze di un luogo che fu punto di incontro, fucina di idee, di soluzioni e di risoluzioni.
L’inaugurazione ha fatto registrare grande successo di pubblico e l’evento non è passato inosservato ai media locali, regionali e nazionali. Il TGR dell’Emilia Romagna, ad esempio, ha dedicato un lungo servizio (andato in onda venerdì 7 maggio nell’edizione delle 19.30) alla mostra, dando voce anche a Pistoletto e a Evangelisti: “Nello specchio – così il maestro biellese ai microfoni Rai – il tempo passa continuamente, il presente vive un istante dopo l’altro. Il tempo è elemento essenziale dell’opera d’arte”. Il tempo è infatti un elemento chiave della mostra, anche in riferimento a Gregorio XIII, che fu l’estensore del calendario utilizzato dal 1500 e tuttora in gran parte del nostro pianeta. “È stata una convenzionalizzazione del tempo – ha affermato il maestro –, mentre nel mio lavoro, nei quadri specchianti, il tempo si dichiara per se stesso”. È intervenuta, per l’occasione, anche Silvia Evangelisti: “Il confronto tra il Rinascimento di questo meraviglioso palazzo e il concetto di rinascita che esprime Pistoletto in tutti i suoi lavori – ha concluso la curatrice – viene esplicitato in questa mostra”.