“Racconti dall’Arcipelago” #6 – Centovigne, quando un castello diventa sfondo di vini sostenibili d’eccellenza
È online la sesta puntata della serie di interviste incentrate sulle realtà della provincia laniera protagoniste della mostra visitabile alla Fondazione Pistoletto intitolata "Biella Città Arcipelago". Il nuovo episodio è dedicato a Centovigne, una proprietà con settecentesche cantine che valorizzano l’utilizzo di vasche in cemento e di grandi botti di rovere per l’affinamento dei vini, unendo nuove conoscenze e tradizione in un connubio di tecnologia e storia. Vi proponiamo l'intervista ad Alessandro Ciccioni, che ha illustrato le caratteristiche dei prodotti della sua attività mettendone in luce obiettivi e identità.

Nuovo capitolo per Racconti dall’Arcipelago, format che presenta e illustra nel dettaglio le realtà protagoniste della mostra laboratorio territoriale Biella Città Arcipelago, che, come riportato in un nostro precedente articolo, è lo storytelling di un territorio che svela le sue meraviglie attraverso la vocazione e le concrete attività sostenibili, un territorio arcipelago di buone pratiche e di vitalità che comunica un fermento indirizzato verso la prosperità sostenibile. La serie di testimonianze e interviste curate da Luca Deias, direttore del Journal, col supporto di Elisa Gilardino, responsabile Opera Demopratica Biella, questa settimana ha fatto tappa al Castello di Castellengo. Questo luogo storico ospita da secoli la produzione di pregiati vini che nascono nelle vigne circostanti su antichi terreni di origine glaciale marina, dove da sempre si coltivano principalmente Nebbiolo ed Erbaluce. I proprietari Magda e Alessandro Ciccioni reinterpretano quotidianamente questa tradizione attraverso il recupero, quasi archeologico, delle antiche vigne, ricostituendo la storica proprietà chiamata oggi Centovigne, perché composta da piccoli vigneti distribuiti sulle colline tra il Castello di Castellengo e Mottalciata. Le settecentesche cantine valorizzano l’utilizzo di vasche in cemento e di grandi botti di rovere per l’affinamento dei vini, unendo nuove conoscenze e tradizione in un connubio di tecnologia e storia. L’ospite della nuova puntata è proprio Alessandro Ciccioni, che ha messo in luce storia, identità, obiettivi della sua realtà. “Per noi è importante – ha affermato – coniugare la tradizione storica che ci portiamo dietro da più di 300 anni con l’innovazione degli ultimi 50 anni”.
Vi proponiamo il filmato (regia, riprese e montaggio di Andrea Battagin).