Buste, bottigliette, cannuce per bibite e cocktail, bastoncini che sorreggono i palloncini, cotton fioc, piatti, bicchieri, posate: saranno questi, con ogni probabilità, alcuni degli oggetti in plastica monouso che verranno messi al bando dal Canada. Questa decisione è da imputare all’allarme ambientale che vede tra le principali causa proprio l’annoso – e attuale – problema legato al materiale in questione. Non solo, nel Paese del nord America le percentuali di riciclo sono bassissime, ovvero meno del 10. La situazione, diventata insostenibile, è stata finalmente affrontata dal governo: il premier Justin Trudeau, intervenuto durante un evento nella riserva naturale di Gault vicino a Montreal, ha annunciato che il divieto di utilizzo di plastica monouso entrerà in vigore entro il 2021, definendo questa criticità ‘una catastrofe mondiale’. Il politico ha anche dichiarato che saranno previsti limiti per le imprese che vendono prodotti di questo materiale, al fine di avviare un processo di smaltimento più responsabile.
La novità, inoltre, riguarderà anche i contenitori e i bicchieri di polistirolo espanso dei fast food, che verranno proibiti alla pari di alcuni prodotti biodegradibili come, ad esempio, i sacchetti dei supermercati. Un cambio di rotta orientato verso una sostenibità ambientale, come auspicato dalle autorità canadesi. La lista dettagliata degli oggetti che saranno proibiti è ancora da definire, ma il modello a cui si riferiranno è quello redatto dall’Unione Europea il 27 marzo scorso, quando il Consiglio dell’UE diede l’ok alla direttiva che vieta l’uso dei prodotti in plastica monouso. “Siamo arrivati a un punto – ha dichiarato Trudeau – in cui se portiamo in spiaggia i nostri bambini dobbiamo cercare un pezzo di sabbia che non sia colmo di cannucce, polistirolo o bottiglie. Dobbiamo interventire per risolvere questo problema”.
Anche l’Italia non rimarrà indifferente a questa rivoluzione green: la nostra penisola dovrà attenersi alla Direttiva sui prodotti di plastica monouso approvata dal Parlamento Europeo a marzo. Anche il paese dello stivale, quindi, dovrà rinunciare a bastoncini cotonati, mescolatori per bevande e altri oggetti di plastica usa e getta, compresi i contenitori per cibo da asporto in polistirene espanso. Per questo cambiamento all’insegna della sostenibilità è anche necessario un cambio di rotta a livello sociale: una consapevolezza sulla criticità ambientale può essere la chiave di volta per intraprendere un percorso green che inizi con i piccoli gesti quotidiani. La certezza, per ora, è che gli Stati membri dell’UE – Italia compresa – dovranno mettere a punto specifici piani nazionali per ridurre significativamente l’utilizzo di plastica. Dal micro al macro, quindi, per un cambiamento responsabile che possa essere il simbolo di un nuovo inizio per il nostro pianeta.