Un parco eolico galleggiante in grado di coprire il fabbisogno energetico di circa 20mila famiglie: è questo l’avveniristico “Hywind” inaugurato pochi mesi fa in Scozia dalla Statoil con il supporto della compagnia araba Masdar. Si tratta del primo caso al mondo di impianto di questo tipo, con il quale si ottengono 30 MW di energia da destinare allo stato britannico. Numeri impressionanti, così come i costi per realizzare la speciale struttura: 200 milioni di sterline di investimenti che sono serviti anche per le spese dei trasporti – molto lunghi – dell’attrezzatura, dei materiali o delle sole turbine, dalla Norvegia alla Scozia.
Dopo 6 anni di esperimenti e lavori, tutto è andato a buon fine, con l’installazione di pale eoliche alte più di 250 metri e ubicate a circa 25 km dalla costa di Peterhead, nell’Aberdeenshire. Queste riescono a stare in equilibrio grazie a delle ancore pesanti circa 1200 tonnellate, oltre, ovviamente, a uno specifico sistema di galleggiamento. Un’importante novità sul fronte delle rinnovabili, che potrebbe rivelarsi esempio da seguire per altri casi affini. Resta, però, aperto l’interrogativo sulle modalità: anche se la lontananza dalle coste è una caratteristica positiva per il progetto, considerando la maggiore intensità dei venti, rimangono comunque eco-mostri in mezzo al mare. Da una parte l’energia eolica “pulita”, ma dall’altra installazioni che certamente non giovano al mare e alla sua fauna. Se altri impianti di questo tipo prendessero piede, quale futuro attenderebbe l’habitat marino?