Trovare un’abitazione per i bisognosi con una progettazione green: è questo l’obbiettivo del progetto “Skaeve Huse” dello studio olandese di design Elmo Vermijs. L’idea di architettura sociale è pensata per i soggetti che si trovano in situazioni di criticità, che sia per motivi economici o sociali. Molti passi avanti rispetto alle baraccopoli e alle costruzioni in condizioni di estremo disagio molto diffuse per questo tipo di casistica. Queste strutture, inoltre, possono essere usate come ‘piano B’ per le situazioni di emergenza (come terremoti o inondazioni) per medio o lungo termine. La sostenibilità è uno dei fattori caratterizzanti dello studio, con gli edifici e la loro costruzione pensata per non essere dannosa per l’ambiente. L’aspetto ecologico, infatti, è fondamentale, considerando che le strutture sono studiate per essere edificate in campagna.
Le Skaeve Huse, che hanno costi di realizzazione molto contenuti, sono di dimensioni ridotte e con un arredamento minimal, ma con tutto l’occorrente per vivere. All’interno degli spazi, in circa 30 metri quadrati, sono costruiti cucina, bagno, finestra e salotto d’ingresso, con tanto di soffitto alto per dare l’impressione che gli interni siano meno angusti. Nonostante la struttura basic, lo studio danese ha pensato anche all’estetica: le pareti delle abitazioni vengono colorate con tonalità cromatiche ad hoc per rendere le stanze accoglienti anche alla vista. Queste particolari dimore sono già state realizzate a Eindhoven, in una zona di campagna, assicurando un giusto mix di natura e privacy. L’obbiettivo dello studio olandese è diffondere sempre più queste costruzioni, fino a creare dei mini-villaggi sostenibili che possano essere una risorsa per i soggetti in difficoltà.