#smokefreebeach. Con questo evocativo hashtag, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci annuncia sui social una decisione storica per turisti e cittadini: nelle spiagge della città marchigiana non sarà possibile fumare. Si tratta di un provvedimento teso a contrastare l’inquinamento delle coste locali che sarà attivo dal 15 luglio. L’obiettivo dell’ordinanza comunale – approvata di recente – è, infatti, far sì che non siano più abbandonati mozziconi tra i granelli ocra e nel bagnasciuga. Nello specifico, la novità prevede il divieto di fumo nell’acqua, nella zona della battigia e delle zone prospicienti fino a 200 metri dalla riva. Non mancheranno i controlli delle forze dell’ordine, così come le multe salate per i trasgressori: sono previste, a questo proposito, sanzioni che vanno dai 50 ai 500 euro. Il primo cittadino, sulla sua pagina Facebook, ha così presentato la battaglia a favore dell’ambiente e contro il tabagismo intrapresa dalla sua amministrazione: “Vietato fumare – ha scritto il sindaco nel post – sulla battigia, in spiaggia e in acqua. Grazie a un’iniziativa sacrosanta della neo assessore Heidi Morotti, dal 15 luglio anche a Pesaro non si potrà fumare in riva al mare e in acqua. Abbiamo così dato tempo per istallare cartelli e allestire con posaceneri gli ombrelloni lontani dalla battigia. L’obiettivo è ridurre una delle cause peggiori di sporcizia delle spiagge e di inquinamento del mare. Il prossimo step riguarderà la plastica monouso”.
Una strada sostenibile e virtuosa, già intrapresa precedentemente da altre località balneari: Lampedusa, Linosa, Lerici in Liguria, San Benedetto del Tronto nelle Marche e Sassari e Olbia in Sardegna; tutte città che hanno messo al bando le sigarette per contrastrare l’incuria e il relativo impatto ambientale nei litorali.
In questo percorso green, grande attenzione di molte città italiane è rivolta all’annoso e attuale problema della plastica monouso. In quest’ottica, l’amministrazione comunale di Rimini – dopo aver posto il divieto di fumare in spiaggia – ha emesso una nuova ordinanza volta a proibire l’utilizzo di alcuni oggetti di plastica usa e getta (per ora solo cannucce e bicchieri) in tutti gli stabilimenti balneari del capoluogo romagnolo. L’ordinanza, entrata in vigore lunedì 1 luglio, prevede l’obbligo di utilizzo di bicchieri e cannucce di carta o di altri materiali compostabili o riutilizzabili. Riuscirà quest’onda green a travolgere di sostenibilità sempre più spiagge italiane?