In Svezia sta spopolando uno sport vestito di green: si tratta del Plogging, il jogging amico dell’ambiente. Questa novità consiste nella classica corsa da runner, ma abbinata ad azioni pro-ambiente, come la raccolta dei rifiuti. Analizzando il termine “plogging“, la parola è l’unione dei due vocaboli inglesi “pick up” (raccogliere) e “jogging” (correre); come dice il nome stesso, quindi, l’obbiettivo di questa attività è raccogliere la spazzatura che s’incontra correndo nelle strade di città, di periferia o dei boschi. Questa particolare corsa può essere svolta ovunque e da chiunque: armati di guanti e sacchetti si può prendere parte alla battaglia collettiva contro l’inciviltà di chi abbandona rifiuti. Un fitness, quindi, non soltanto dedicato al benessere psicofisico, ma anche a quello ambientale.
Mezzo fondamentale per la diffusione di questa pratica è stata la tecnologia e, nello specifico, sono i social network a essersi rivelati l’arma vincente di questo nuovo passatempo. Su Instagram, in particolare, è stato lanciato l’hashtag #plogging, con numerosissimi utenti della celebre piattaforma web che condividono scatti che li ritraggono intenti a praticare l’attività. Le fotografie pubblicate mostrano i runner con i sacchetti colmi della spazzatura raccolta, un bottino green frutto di un’azione individuale ma socialmente utile. Un’attività che non sviluppa solo una rete online, ma anche reale: in Svezia vengono organizzati gruppi numerosi per partecipare alla “corsa raccogli-rifiuti” non in solitaria, incentivando così la nascita di nuovi rapporti sociali e amicizie legate da una passione comune. Anche se qualcuno potrebbe definirla moda o tendenza del momento, i risultati si vedono: partendo dalla Svezia il Plogging potrebbe prendere piede anche in altri stati, diffondendo quantomeno il messaggio ambientale che l’attività sportiva porta con sé.