Nel 2024 UNIDEE Residency Programs di Fondazione Pistoletto Cittadellarte celebra 25 anni di residenze artistiche dedicate all’arte e alla trasformazione sociale. Fondati nel 1999 da Michelangelo Pistoletto, i programmi di residenza hanno visto la partecipazione di migliaia di artisti e professionisti culturali provenienti da più di 50 Paesi diversi, dimostrando quello che lo storico dell’arte Gregory Sholette considera essere “un investimento lungimirante e vivace nel futuro delle pratiche culturali innovative, intellettualmente stimolanti e socialmente impegnate”.
Per celebrare questo traguardo, la 26ª edizione di Arte al Centro si focalizza sui 25 anni di UNIDEE Residency Programs, riflettendo sul passato, presente e futuro dei programmi di residenza artistica per la trasformazione sociale. L’obiettivo della mostra e del programma che accompagna l’inaugurazione, è condividere come Cittadellarte e UNIDEE Residency Programs siano stati un terreno fertile per la trasformazione personale, collettiva e sociale.
La mostra, concepita come un open studio, è stata realizzata tramite un’open call diffusa tra oltre mille residenti e mentori del network UNIDEE. Include opere di artisti e artiste internazionali, tra cui Mae Aguinaldo Mapa, Nico Angiuli, Mariangela Aponte Núñez, Laurent Barnavon, Lindsay Benedict, Ilaria Biotti, Charles-Antoine Blais Métivier, Michael Blum, Beatrice Catanzaro, David Cañavate, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Rafram Chaddad, Luigi Coppola, Giulia Filippi, Stephanie Hanna, Mako Ishizuka, Emily Jacir, Charlie Jeffery, Cees Krijnen, Olga Ledis, Natalia Ludmila, George Moraitis, Karl Logge & Marta Romani, Matthew Mazzotta, Katia Meneghini, Ryts Monet, Alice Pedroletti, PLoT collective, Anastasia Ryabova, Gloria Safont-Tria, Alejandro Vásquez Salinas, Juan E. Sandoval, Chiara Sgaramella e Kosta Tonev. Sebbene poche delle opere siano state realizzate durante le residenze, l’esperienza a Biella continua a influenzare profondamente la produzione degli artisti. Tra le opere esposte, alcune sono state create per il progetto 500X1000 e nel contesto del programma RESÓ. Il percorso espositivo include video screening e materiali d’archivio con aneddoti, memorie, riflessioni e testi, per raccontare cosa ha significato far parte di UNIDEE dal 1999 a oggi. Se la vera residenza inizia quando si torna con nuove esperienze artistiche e umane, abbiamo chiesto a tutti come il loro tempo a Biella continui a risuonare nelle loro vite. Inoltre, saranno esposte oltre 60 opere in formato cartolina, create dagli ex residenti come messaggi che offrono uno sguardo sul presente attraverso il ricordo di UNIDEE.
La mostra è l’occasione ideale per iniziare a dare forma ad un archivio di UNIDEE, documentando l’evoluzione di artisti e progetti socialmente impegnati e fornendo una base essenziale per il futuro del programma. Infatti, oltre alle innumerevoli iniziative sviluppate in seno ad UNIDEE in questi anni (le varie edizioni di CirculART, Attraverso i Muri, El puente_lab, Waiting for Water, Caravan Residency Program e così via), l’archivio include un focus sulle partnership più longeve che da più di vent’anni supportano il programma, che sono Fondazione Zegna, illycaffè S.p.A, Ecotermica, A.M. Qattan Foundation (Palestina) e Inlaks Foundation (India).
L’allestimento, progettato e realizzato da GRRIZ studio, usa materiali di recupero dal magazzino di Cittadellarte, come legno e puntelli metallici, disposti orizzontalmente per formare le strutture espositive e sostenere una narrazione collettiva con un approccio sostenibile e creativo.
In occasione dei 25 anni di UNIDEE Residency Programs, dal 21 al 25 settembre si svolgerà un programma pubblico con performance, workshop e attività per famiglie organizzato con gli Alumni UNIDEE. Le attività si estenderanno in tutta Biella con UNIDEE in città, coinvolgendo gallerie, associazioni culturali, attività commerciali e cinema, per sottolineare le relazioni tra il programma di residenza e lo spazio pubblico.
E infine, talk, conferenze e incontri per affrontare questioni emergenti relative all’arte per il cambiamento sociale con ospiti tra cui Andy Abbott, Valerio del Baglivo, Susanne Bosch, Chiara Cartuccia, Beatrice Catanzaro, Viviana Checchia, Luigi Coppola, Vincenzo Estremo, Fabiola Fiocco, Owen Griffiths, Cecilia Guida, Jeanne van Heeswijk, Iswanto Hartono, Diego del Pozo Barriuso, Juan Sandoval, Alessandra Saviotti, Angela Serino, Anna Taylor, Ovidiu Țichindeleanu, Mick Wilson.
Il programma vuole riflettere sulla trasformazione delle pratiche artistiche socialmente impegnate negli ultimi venticinque anni, nel tentativo di delineare le diverse possibilità in cui un’arte, che per sua natura sconfina in altre discipline, può declinarsi. I temi trattati rispecchiano istanze emergenti ed urgenti della contemporaneità: partendo dalla svolta ecologica e dalla necessità di ripensare quali siano le esigenze e le specificità dei luoghi in relazione a chi li abita; alle nuove configurazioni per le istituzioni artistiche del futuro e come possono essere immaginate e messe in pratica; la dimensione pedagogica come condizione imprescindibile dell’arte socialmente impegnata; l’ospitalità come metodo nel contesto delle residenze artistiche come luoghi germinali per l’acquisizione di nuove capacità.