Recuperare terre abbandonate, coltivare frutta e verdura con tecniche naturali e sostenibili, portare bellezza: sono questi, in sintesi, alcuni degli obbiettivi chiave de Orti del Biellese, progetto che rientra nell’ambito di Sapori Biellesi di Nova Coop curato dall’Associazione Let Eat Bi, dall’Associazione di Promozione Sociale Harambee, dall’associazione di volontariato White Rabbit Event e dalla Cooperativa Sociale BiCiclo. L’iniziativa è tanto semplice quanto efficace e mira a coniugare, su due fronti paralleli, solidarietà e sostenibilità. Come funziona? Come riportato in un nostro precedente articolo, usufruendo del servizio è possibile ricevere ogni settimana a casa propria – o nel posto di lavoro – una cassetta di frutta e/o verdura locale, stagionale e naturale proveniente da orti solidali del territorio. Il processo che porta alla nascita e al consumo dei prodotti è etico e responsabile da più punti di vista: comprando la cassetta si sosterrà il territorio biellese, acquistando a km0 infatti viene abbattuta l’impronta ecologica; ci sono benefici al terreno, visto che la coltivazione naturale non lo impoverisce; di rilievo anche il ruolo delle terre abbandonate, che con l’iniziativa vengono bonificate e messe in sicurezza; di fondamentale importanza è infine l’ausilio che viene dato alle persone in difficoltà economica e sociale coinvolte in questo progetto, anche grazie ai volontari.
Tra sostenibilità e solidarietà
Sostenibilità e solidarietà, dicevamo. Sostenibilità perché i responsabili del progetto fanno sì che si coltivi in modo naturale con l’obiettivo di creare un nuovo modello d’agricoltura etica. Non utilizzano, infatti, concimi chimici: i terreni sono arricchiti seguendo le tecniche di rotazione delle colture e l’utilizzo di piante azotanti. Le persone che lavorano alle coltivazioni, inoltre, osservano scrupolosamente i cicli della natura ed irrigano i terreni esclusivamente con il recupero delle acque piovane, tramite delle vasche di accumulo e l’irrigazione a goccia che permette di eliminare sprechi. Solidarietà perché, come accennato, alcune persone in condizioni di fragilità lavorano al progetto, che riesce a generare socialità ed economie; non solo, chiunque lo desideri può far parte del gruppo di volontari dell’orto (per informazioni è possibile chiamare al 335.1892666).
Le novità
Gli Orti del Biellese seguono il ‘ritmo’ delle stagioni e per questo motivo il periodo di consegna delle cassettine continuerà fino a dicembre. Verdura, frutta, aromi e sapori contenuti nella cassettina variano di settimana in settimana in base a quanto raccolto e alle normali situazioni di coltivazioni come le condizioni atmosferiche. Tutto viene poi consegnato nella propria abitazione, domicilio o posto di lavoro in tutta la provincia di Biella (consegna gratuita entro 3km dal Battistero di Biella, a 5€ a cassetta tra i 3 e i 7 km di distanza, a 7€ oltre i 7km). Da settembre è anche possibile ritirare la propria cassettina recandosi direttamente all’Orto 133 di Via Monte Piazzo. Ricordiamo il costo mensile – 4 cassettine in 4 settimane – che è di 68 euro, mentre in caso di iscrizione stagionale 65 euro al mese o sconto del 10% con pagamento anticipato.
Per mettere in luce tutte le peculiarità del progetto è stato inoltre fissato un open day per domenica 12 settembre, pensato per chi vuole scoprire le persone che animano il progetto e lo spazio che ospita l’Orto 133.
Il commento di Armona Pistoletto
“Sono contenta di arrivare a settembre – ha affermato Armona Pistoletto, presidente di Let Eat Bi – annunciando che il progetto sta funzionando e che abbiamo aperto la possibilità di ritirare la propria cassetta direttamente all’Orto 133 tutti i giovedì dalle 14:00 alle 19:00. Il terreno si chiama ‘Orto 133’ (nome coniato da Mauro Lombardi di Harambee, responsabile della coltivazione) perché da via Monte Piazzo all’orto c’è un bellissimo sentiero immerso nel verde lungo 133 passi che ti fa passare dalla strada all’appezzamento, da dove provengono il 70% delle verdure delle cassette. Questo è un luogo tutto biellese e immerso nella natura. A parte alcuni andati in vacanza ad agosto – ha concluso –, coloro che avevano iniziato a prendere la cassetta a maggio stanno continuando a usufruire del servizio e questa, finora, è la migliore risposta che potessimo aspettarci”.