“S+T+ARTS4Water”, quando l’arte offre soluzioni per affrontare le sfide idriche regionali in Europa
È stato lanciato un bando rivolto ad artisti che offrirà ai selezionati dieci residenze in sei diversi luoghi, dando il via a una serie di processi collaborativi che genereranno progetti che sensibilizzeranno e offriranno soluzioni concrete per le sfide idriche regionali in Europa. Ogni residenza affronta una diversa sfida di gestione dell'acqua specifica area e si riferisce agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (nello specifico gli SDGs 6 e 14).

Mobilitare arte e tecnologie avanzate per creare nuove realtà idriche attraverso una serie di residenze artistiche: è su questo, in sintesi, che consiste S+T+ARTS4Water, un progetto pilota selezionato a seguito del bando “Art and the digital: unleashing creative of European water management” della DG CONNECT della Commissione Europea, che cerca di portare sinergia tra tecnologie digitali e arti/artisti/creativi per promuovere un’unica e forte visione politica europea sul futuro dell’acqua. Il progetto, unendo arte, tecnologia e scienza, mira infatti ad affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo, ossia un uso sostenibile dell’acqua. Per dar forma a questo processo, come riportato in un nostro precedente articolo, supporterà artisti, ricercatori, esperti di tecnologia e altri soggetti interessati alla ricerca di un terreno comune e di un linguaggio adatto a rispondere alle sfide territoriali legate all’acqua. In quest’ottica, STARTS4Water ha lanciato un bando per artisti per dieci residenze in sei diversi luoghi, dando il via a una serie di processi collaborativi che genereranno progetti che sensibilizzeranno e offriranno soluzioni concrete per le sfide idriche regionali in Europa.

Le residenze
Ogni residenza affronta una diversa sfida di gestione dell’acqua specifica di una regione e si riferisce agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (in particolare al 6 “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari” e al 14 “La vita sott’acqua”). Le sfide sono state definite dai partner del Consorzio con il supporto di una rete di esperti regionali, tra cui specialisti della trasformazione digitale, imprenditori, rappresentanti di importanti istituzioni regionali d’arte e di ricerca, amministrazione e autorità pubbliche. “Le residenze S+T+ARTS4Water – si legge nella nota stampa dedicata – porteranno a opere d’arte tangibili che svilupperanno la conoscenza e aumenteranno la consapevolezza delle sfide idriche, o ad applicazioni e processi digitali che contribuiranno a implementare un uso e una gestione sostenibile dell’acqua”. Ponendosi al fulcro vitale tra il locale e il globale e al crocevia tra arte, industria e tecnologia, le residenze STARTS4Water affronteranno in modo critico le questioni ambientali, trasformeranno il modo in cui viene gestito l’habitat globale condiviso e creeranno nuove narrazioni e strategie per comprendere, valorizzare e governare l’uso dell’acqua in modo più inclusivo, integrato e sostenibile. Sono in programma, inoltre, 101 eventi (conferenze, eventi di rete, eventi di accelerazione, riunioni di esperti, workshop, laboratori, scuole estive, conferenze, presentazioni, mostre ecc.) che faciliteranno la condivisione delle conoscenze sulle sfide idriche locali e regionali tra comunità e industria in Belgio, Paesi Bassi, Grecia, Croazia e Italia, costruendo un quadro più completo dei bisogni e delle problematiche, e portando a decisioni migliori sia da parte del fornitore idrico sia da parte dell’utente e del cittadino verso una gestione sostenibile dell’acqua.


Foto di Marco Giardino.

Le sfide regionali piemontesi
Le residenze artistiche del bando di S+T+ARTS4Water prevedono quindi sfide radicate nelle realtà locali e regionali, sempre con l’acqua come comune denominatore. Tra queste, due* si svilupperanno in Piemonte: Ricostruire i rapporti con i sistemi fluviali – Esplorare le relazioni delle persone con fiumi e torrenti e Ricostruire i rapporti con i sistemi fluviali – I sistemi fluviali come indicatori del cambiamento climatico e del suo impatto. Nella prima residenza, gli artisti saranno invitati ad approcciarsi ai fiumi** come ecosistemi caratterizzati da un equilibrio precario tra risorse e consumo. “I concetti di bene comune e uso condiviso – spiegano gli organizzatori – se applicati ai fiumi, aprono la possibilità di definire nuove forme di relazione tra usi, tutela e valorizzazione. Invitiamo gli artisti a utilizzare tecnologie digitali come intelligenza artificiale, sensori, raccolta dati, infografica, realtà aumentata”. Gli artisti saranno tenuti ad analizzare i legami che gli esseri umani stabiliscono con i sistemi fluviali in relazione sia al consumo e allo sfruttamento di questa risorsa, sia all’impatto che le attività umane hanno su questo ecosistema idrico.
Nella seconda sfida, i partecipanti sono invitati a utilizzare la tecnologia digitale per sviluppare un progetto ce che cerchi di riflettere su come si possa anticipare e ci si possa adattare alle nuove condizioni determinate da accadimenti estremi e dall’esaurimento delle risorse – in corso o inevitabile nel prossimo futuro – causati dal cambiamento climatico. Nella zona compresa tra le Alpi occidentali e la Pianura Padana occidentale, tra ghiacciai, nevai e risorgive montane, nascono, tra gli altri, importanti fiumi come il Po, il Tanaro, il Ticino, la Dora Baltea, la Bormida, l’Agogna e il Sesia; questi sistemi fluviali sono una componente essenziale dell’ecosistema naturale e sono fondamentali per la vita umana. La sfida dell’artista nello sviluppare il progetto consiste nel leggere, interpretare e condividere i segnali che i sistemi fluviali di questa regione mandano sulla fragilità dell’ambiente e sulle trasformazioni dovute ai cambiamenti climatici. È possibile concepire i sistemi fluviali come sentinelle del cambiamento climatico e della vulnerabilità del territorio, entrambi amplificati dall’azione umana? “Cerchiamo artisti – si legge nell’abstract del progetto – che siano in grado di interagire con esperti di diverse discipline e che siano disposti ad ascoltare attivamente le esigenze, le domande e le proposte derivanti sia dalla società sia dalla scienza e dalla tecnologia digitale. Saranno inoltre in grado di tradurre le idee sviluppate all’interno del settore scientifico in progetti artistici con un impatto sulla società che ispirino, promuovano o portino avanti processi di trasformazione positiva”.


Foto di Fabrizio Lava.

Le selezioni
All’inizio di settembre una giuria formata da professionisti regionali preselezionerà i candidati più idonei. Una giuria di alto livello di dodici membri, nominata in accordo con la Commissione Europea, selezionerà poi i dieci artisti o gruppi artistici finalisti. I risultati saranno annunciati alla fine di settembre e le residenze dureranno da ottobre 2021 a giugno 2022 (per un massimo 6 mesi).
Il bando si chiuderà alle ore 23.00 (CET) di lunedì 30 agosto 2021. Il budget per ogni residenza è di 40.000€, compresa la produzione dell’opera e il compenso per l’artista. Durante le residenze, inoltre, il Consorzio STARTS4Water offrirà le competenze e il supporto di esperti ICT e curatori d’arte affiliati a rinomati centri d’arte, istituti di ricerca, università, college universitari, aziende innovative e start-up.

Il dietro le quinte: S+T+ARTS (Science, Technology & the Arts) e STARTS4Water
STARTS è un’iniziativa della Commissione Europea per promuovere alleanze tra scienza, tecnologia e arte che implementino efficacemente un approccio europeo all’innovazione tecnologica incentrato sui bisogni e valori umani. Scienza, tecnologia e arte formano un nesso con un potenziale straordinariamente elevato di innovazione creativa e riflessiva. E tale innovazione è considerata proprio ciò che serve per affrontare le sfide sociali, ecologiche ed economiche che l’Europa sta affrontando. Con i loro metodi di esplorazione rivoluzionari e un occhio critico attento all’uso della tecnologia, gli artisti sono figure cruciali per aumentare la consapevolezza delle sfide sociali e delle preoccupazioni globali che stiamo affrontando. Le pratiche artistiche sono viste come processi innovativi e hanno un ampio potenziale per contribuire allo sviluppo di nuovi modelli economici, sociali e di business. Attraverso dieci residenze artistiche e una serie di workshop della STARTS Academy, attività di networking intersettoriale e trasversale, spedizioni sul campo e dibattiti che includeranno la cittadinanza, si articola STARTS4Water, che coinvolgerà comunità più ampie e proporrà nuove narrazioni per informare e comunicare su una sfida comune. Il Consorzio STARTS4Water è guidato da LUCA School of Arts (Belgio) e comprende Thyssen-Bornemisza Art Contemporary – TBA21 (Austria), Universal Research Institute (Croazia), V2_Lab for the Unstable Media (Paesi Bassi), Ohi Pezoume/ UrbanDig Project (Grecia) e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Italia), in collaborazione con i partner STARTS Gluon (Belgio) e BOZAR (Belgio).

 

Per tutti i dettagli sull’open call cliccare qui.

Per ulteriori informazioni: STARTS4Water Open Call website.


Foto di copertina di Giorgio Ferraris.
* Rete di supporto alle due residenze: CNR: Istituto IMATI: Istituto di Matematica Applicata e Informatica Enrico Magenes (Genova); CNR: Istituto ISAC: Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (Torino); CNR: Istituto STIIMA: Istituto di Sistemi Industriali Intelligenti e Tecnologie per la Manifattura Avanzata (Biella); Università di Torino; Politecnico di Torino, Dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente, il Territorio e le Infrastrutture; Politecnico di Torino, Dipartimento di Scienze, Pianificazione e Politiche del Territorio; Cordar, Biella. Gestione acquedotti, fognature e depurazione.
** Nell’area compresa tra le Alpi occidentali e la Pianura Padana occidentale, tra ghiacciai, nevai e risorgive montane, nascono, tra gli altri, importanti fiumi come il Po, il Tanaro, il Ticino, la Dora Baltea, il Bormida, l’Agogna e il Sesia. Fondamentali per la vita umana, questi fiumi sono allo stesso tempo percepiti e utilizzati come risorse per applicazioni domestiche e industriali, e per la produzione agricola. Se osservati da vicino, i fiumi rappresentano la definizione stessa di ecosistema: sono infatti composti da materiali diversi e articolati, e si basano su un equilibrio ambientale complesso e al tempo stesso fragile tra esperienza umana, vegetazione e fauna locale.