Biella, 30 ottobre. La nebbia che veste d’autunno la città. Qualche goccia di pioggia. Quella di ieri poteva sembrare una giornata come altre nella provincia piemontese. Così non è stato: al pomeriggio, d’improvviso, una comunicazione. Biella è ufficialmente Città Creativa UNESCO. La notizia ha subito colorato la città: colori di gioia, soddisfazione, orgoglio. Colori accesi, luminosi, gli stessi del simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto scelto per essere logo ufficiale della candidatura. “Ma una notizia un po’ originale | Non ha bisogno di alcun giornale | Come una freccia dall’arco scocca | Vola veloce di bocca in bocca” cantava Fabrizio De André nella canzone Bocca di rosa. Ecco, anche ieri, la notizia del riconoscimento si è diffusa in un attimo, in tutta la città. Niente di promiscuo, come nel brano di Faber, eppure, in un attimo, tutta Biella era venuta a conoscenza della novità. L’arco, in questo caso, è stato lo smartphone, con chiamate e messaggi su WhatsApp: chat di colleghi, amici e familiari, mail formali. Non importa come, la notizia è stata un’onda, si è diffusa ovunque, biellesi di ogni età esultavano alla notizia, come una scintilla che ha acceso un senso di appartenenza forte come non mai. Qualcuno si chiedeva: “Davvero? È ufficiale?”. Sì: sul sito di UNESCO la nota intitolata UNESCO celebrates World Cities Day designating 66 new Creative Cities lo confermava. Una lista, in ordine alfabetico, che presenta anche la città laniera: Biella (Italy) – Crafts and Folk Art, si legge nel portale web. Grande gioia? Sicuramente. Colpo di scena? Ni. Non è arroganza o eccessiva sicurezza: la città ci credeva, se lo augurava; in parte, forse, se lo aspettava. Sicuramente lo meritava. Un traguardo che valorizza il grandissimo impegno di tutto il territorio che – probabilmente mai come in questa occasione – ha lavorato per un anno unito per un obiettivo comune e che ha registrato il sostegno convinto del governatore del Piemonte Alberto Cirio, che ha chiesto con forza l’ingresso di Biella come terza città piemontese dopo Torino e Alba. Insieme a Biella è entrata nel network anche Bergamo – per la gastronomia – mentre sono risultate escluse Como e Trieste.
“Sono felice per questo straordinario risultato che valorizza il nostro grande impegno – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris – Biella ha davvero grandi potenzialità non solo nel campo della creatività tessile, poiché il nostro territorio è ricco di bellezze che l’ingresso in questo network ci permetterà di valorizzare e far conoscere. È il giorno più bello da quando ho assunto la Presidenza della Fondazione. Ringrazio tutti i partner che hanno contribuito alla vittoria”.
Anche Claudio Corradino, sindaco di Biella, si è detto entusiasta: “Oggi è una giornata di festa per tutta la città. Nessuno escluso. Ha vinto la collettività, un territorio che come in rare altre occasioni ha saputo muoversi unito e compatto. Biella è Città Creativa UNESCO 2019 e vengono ripagati gli sforzi di mesi di grande lavoro, un grazie va rinnovato ai partner che hanno creduto e sostenuto il progetto. Il mio augurio è che questo riconoscimento possa essere da volano per il rilancio del territorio, di sicuro mostriamo segnali di grande vitalità che ci fanno essere ottimisti per il futuro”.
Grande soddisfazione anche da parte di Cittadellarte, che ha dato un contributo determinante all’operazione coordinando la candidatura insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e al Comune, oltre ad aver messo a disposizione il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. “Grazie a chi ha creduto – ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – che il simbolo del Terzo Paradiso potesse accompagnare con successo questo passaggio che segna una transizione, una rigenerazione del nostro territorio, che unisce passato e futuro, industria e cultura, natura e artificio. Coraggio, allora, tutti insieme facciamo vedere quanto è bello il nostro modello. Miglioriamo i nostri limiti, e celebriamo i nostri successi. Insieme si vince”. Parole di gioia anche da parte di Michelangelo Pistoletto: “Noi a Cittadellarte – ha aggiunto il maestro – siamo felici che Biella abbia avuto il riconoscimento di Città Creativa UNESCO sotto il segno benaugurante del Terzo Paradiso”.
Una vittoria che non riguarda solo Biella, ma l’intera regione, come si evince dal commento di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: “È – ha dichiarato – una notizia bellissima che ci riempie di gioia e orgoglio. Avevo avuto una percezione positiva già durante la mia scorsa missione a Parigi, insieme al sindaco di Biella, proprio per sostenere questa candidatura. Dopo Alba per la gastronomia e Torino per il design, Biella è la terza città del Piemonte a entrare nel circuito delle ‘Creative Cities’ e lo merita. Il grazie va a tutti quelli che hanno reso possibile questo grande risultato. E adesso al lavoro per trasformare in posti di lavoro e fatturato turistico questo importante riconoscimento. L’UNESCO conferma il Piemonte una terra Patrimonio dell’Umanità”.
Grandissima soddisfazione infine da parte di tutto il management team di progetto composto da Andrea Quaregna e Federica Chilà per Fondazione Cassa di Risparmio di Biella; Alberto Cecca e Barbara Greggio per Comune di Biella; Marina Maffei e Margherita Cugini per Cittadellarte, Angelo Boscarino e Elena Federica Marini per la società di consulenza BIA, che ha seguito sin dall’inizio il progetto.