A Cittadellarte nuove importanti impronte di innovazione sociale: martedì 16 gennaio il nuovo coworking di progettazione sostenibile aprirà le porte al pubblico negli spazi di n.o.v.a.civitas. Il coworking sarà aperto a chiunque lavori con una pratica professionale o un’attività di ricerca che abbia in mente il sogno di una città sostenibile sotto ogni punto di vista; dal costruire edifici al pensare a spazi comuni, dal rapporto con l’agricoltura a quello con la manifattura, dalla coabitazione alla mobilità, dall’energia alla formazione fino alla cultura. Durante l’open day – in programma dalle 15 alle 19 a ingresso libero – verrà presentato il nuovo coworking e, per l’occasione, sarà possibile conoscere e confrontarsi con chi ha dato vita al progetto e visitare lo spazio conoscendo tutte le informazioni logistiche, dai costi alle modalità di registrazione.
Cosa offrirà il nuovo coworking? La possibilità di partecipare a progetti comuni in un ambiente stimolante e creativo. Gli spazi condivisi saranno uno dei valori aggiunti: permetteranno una riduzione dei costi e incentiveranno nuove collaborazioni lavorative. Il contesto non sarà meno importante, con Cittadellarte sullo sfondo che consentirà di tessere ulteriori reti professionali. Non un semplice ufficio open, ma un luogo dove innestare semi di un cambiamento sociale responsabile tra condivisione e innovazione; proprio come nel Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, dove uno più uno può dare come risultato tre. La trinamica, infatti, potrebbe trovare applicazione e ispirazione proprio nel nuovo coworking, dove, due menti, se unite, potrebbero dare vita a un’idea che senza l’interazione tra due soggetti non sarebbe mai stata originata.
“Quello che ci auguriamo per il coworking n.o.v.a.civitas – spiega Armona Pistoletto, alla quale si deve la nascita del nuovo spazio – è che diventi un luogo vitale e vivace dove diversi professionisti che lavorano con le diverse tematiche della città sostenibile abbiano la possibilità di realizzare progetti insieme che da soli non potrebbero affrontare, ma che diventeranno reali con la collaborazione con gli altri coworkers. La speranza è che i progetti, le connessioni e le economie che ne deriveranno si moltiplichino, realizzando sempre più progetti sostenibili per le nostre città”.