Luci sul palco di Hydro: sabato prossimo è in programma un evento che vedrà la partecipazione di quattro musicisti di stili differenti. Un poker artistico che contribuirà a differenziare le note della serata, dopo il successo dello scorso weekend con la sassofonista Nubya Garcia. L’appuntamento – presentato da I Fiori del Maloxxx – prenderà il via alle 22 e si concluderà alle 3 di notte, mentre l’ingresso sarà libero e gratuito per tutti i possessori di Tessera Arci 2019. Passiamo quindi agli ospiti della serata, presentandone il background artistico: “Everest Magma – si legge nella pagina Facebook dell’evento – è l’ultima incarnazione dell’iper-prolifico artista dietro al progetto musicale Rella the Woodcutter. Recentemente ha messo da parte le sue tendenze folk-psichedeliche per dedicarsi a macchine, registratori a nastro ed effetti”. Minus Plus Escapism è l’ultimo album realizzato dall’artista per Boring Machines, ma ha anche pubblicato – con la stessa etichetta – ‘Modern/Antique e ‘Gnosis’.
Passiamo poi a She spread sorrow, che è il progetto solista dell’italiana Alice Kundalini. “Sonorità – così viene presentata la performer dallo staff di Hydro – che vanno dal ritual deathscape al death industrial. Ama usare immagini, foto e video per completare il suo lavoro con contributi visivi di fotografi e videomaker”. L’artista ha suonato in tutta Europa e ha partecipato a festival internazionali e, per quanto concerne le produzioni, Midori è l’ultimo album, pubblicato nel marzo 2018 su Cold Spring Records.
Gli ultimi due artisti che calcheranno il palco di Hydro sono Luca Sigurtà e Paul Beauchamp, che presenteranno, per la prima volta dal vivo, il frutto della loro recente collaborazione. Il primo compone musica elettronica fin dai primi anni duemila con dischi usciti per importanti etichette quali Monotype Records, Silken Tofu, Creative Sources e Fratto9. “Il suo suono elettronico ed emozionale – scrivono gli organizzatori su Facebook – è diventato parte di una miscela con ritmiche lente e delicati sintetizzatori analogici: una sorta di trip-hop molto personale. Melodie con una sensazione di malinconia originale e ottimi suoni analogici/digitali mostrano tutto il potenziale della sua musica, un diorama di suggestioni, dal dub al post rock, ma al tempo stesso anche astratto e ambient”. Il suo ultimo lavoro, dal titolo ‘Goddess’, è uscito nel gennaio 2019 per l’etichetta americana Glistening Examples.
Il secondo musicista, infine, ha iniziato il suo percorso artistico negli anni 90: “Paul Beauchamp – conclude lo staff di Hydro – ha cominciato la sua carriera ai piedi dei Monti Appalachi della North Carolina sperimentando con tape loops, field recordings, oggetti ed improvvisati strumenti sonori all’interno del gruppo d’arte Diviner. Il suo interesse nella sperimentazione e manipolazione sonora lo ha portato a passare dai menzionati tape loops domestici e fields recordings al mondo dei suoni di sintesi e generati dal computer”.