È passato poco meno di un mese dalla notte in cui la furia del torrente Cervo, alimentato dalla pioggia incessante, ha spazzato via Hydro, le Terme Culturali e una parte delle aule dell’Accademia Unidee. Come riportato in un nostro precedente articolo, a Cittadellarte sono stati persi, in una notte, 1300 mq di spazi espositivi, teatri, sale prova e magazzini. Parallelamente alla campagna di crowdfunding Proteggi Cittadellarte sulla piattaforma Derev (clicca qui per donare), la Fondazione Pistoletto si è mossa fin da subito per poter avviare gli indispensabili e urgenti lavori di protezione e consolidamento. Lunedì, con ogni probabilità, sarà il primo giorno di interventi, che prenderanno il via con il completamento delle rimozioni dei detriti e le demolizioni necessarie. Questa prima fase – che durerà circa tre settimane – inizierà con la creazione di un accesso in alveo attraverso la formazione di una rampa di discesa e poi di una piattaforma dove poter lavorare in piano. Saranno poi presenti gru e macchinari specifici che serviranno per rimuovere quanto necessario e completare la demolizione degli edifici pericolanti.
Queste operazioni permetteranno di ottenere un’area ripulita e soprattutto di avere un comodo e facile accesso all’alveo dove potranno essere eseguiti determinati studi, ovvero quello geologico, il rilievo topografico, l’analisi geo-tecnica per le fondazioni del nuovo muro di contenimento e lo studio idraulico del flusso d’acqua del torrente. “A questo punto – ha spiegato ai nostri microfoni Emanuele Bottigella, dell’Ufficio Architettura di Cittadellarte – potremo avere tutti i dati tecnici per il progetto esecutivo del nuovo muro di argine”. Non solo: “È iniziata – ha spiegato – anche la progettazione della ricostruzione dei manufatti architettonici persi con il crollo. Abbiamo, infatti, avuto incontri e fatto sopralluoghi con i professionisti del settore: il topografo, la ditta incaricata che si occupa di demolizioni e rimozione dei detriti, gli esperti strutturisti, l’ingegnere idraulico. A breve incontreremo anche il geologo”.
Non sono mancati, inoltre, gli incontri con i rappresentanti delle istituzioni: il dirigente del settore edilizia privata del comune di Biella, il funzionario della soprintendenza del MiBACT, il funzionario delle opere pubbliche della Regione Piemonte e un ingegnere del Cordar Biella. “Il confronto con questi enti – ha specificato Bottigella – è servito a instaurare un dialogo collaborativo di progettazione di tutte le fasi, come la messa in sicurezza e la costruzione del nuovo muro di argine e dei manufatti architettonici”. Sono stati intrapresi dialoghi anche con le parti amministrative, come il sindaco di Biella e l’assessore all’urbanistica del comune laniero. Nei giorni scorsi, inoltre, sono venuti in visita a Cittadellarte dei rappresentanti dell’ufficio della presidenza dei ministri settore protezione civile per una ricognizione dei danni post alluvione. “A livello operativo – ha aggiunto Bottigella – abbiamo avviato il monitoraggio della fondazione degli edifici ancora sani e abbiamo svuotato gli attigui a quelli crollati. Abbiamo ottenuto, inoltre, l’autorizzazione al lavoro in urgenza secondo l’Art. 27 codice dei beni culturali e del paesaggio, oltre a un’ordinanza specifica del sindaco che ci permette di operare tempestivamente. Così – ha concluso – potremo evitare attese e intervenire nell’immediato”.