“Proteggi Cittadellarte”, in conclusione le operazioni di consolidamento
Proseguono i lavori negli spazi della Fondazione Pistoletto crollati dopo l'alluvione di inizio ottobre: sono in corso nuove indagini tese alla progettazione esecutiva del muro di argine e i rilievi altimetrici che sta eseguendo il topografo. "Nonostante le nevicate e il clima rigido - ha affermato Emanuele Bottigella dell'Ufficio Architettura di Cittadellarte - stiamo riuscendo a procedere secondo i nostri programmi".

Sono passati tre mesi dall’alluvione che portò il torrente Cervo a spazzare via Hydro, le Terme Culturali, una parte delle aule dell’Accademia Unidee e altri spazi della Fondazione Pistoletto (per una perdita totale di 1300 mq di spazi espositivi, teatri, sale prova e magazzini). Come più volte raccontato nelle pagine virtuali del nostro giornale, il team della Fondazione Pistoletto si è attivato fin da subito per avviare le operazione di consolidamento e ricostruzione, seguendo inoltre la campagna di crowdfunding Proteggi Cittadellarte sulla piattaforma DeRev. Sono numerosi gli interventi effettuati nelle ultime settimane: come riportato in un nostro precedente articolo, è stato aperto un varco per accedere al torrente Cervo, che ha permesso agli addetti ai lavori di portare la scogliera di contenimento vicino all’acqua e di realizzare una rampa di discesa; è stata completata, inoltre, la rimozione delle macerie della parte crollata di Hydro, con la pulizia dei detriti presenti nella voragine che si era creata. Da lunedì scorso si è passati a una nuova fase: è cominciato il consolidamento del muro di Hydro con il getto di calcestruzzo e la ditta incaricata sta seguendo le direttive dello strutturista per il completamento dell’operazione in programma per il 23 dicembre, quando è anche prevista la rimozione del ponteggio.

Emanuele Bottigella, dell’Ufficio Architettura di Cittadellarte, ha messo in luce gli interventi più recenti: “Abbiamo iniziato – ha affermato – a fare le indagini necessarie per la progettazione esecutiva del muro di argine e il topografo sta eseguendo i rilievi altimetrici. Non solo, nei prossimi giorni la ditta selezionata, chiamata dal geologo, scenderà in alveo per fare due trivelle/perforazioni come indagine geognostica per capire a che profondità si trova la roccia e quindi valutare come fondare il nuovo muro di argine”. Le prospettive per gennaio e febbraio sono di concludere la progettazione esecutiva del muro, in attesa delle approvazioni da parte degli enti preposti (il Ministero con la sovrintendenza, il Comune e la Regione Piemonte). “Nonostante le nevicate e il clima rigido – ha aggiunto Bottigella – stiamo riuscendo a procedere secondo i nostri programmi: la tabella di marcia finora è stata rispettata, tutto procede bene senza intoppi”.


Crediti fotografici: Alessandro Lacirasella.