Accrescere, nei confronti della comunità locale, il concetto di costruzione di una sana relazione uomo-ambiente, a partire dal coinvolgimento delle generazioni più giovani, e ampliare la prospettiva di tutela del patrimonio ambientale, verso il raggiungimento di una concreta integrazione e valorizzazione della biodiversità: sono questi, in sintesi, alcuni degli obiettivi chiave che Fondazione Pistoletto, Better Places e cheFare si pongono con TACT (acronimo di Territorio Arcipelago Comunità Torrente), il progetto vincitore dell’avviso pubblico Creative Living Lab – 3 edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. In accordo con i maggiori stakeholder di riferimento locali, e nell’ambito di una proposta programmatica territoriale, il progetto trova applicazione reale attraverso processi di rigenerazione e recupero di spazi di qualità sull’asse periferico del torrente Cervo. In tal senso, intende avviare un’azione di rigenerazione comunitaria attraverso il coinvolgimento intergenerazionale delle comunità locali urbane e delle comunità situate nelle aree più periferiche del contesto di riferimento. In quest’ottica, le tre realtà promotrici del progetto intendono affrontare il tema della fragilità ambientale e le sue conseguenze con il coinvolgimento attivo delle comunità limitrofe al torrente Cervo e dell’intero territorio provinciale per riportare l’attenzione sull’importanza della cura nei confronti del proprio patrimonio paesaggistico e naturalistico, per creare un ‘ponte’ che attivi la comunicazione tra aree urbane e marginali e per avviare un percorso di attivazione pubblica sulle tematiche della sostenibilità, partendo dal tema dell’acqua in riferimento ai 17 SDG’s dell’Agenda ONU 2030.
Grazie al contributo essenziale del MIBAC, si realizzeranno iniziative nell’area urbana di Biella e attività disseminate lungo l’asse del torrente con i seguenti obiettivi: offrire un programma di iniziative sui temi della sostenibilità ecologica, avviare riflessioni collettive sulle dinamiche tra uomo e ambiente; avviare processi di partecipazione attiva alla vita pubblica; sviluppare le capacità di resilienza e favorire il processo di rigenerare il senso di appartenenza alla comunità; favorire la nascita di reti collaborative attraverso la creatività e il design territoriale; proporre ai cittadini biellesi pratiche esperienziali di spazi liminali spesso in contrasto tra la potenza del fiume e i progetti antropici. A questo proposito, nell’ambito delle iniziative promosse dal bando, dal mese di marzo verranno proposti alla cittadinanza biellese momenti di confronto aperti al pubblico, tramite la realizzazione di incontri, convegni tematici e laboratori formativi. Le attività si svolgeranno presso gli spazi rigenerati della Fondazione Pistoletto ideati con la funzione di urban center e pensati per ospitare iniziative di progettazione partecipata che possano generare idee innovative con impatto territoriale. Il primo appuntamento pubblico del progetto TACT sarà nel week-end del 26-27 marzo con l’evento sui diritti dei corpi idrici realizzato dall’edizione 2022 di Fluviale (per tutti i dettagli cliccare qui), il public program realizzato da Better Places APS che è parte integrante di TACT.
TACT, come accennato, sarà incentrato sui temi della fragilità ambientale e della sostenibilità in generale, con particolari focus sui seguenti ambiti: acqua, formazione, energia, alimentazione. Il programma degli eventi prevede una serie di convegni pubblici tematici: il 12 aprile sul tema dell’acqua, a maggio su formazione ed alimentazione, a giugno sul tema energia. La proposta culturale curata da Fondazione Pistoletto, Better Places e cheFare sarà inoltre supportata da un’importante collaborazione con il progetto Horizon “S+T+ARTSWater” per quanto concerne il tema dell’acqua. Saranno inoltre coinvolte nei momenti di confronto realtà imprenditoriali nazionali particolarmente sensibili ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico. I convegni e i laboratori tematici saranno condotti da mediatori culturali supportati da relatori e ospiti (biellesi e non) che coinvolgeranno la cittadinanza in processi di analisi e confronto sui possibili scenari e sulle sfide future verso la prosperità sostenibile del Biellese. Il progetto è promosso da Fondazione Pistoletto, Better Places e Che Fare, con la collaborazione di Fondazione BIellezza e Biella Città Creativa Unesco. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione delle associazioni giovanili: Leo Club Biella, BI young, La Fenice, Biella Siamo Noi, Fridays For Future, Consulta Provinciale Studentesca di Biella.
La collaborazione tra Fondazione Pistoletto, Better Places e cheFare con il Comune di Biella, il tessuto sociale, imprenditoriale e associativo garantirà dunque al progetto un’ampia adesione e un effetto leverage, in virtù delle altre iniziative promosse dall’Associazione Biella Città Creativa Unesco e da Fondazione Biellezza. Il progetto di rigenerazione del territorio biellese – coordinato da un esperto in tema di rigenerazione urbana e un esperto scientifico in agronomia ed architettura del paesaggio e da una pluralità di soggetti (con competenze multidisciplinari) che saranno i referenti delle singole azioni – proseguirà anche dopo il suo termine, così come la collaborazione tra i tre soggetti proponenti. L’approfondimento sul tema dell’acqua potrà inoltre creare engagement nei cittadini, i quali vorranno dare seguito all’impegno assunto per il territorio formulando proposte concrete alle tre realtà promotrici del progetto.
Sarà dunque possibile sviluppare il lavoro di progettazione nei tavoli di lavoro (cantieri), affrontando le altre tematiche urgenti per il Biellese: energia rinnovabile, tessile e moda sostenibile, turismo lento, cibo a km0, ecologia digitale con riferimento costante ai 17 SDG’s. Nei tavoli di lavoro viene applicato il principio della trinamica, in virtù del quale le deliberazioni sono raggiunte per via del confronto tra diverse visioni, secondo il metodo della sintesi tra tesi e antitesi. “La libertà di espressione e il dibattito pubblico – si legge nella presentazione di TACT – sono indispensabili per il mantenimento di sani equilibri all’interno di una società civile e per la costruzione di una vera e propria comunità. Le azioni previste dal progetto sono pensate affinché i cittadini, trovino insieme le soluzioni, dialoghino, si appassionino e comprendano l’importanza del lavoro in gruppo, della dialettica e dell’impegno politico demopratico. Il metodo è strumento utile a definire i principali ambiti di azione, in connessione con le necessità territoriali”.