Un’opera pensata come arcipelago collettivo di saperi e di soluzioni etiche ed estetiche, nell’ottica di una rinascita dopo gli anni di pandemia: il riferimento è al nuovo Terzo Paradiso realizzato a Curitiba, la capitale di uno degli stati meridionali del Brasile, il Paraná. L’installazione è stata frutto dell’operato di 60 artisti locali: ognuno di loro era tenuto a dipingere, scrivere o modellare con libertà creatività su tre tele, esprimendo la propria riflessione sul rapporto tra artificio (arte) e natura mettendo così in luce il possibile equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente naturale. I creativi hanno lavorato circa un mese sulle loro opere, avvalendosi di una serie di interazioni con l’ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso di Reggio Emilia. Nel dietro le quinte dell’iniziativa, oltre al MON – Museu Oscar Niemeyer di Curitiba, figuravano l’ambasciata di Reggio Emilia e quella di Vigevano, e, nello specifico, Giacomo Bassmaji, Fortunato D’Amico, Nadia Calzolari, Consuelo Cornelsen, Marc Pottier e lo staff del museo, come la direttrice Juliana Vosnika. “Il progetto – ha esordito Bassmaji – ha avuto uno sviluppo abbastanza rapido: dopo un periodo di gestazione durante l’estate 2022 si è concretizzato la seconda metà di settembre, quando Consuelo Cornelsen ha richiesto la possibilità di realizzare il Terzo Paradiso in occasione del 20° anniversario del Museo di Curitiba”. Il contesto non è casuale: la città è soprannominata la ‘capitale ecologica del Brasile’ ed è tra le più sostenibili a livello globale (tutti i dettagli cliccando qui). “Michelangelo Pistoletto, inoltre, aveva conosciuto l’ex sindaco Jaime Lerner, architetto e innovatore – così Bassmaji – che ha trasformato la città in chiave sostenibile, creando, ad esempio, un sistema di trasporto pubblico all’avanguardia e realizzando numerosi parchi di grandi dimensioni”.
Il dietro le quinte e l’incontro con Pistoletto
L’ambasciatore Rebirth ha inoltre messo in luce la genesi del progetto: “Dopo alcuni incontri abbiamo organizzato una lectio magistralis di Michelangelo Pistoletto. Gli artisti, presenti numerosi all’interno dell’auditorio del museo, hanno ascoltato il dialogo tra il maestro e Fortunato D’Amico, che si erano collegati dall’Italia insieme a Nadia Calzolari e al sottoscritto”. Il fondatore di Cittadellarte, in quell’occasione, si è focalizzato sul Terzo Paradiso e sui paradigmi della Demopraxia, un incontro che “è stato apprezzato in quanto è servito per inquadrare il tema e mostrare agli artisti le opere di Pistoletto e per farli entrare nella filosofia del Terzo Paradiso”. La conferenza, durata circa 2 ore, è stata molto apprezzata e seguita: “Gli artisti e il curatore Marc Pottier – ha aggiunto Giacomo – hanno
fatto alcune domande intrattenendo un interessante dialogo con l’artista italiano”.
L’inaugurazione
L’installazione è stata inaugurata il primo dicembre scorso durante una cerimonia ufficiale a cui ha partecipato la Soprintendente generale alla Cultura dello Stato del Paranà, Luciana Casagrande Pereira, e tutti gli artisti, i quali hanno posizionato le loro tele sopra ai cavalletti in legno realizzati appositamente per l’evento. Il Terzo Paradiso, nello specifico, è stato posizionato sul grande prato del museo, accanto al famoso Occhio disegnato dal maestro dell’architettura brasiliana Oscar Niemayer. “Insieme allo staff del MON – ha affermato Giacomo – abbiamo lavorato per trovare il luogo ideale dove inserire il Terzo Paradiso, cercando di offrire il miglior posizionamento che favorisse la visibilità dell’opera sia a terra sia dall’alto. A causa della stagione piovosa, si è ipotizzato che, dopo una prima fase di posizionamento sul prato del museo, entro la fine dell’anno le opere sarebbero state spostate sotto il grande portico dello spazio in modo da essere più riparate”.
Il Rebirth Forum
Per dare continuità alla pratica artistico-sociale ispirata al simbolo trinamico, dal 22 gennaio al 3 febbraio Giacomo Bassmaji e Nadia Calzolari saranno a Curitiba curare un nuovo Rebirth Forum: “Lo abbiamo chiamato ‘palestra’ – ha rivelato l’ambasciatore – in quanto è la traduzione in portoghese di ‘workshop’. Per l’appuntamento abbiamo dialogato con il museo per riuscire a organizzare un programma differente che varierà a seconda dei partecipanti. Il primo laboratorio sarà con gli artisti, il secondo con una colonia estiva con bambini e ragazzi e il terzo con l’ISC (Istituto Scolastico Internazionale) di Curitiba”. Le tematiche chiave che verranno trattate e approfondite durante il Rebirth Forum si riferiranno ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e saranno, in particolare, le seguenti: riciclo, cibo, arte, salute, case e moda sostenibili, pace preventiva. Come previsto dal metodo demopratico, i partecipanti, divisi in gruppi, discuteranno ognuno su un tema differente con l’aiuto di un facilitatore che contribuirà armoniosamente al dibattito. Al termine dei confronti, verrà nominato un rappresentante per ogni gruppo che metterà in luce la visione collettiva e verrà realizzato un cartellone illustrativo ad hoc con disegni, schemi e scritte; a fine giornata verrà poi elaborato un documento del forum che servirà a riepilogare i contenuti discussi. Una volta terminato l’appuntamento, seguirà la fase dei cantieri, che prevede la messa in pratica delle idee e delle proposte emerse durante il Rebirth Forum. “Abbiamo in programma, per il primo giorno, una presentazione di Cittadellarte e una lezione sull’impatto che l’uomo ha sull’ambiente, sul concetto di rifiuto come risorsa e sul riciclo e la trasformazione dei materiali. I topic, invece, saranno definiti sulla base delle urgenze del territorio del Paranà e di Curitiba, mentre quanto emerso sarà illustrato in una serie di cartelloni. Infine – ha concluso – prendendo le idee del giorno prima si discuterà dei problemi legati all’ambiente per il contesto di riferimento. Questa discussione dovrà portare alla scrittura del piano d’azione per Curitiba, con idee e azioni per migliorare la città dal punto di vista ambientale”.