Forum Rebirth di Milano: inizia il viaggio verso una nuova società
Oggi è cominciato il Forum organizzato da Cittadellarte. Pistoletto ne riassume il senso: "Vogliamo portare una nuova visione e una nuova attività che unisca la capacità spirituale, come dinamica del pensiero, e la capacità politica dell'arte, come strumento in grado di favorire la realizzazione di una nuova società".

Arte, Demopraxia, Trinamica e Terzo Paradiso: sono solo alcune delle tematiche che sono state dibattute oggi durante il Forum Rebirth di Milano 2017 – La Mela Reintegrata. La giornata, che si è tenuta nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, ha visto la partecipazione attiva di un centinaio di persone. “Attiva” perché ognuno dei partecipanti ha potuto condividere un proprio progetto ed esprimere un parere sulle tematiche del Forum. L’evento è cominciato al pomeriggio a partire dalle 14.30, ma, al mattino, c’è stato un convegno organizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Brera che è stato una sorta di anteprima all’iniziativa. All’esterno della stanza due istallazioni del Terzo Paradiso contestualizzavano l’arrivo della kermesse artistico-culturale.


“L’arte e la bellezza come beni comuni”

La giornata è cominciato con il convegno “L’arte e la bellezza come beni comuni”, curato da Paola Salvi, docente dell’Accademia di Brera. A partire dalle 9.15, infatti, dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Accademia Livia Pomodoro e del direttore Franco Marrocco, i relatori hanno dibattuto sui temi che sono stati approfonditi durante i tavoli di lavoro. Sono intervenuti: Paolo Maddalena, vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale, Paolo Clini, coordinatore del comitato scientifico del Centro Studi Vitruviani, Cinzia Scaffidi, vicepresidente Slow Food Italia, e Michelangelo Pistoletto.

Gli studenti dell’Accademia di Brera
A termine della conferenza un gruppo di studenti dell’Accademia ha eseguito una performance evocativa: alcuni ragazzi e ragazze hanno formato, in una sorta di show teatrale e musicale, un Terzo Paradiso umano. Una studentessa ha unito i partecipanti con un gomitolo di lana, simbolo di un legame fisico e mentale. L’esibizione è terminata quando gli universitari hanno lasciato a terra il filo che li univa, arrivando, così, a creare un Terzo Paradiso senza che fossero “confinati” all’interno. Oltre al breve spettacolo, gli alunni sono stati presenti durante tutta l’iniziativa, al mattino ascoltando la conferenza e al pomeriggio partecipando al Forum.

L’inizio del Forum
Il Forum è cominciato ufficialmente nel pomeriggio. L’atmosfera, molto evocativa, richiamava i partecipanti al simbolo del Terzo Paradiso: il segno-simbolo di Pistoletto era rappresentato su un tappeto e i partecipanti vi erano seduti intorno. Michelangelo Pistoletto e Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, hanno quindi alzato il sipario sull’iniziativa con un discorso. Pistoletto ha presentato l’evento: “Il Forum deve servire a portare una nuova visione e una nuova attività che unisca la capacità spirituale, come dinamica del pensiero, e la capacità politica dell’arte, come  realizzazione di una nuova società. Proprio la nuova società – afferma – l’abbiamo indicata come strada per la demopraxia, che pone rilevanza alla pratica invece che al potere”. Paolo Naldini ha, a sua volta, presentato il Forum Rebirth e ha parlato di Cittadellarte. Ha spiegato, inoltre, i significati delle opere del Terzo Paradiso e illustrato dove queste sono state installate. Dal suo discorso sono anche emersi i processi sociali legati alle opere e alle performance del simbolo del maestro biellese. Hanno preso parola anche Fortunato d’Amico, coordinatore e curatore del Forum, e Laura Salas, ambasciatrice di Cuba.

I tavoli e la demopraxia
La domanda sulla quale ruotava il pomeriggio era: “Come realizzare la pratica demopratica?”. I partecipanti hanno lavorato per rispondere alla questione sedendosi sulle tavole rotonde, nelle quali una decina di persone dibattevano sulla demopraxia. Gli astanti erano coordinati da un facilitatore, che ha avuto il compito di ordinare le idee e gli interventi. Oltre ad amministrare i dialoghi, i facilitatori hanno preso nota di tutte le considerazioni più significative e, successivamente, le hanno presentate agli altri “responsabili” dei tavoli. Si sono creati, così, tanti piccoli mondi, dove ognuno ha saputo portare il proprio contributo interfacciandosi con gli altri.

La condivisione
“Non un giudizio, ma un contributo”, con queste parole Paolo Naldini ha descritto l’attività successiva. Due o tre rappresentanti per tavolo, hanno girato nelle altre sedi di dibattito scrivendo le loro impressioni sopra dei post-it. Questo ha permesso agli astanti di interfacciarsi anche con gli altri tavoli, arricchendoli. Si è formato, così, un primo “cantiere” di lavoro; i progetti sono stati presentati, contaminati e condivisi, in attesa di essere concretizzati.

I facilitatori
Ai facilitatori è toccata la parte finale della giornata. Hanno ordinato il puzzle delle idee venute fuori durante il Forum e si sono confrontati facendo emergere gli interventi più significativi. Queste figure sono state: Manuela Gandini, Elena Rosina, Sonia Barale, Alessia Siligardi, Angelo Riva, Laura Salas Redondo, Saverio Teruzzi, Chiara Canali, Katia Greco e Michele Cerruti But.

Il secondo giorno
A conclusione del first-day del Forum, i partecipanti si sono preparati al secondo giorno di attività. Domani la giornata  verterà su molti temi, come l’alimentazione e l’educazione. I tavoli si terranno sia al mattino sia al pomeriggio e si entrerà, così, nel clou del Forum Rebirth di Milano.