Gli studenti di Albino riuniti attorno al Terzo Paradiso, quando un intervallo diventa un inno alla pace
La classe 1G della scuola secondaria di Abbazia, una frazione del comune di Albino in provincia di Bergamo, durante la ricreazione del 7 marzo ha realizzato nel cortile dell'istituto il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto per lanciare un simbolico messaggio di solidarietà alla luce della crisi russo-ucraina. "Con l’insorgere del clima di guerra in Europa - ha rivelato la docente e ambasciatrice Rebirth Katia Greco - abbiamo visto i ragazzi desiderosi di esprimere il loro desiderio di pace. Il simbolo del Terzo Paradiso è diventato così un modo per veicolare e manifestare il loro sogno di un mondo senza conflitti”.

Imagine there’s no countries | It isn’t hard to do | Nothing to kill or die for | And no religion too | Imagine all the people | Living life in peace”. Così cantava John Lennon nel suo celeberrimo brano Imagine, veicolando attraverso la musica messaggi contro le guerre, in quella che in breve diventò una hit mondiale simbolo della pace. La canzone del cantautore, polistrumentista, artista e attivista britannico è riuscita nuovamente a trasmettere emozioni forti e profonde, questa volta ai giovani studenti della classe 1G della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo Gioele Solari, ad Abbazia in una frazione del comune di Albino in provincia di Bergamo. La docente e ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Katia Greco, nell’ottica di far approcciare i suoi alunni in modo differente alla crisi russo-ucraina, ha fatto ascoltare loro il brano di John Lennon. “La nostra professoressa – hanno sottolineato gli studenti – ci ha fatto ascoltare Imagine, una canzone che ci ho colpito molto: le note ci hanno fatto sognare un mondo di pace e quando abbiamo fatto la traduzione ci ha colpito il significato della frase ‘Imagine there’s no countries it isn’t hard to do’. Ecco, non è difficile immaginare il mondo senza confini! Se infatti guardiamo le immagini della Terra vista dallo spazio, non se ne vedono”. In quest’ottica, la scuola di Albino è ubicata in un luogo ‘ricco di differenze’, in quanto accoglie gli studenti provenienti da diverse frazioni, anche lontane fra loro, diventando così un contesto non solo formativo, ma punto di intersezione di amicizia e aggregazione sociale, in un processo educativo che prende forma attraverso continui scambi e condivisioni relazionali.

Colpiti dalla canzone, gli alunni della 1G, durante la ricreazione del 7 marzo¹, hanno realizzato autonomamente nel cortile dell’istituto il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto per lanciare un messaggio di solidarietà alla luce della crisi russo-ucraina. “Qualche tempo fa – hanno spiegato gli scolari – la professoressa Katia ci ha illustrato i principi del Terzo Paradiso, un simbolo che somiglia al simbolo matematico dell’infinito, ma che nell’intersezione si apre e diventa come una grande pancia dove nasce il futuro. Per gioco, durante l’intervallo, abbiamo iniziato a disegnare, usando fili di lana e gessi, un grande cerchio. Abbiamo dovuto fare un po’ di prove, ma alla fine, con grande soddisfazione, avevamo il nostro Terzo Paradiso nel cortile”. Nell’opera degli studenti, sono stati disegnati, nei due cerchi esterni, il simbolo della pace e un cuore rosso, mentre in quello centrale il nostro pianeta. La docente è rimasta colpita da questo approccio artistico ispirato al simbolo trinamico che ha dato vita a una sorta di genuino inno alla pace: “Con l’insorgere del clima di guerra in Europa – ha specificato l’ambasciatrice – abbiamo visto i ragazzi desiderosi di esprimere il loro desiderio di pace. Il simbolo del Terzo Paradiso è diventato così un modo per veicolare e manifestare il loro sogno”.


¹ Nella stessa giornata si è svolta questa mattina ad Albino una camminata per la pace che ha coinvolto gli oltre 1200 studenti dell’Istituto Comprensivo “Solari” insieme ai quasi 200 insegnanti.