Paolo Nespoli ha raccontato il Terzo Paradiso in TV: domenica scorsa, ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, ha messo in luce le peculiarità del segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto relativo al logo della missione spaziale VITA. Proprio sulla missione in questione (in cui Nespoli, insieme al resto dell’equipaggio, fu protagonista rimanendo in orbita per 139 giorni a bordo della ISS – Stazione Spaziale Internazionale) verteva gran parte del confronto tra il conduttore Fabio Fazio e l’astronauta italiano dell’ESA, un dialogo che si è rivelato un viaggio fra aneddoti, esperienze e impressioni dell’astronauta.
Dopo i saluti di rito con il canonico “benvenuto” al programma TV, il primo argomento toccato è stato proprio il segno-simbolo di Pistoletto.
“Il logo che hai sul braccio – ha esordito Fazio, riferendosi alla patch nella tuta di Nespoli – riassume bene il senso della missione VITA. È il logo del nostro grande artista Pistoletto…”
“È frutto di un’idea dell’Agenzia Spaziale Europea, dalla nostra sede di Frascati – ha replicato Nespoli – dove si è pensato di unire in un’unica immagine l’arte e la filosofia alla tecnica; quando ci riferisce allo spazio si parla sempre di scienza e di ricerca, argomenti ‘stantii’. E allora mettiamoci un po’ di arte! Per me risulta quasi difficile descrivere questo logo. Pistoletto si è inventato questo, il Terzo Paradiso – afferma indicando il simbolo – vedendo la Terra come un paradiso protetto; questo è il senso della parola ‘paradiso’ e attraverso questo segno mostriamo come la scienza, la tecnologia e l’educazione ci aiutino a mantenere questo paradiso nel miglior modo”.
Aprire l’intervista analizzando le specificità dell’immagine è stato un modo per rimarcarne l’importanza: ricordiamo che per la prima volta nella storia è stato un simbolo artistico ad essere utilizzato come logo per una missione spaziale. Nella patch sono tre gli elementi in evidenza: un filamento di DNA a richiamo della vita e della scienza, un libro che rappresenta la cultura e l’istruzione, la Terra come simbolo dell’umanità. Il logo è anche caratterizzato dai colori della bandiera italiana, come a mettere in evidenza la nazionalità dell’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli e dell’ASI. Il Terzo Paradiso venne selezionato proprio dalle agenzie ASI ed ESA quale elemento centrale del logo della missione VITA, grazie alla collaborazione con RAM radioartemobile, piattaforma per l’arte contemporanea, e, ovviamente, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Il confronto tra il conduttore e l’astronauta è proseguito con il racconto degli esperimenti dei quali Nespoli (con il resto dell’equipaggio) è stato oggetto. Fra gli obbiettivi della missione VITA, infatti, figurava quello di studiare come un ambiente di microgravità influisca sulla salute dell’organismo umano, dal punto di vista fisiologico e biologico. Nespoli ha poi raccontato alcune curiosità culinarie (l’astronauta italiano preparò, mentre era in orbita, un caffè espresso e una pizza) e spiegato il rapporto con i colleghi e la relativa convivenza nella ISS. Fazio gli ha anche domandato di riportare il suo pensiero in merito alla possibile esistenza degli alieni. “Sono sicuro – ha argomentato Nespoli – che nell’universo vi siano altre forme di vita, è talmente vasto… il problema è la distanza. Il discorso è diverso per gli oggetti volanti non identificati; in tanti anni non ne ho mai incontrati”. L’astronauta ha inoltre accennato i video-collegamenti andati in scena dalla stazione allo spazio con Papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oltre a queste chiamate istituzionali, ne è stata concessa all’astronauta anche una di “piacere”. La scelta? I Pooh. “Parlare dallo spazio con Red Canzian – ha scherzato Nespoli – è stato un modo per sentirmi più terrestre”.
In merito alla vita quotidiana nella stazione spaziale, Nespoli ha raccontato della vista suggestiva della quale godeva: “Dall’alto si capisce che siamo tutti marinai della stessa nave, sembra che il nostro pianeta sia un’imbarcazione in viaggio nell’universo. Da lassù capisci di essere terrestre”. La parte finale del confronto Fazio-Nespoli verteva sulle prospettive: “Tornerai nello spazio?” Alla domanda del conduttore, Nespoli si è espresso così: “Sono arrivato a quota tre missioni e vista la mia età – l’astronauta è nato nel 1957, ndr – sarà dura, soprattutto come astronauta professionista. Credo, però, che dall’anno prossimo incominceranno a prendere piede i voli commerciali, ovviamente per chi potrà permetterseli a livello economico. Ma chissà, forse tra 20 anni sarà più accessibile comprare un biglietto per andare in orbita e allora anche tutti voi – rivolgendosi al conduttore e al pubblico dello studio televisivo – potreste raggiungere lo spazio…”
Crediti immagini: fotogrammi dell’intervista su Rai1.
Per visionare il servizio integrale cliccare qui.