Pedalando per il Terzo Paradiso #7 – Fare rete con una mappa della sostenibilità
In questo nuovo episodio dedicato al viaggio a due ruote di Tiziana De Tora e Marco Papa i due protagonisti mettono in luce la relazione con altri ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso lanciando una proposta: l'elaborazione di una cartina con gli altri "portatori" del simbolo trinamico che possa facilitare sia le operazioni di collaborazione tra le ambasciate sia il raggiungimento delle stesse con mezzi più rispettosi dell'ambiente.

Continua la nostra intervista a ‘episodi’ a Tiziana De Tora e Marco Papa, che hanno pedalato per 1233 km per diffondere i principi del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto e portare la sostenibilità nei luoghi in cui si fermavano ispirandosi all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per comporre il mosaico della loro avventura, ne stiamo mettendo in luce ogni parte in una serie di articoli che vi stiamo proponendo settimanalmente sul nostro Journal. Pronti a continuare la loro storia? Ecco la settima puntata!

  

Nel vostro viaggio avete fatto tappa anche all’Hospitale del Terzo Paradiso (dall’ambasciatore Rebirth Stefano Treggiari). Luoghi diversi, ma stessi obiettivi da perseguire. Quanto conta fare rete per divenire sempre più portatori dei principi del segno-simbolo di Pistoletto?
Prima di iniziare il viaggio, abbiamo lanciato una provocazione al gruppo degli ambasciatori sul tema della rete, necessaria a renderci tutti uno più forte con l’altro: Stefano Treggiari, sin da subito, si è messo a disposizione per ospitarci presso l’Hospitale del Terzo Paradiso di Venarotta, ma, nemmeno due giorni dopo, da Chieri Alberto Guggino ci ha invitati a fare una sosta nella sua ‘casa passiva’ sulle colline torinesi. Ecco, 1+1=3, di colpo tre ambasciate hanno creato un cammino!
Così abbiamo cominciato a riflettere: perché non creare una rete geografica, fisicamente percorribile, da sud a nord, in bicicletta, attraverso l’Italia? Perché non immaginare le ambasciate come appoggi e luoghi ‘sicuri’ per gli ambasciatori che vogliano ampliare la rete di energia e sinergie? Abbiamo deciso: l’anno prossimo puntiamo a qualcosa di più difficile! Ma le sfide nascono per essere vinte.

A cosa ci riferiamo? All’elaborazione di una cartina per gli ambasciatori, per facilitare le operazioni di collaborazione tra le ambasciate e il raggiungimento delle stesse con dei mezzi più coerenti e rispettosi dell’ambiente, per allargare, con l’esempio di una pratica fattibile, la lotta all’inquinamento globale; il discorso si estende nel locale e alle aree extraurbane, ultimo baluardo dell’evasione dalle purtroppo già compromesse realtà urbana, di difficile, troppo lenta, macchinosa e costosa riqualificazione architettonica. Ci spieghiamo meglio: una cartina, con i riferimenti delle ambasciate che possano offrire alloggio gratuito, indicazioni sulle modalità di raggiungimento delle stesse, chilometraggio reale e suggerimenti sui mezzi di trasporto su ferro, nonché punti di ristoro e rilevanza alimentare, secondo i principi della coltivazione ecosostenibile, dell’economia circolare del rispetto del pre-esistente.
Quella elaborazione prevederà un viaggio dal sud al nord, in due o più persone, dotate di spirito di adattamento e senso del ruolo, al fine di creare un’unità di studio e ricerca: questo è un appello e una chiamata agli ambasciatori! Accogliamo, sin da subito, adesioni a questo progetto, invitandovi a non essere discreti, bensì a proporvi – nelle vostre capacità di adattamento – come nostri compagni di avventura.