La diciottesima edizione della Coppa del mondo di pallacanestro ha preso ufficialmente il via 31 agosto in tutta la Cina. Nell’ambito di questa competizione internazionale, la FIBA – Federazione Internazionale Pallacanestro ha unito le forze con Cittadellarte per portare l’arte nel basket. Una collaborazione che ha preso forma anche attraverso un’opera speciale, Rebirth in Basketball, che verrà presentata nel weekend finale della Coppa del Mondo a Pechino con una cerimonia ad hoc. L’appuntamento vedrà la partecipazione di personalità della FIBA, nonché rappresentanti della Fondazione Pistoletto (Alessandro Lacirasella, assistente di Pistoletto, e Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore degli Ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso) e funzionari del Comitato organizzatore locale. L’opera, nello specifico, porta la firma dei più grandi protagonisti del mondiale: come scritto in un nostro precedente articolo, giocatori, allenatori e assistenti degli allenatori delle 32 nazionali partecipanti alla competizione stanno contribuendo alla realizzazione (nelle foto in fondo e nelle immagini di copertina) di un Terzo Paradiso unico, innovativo e irripetibile. “I mondi dello sport e dell’arte – si legge nella nota stampa in merito alla collaborazione – non sono poi così diversi. Entrambi evocano l’emozione, producono divisioni e danno vita a ricordi duraturi. Lo sport e l’arte ci consentono di esprimerci fisicamente, emotivamente e persino intellettualmente, permettendoci di connetterci e comunicare tra loro in tutto il mondo, attraversando confini, culture, lingue e generazioni”. L’arte, come lo sport, può essere quindi un esempio, un gesto creativo, un messaggio. Rebirth in Basketball rappresenta e comunica, in quest’ottica, pace, responsabilità e sostenibilità attraverso il passaggio da un’opera d’arte di un artista a un’opera collettiva firmata da tutti.
Lo stesso Michelangelo Pistoletto è intervenuto in merito al parallelismo arte/basket: “Il simbolo del Terzo Paradiso – ha affermato – è come un campo di pallacanestro. I due cerchi laterali sono i due canestri, il cerchio centrale è il campo di gioco. I cerchi laterali del simbolo rappresentano alternativamente tutte le differenze e le contrapposizioni esistenti. Il cerchio centrale rappresenta la ‘creazione’ che avviene nell’interazione fra gli opposti: le due squadre ‘creano’ insieme giocando nel campo che le divide. La sfera è di per sé simbolo del caso che una persona o una squadra cerca di condurre verso il proprio obbiettivo, per ottenere la vittoria. Questa è la ‘competizione’: la parola ‘competere’ proviene dal latino e significa andare, dirigersi verso. Nello sport, dunque, competere non vuole dire farsi la guerra, ma esprimere le massime capacità per raggiungere il successo. La vittoria di una squadra di pallacanestro è il successo della pallacanestro stessa, così come per ogni altro sport. Ogni vittoria – ha concluso il maestro biellese – è un progresso che si apporta allo sport e contemporaneamente alla società intera”.