A San Lazzaro di Savena la cerimonia del grano nel segno del Terzo Paradiso
Il 30 giugno 2021, presso il Parco dei Gessi del comune bolognese, sarà possibile "immergersi" nell'installazione naturale del simbolo trinamico. L'appuntamento, organizzato da Good Land, prevede anche un momento di confronto sulla relazione tra grano, arte e pane nel contesto appenninico con la partecipazione di relatori di differenti ambiti del tessuto sociale, tra politici, giornalisti, musicisti, artisti e docenti universitari.

A partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo un apparente mistero ha imperversato a livello globale: i cerchi nel grano, aree di campi, in genere di cereali, in cui le piante risultavano appiattite in modo uniforme, formando diverse figure geometriche ben visibili dall’alto. Nel tempo è stato generato un sensazionalismo attorno a questo fenomeno (spesso rivelatosi artificiale), alimentato dalla suggestione che gli autori dei pittogrammi fossero presunte entità aliene od oggetti volanti non identificati. Anche a San Lazzaro di Savena, comune in provincia di Bologna, se si volasse sopra il Parco dei Gessi sarebbe impossibile non scorgere particolari cerchi nel grano, o meglio, tre cerchi nel grano. Sono quelli del Terzo Paradiso, il segno-simbolo di Michelangelo Pistoletto. Non c’è alcun fenomeno sovrannaturale dietro la sua realizzazione: Good Land, una giovane impresa che si occupa di rigenerazione rurale attraverso l’attivazione di economie legate alla terra e alle comunità che la abitano, a marzo scorso ha realizzato la particolare installazione naturale con la collaborazione di Cittadellarte. Il segno-simbolo è stato tracciato senza impattare sulle coltivazioni, quando il grano non era ancora cresciuto. Ora, a distanza di mesi, il risultato è suggestivo: spighe alte circa 80 cm, un percorso in mezzo alla natura, un’oasi in cui l’arte dialoga costantemente e delicatamente con la natura. Questo luogo sarà il centro de La cerimonia del grano nel segno del Terzo Paradiso, in programma per mercoledì 30 giugno a partire dalle ore 18.


I partecipanti registrati all’iniziativa potranno ‘immergersi’ sul sentiero tracciato dentro al campo di grano maturo e percorrere il segno del Terzo Paradiso. I presenti, inoltre, potranno ascoltare gli interventi del talk che vedrà la partecipazione di Isabella Conti (sindaco di San Lazzaro), Michelangelo Pistoletto, Lucio Cavazzoni (Good Land), Francesco Tonelli (Cooperativa La Fraternità), Elly Schlein (vicepresidente della Regione Emilia – Romagna), Tiberio Rabboni (GAL Appennino Bolognese), Luca Martinelli (giornalista), Giovanni Dinelli (Università di Bologna) e Silvia Vacchi (coro Stelutis). “Sarà l’occasione – si legge nella locandina – per parlare di grano, arte, pane e Appennino”. Una volta conclusi gli interventi si esibirà il coro Stelutis con i canti della tradizione orale emiliano-romagnola, ritrovati e trascritti dal fondatore Giorgio Vacchi. In chiusura, Forno Carzolari e Forno Brisa offriranno il pane impastato con le farine Good Land e infusi di fiori, la Cooperativa Coltivare Fraternità piadine e crescioni, Borgo Mameli creme di pomodoro e verranno serviti i vini freschi Corte d’Aibo.



Rita Brugnara (progettazione e comunicazione di Good Land) ha messo in luce ai nostri microfoni le peculiarità del campo di grano che accoglie il segno del Terzo Paradiso : “Il grano si chiama ‘people’: non è un grano solo ma sei varietà storiche con nomi e forme diverse. Ci sono spighe che hanno le reste e spighe che non le hanno, ad esempio. L’appezzamento è alle porte della città, ma si trova dentro al parco, in mezzo alla natura, dove non c’è artificio, se non nel simbolo da noi creato. Siccome siamo su un altopiano, il campo è piatto e l’unico modo per ‘percepire’ il Terzo Paradiso è camminarci dentro. Sarà indescrivibile la bellezza nel percorrere il segno-simbolo al calar del sole e col bosco alle spalle”. Oltre all’introspettiva camminata tra natura e arte, gli organizzatori spiegheranno i principi del Terzo Paradiso ai partecipanti, in modo che abbiano ulteriori input per vivere al meglio l’esperienza. “Sarà un momento di scambio – ha aggiunto Rita – durante il quale argomenteremo perché abbiamo scelto di ‘far nostro’ il simbolo trinamico”. Come accennato, seguirà il talk: “Parleremo di grano bio, di agricoltura rispettosa e rigenerativa e di processi che consentano di valorizzare l’agricoltura delle aree marginali. La nostra sfida, come Good Land, è infatti sostenere un’agricoltura di dimensioni ridotte, diversa da quella industriale e intensiva. Bisogna valorizzare i campi – ha concluso – con un’agricoltura di qualità e, in quest’ottica, per prenderci cura della nostra terra desideriamo ispirarci al Terzo Paradiso”.