Un’anteprima italiana che offre un’opportunità unica di riflessione sulla relazione tra design e tutela ambientale: il riferimento è alla presentazione di SAG’80 di Glacial Threads: From Forest to Future Textiles, progetto pioneristico che fonderà innovazione e sostenibilità attraverso una creazione artistica ambientale. Si tratta di un’iniziativa ideata dal Gruppo Lenzing, leader mondiale nella produzione di fibre speciali ottenute dal legno, che affronta con coraggio l’urgente questione della salvaguardia dei ghiacciai, sfruttando fibre cellulosiche e biodegradabili come soluzione innovativa (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). Attraverso l’impiego di geotessili biodegradabili, esenti da plastica, si mira a proteggere e preservare i ghiacciai dall’impatto del cambiamento climatico, offrendo un’alternativa rivoluzionaria ai tessuti dannosi derivati dal petrolio. Così, un’opera imponente situata nello showroom SAG’80 in via Boccaccio 4, ideata dall’architetto Rachele Pellegatta, diventerà il palcoscenico perfetto per presentare questo tessuto innovativo. Accessibile a tutti i cittadini e ai turisti dal 16 al 21 aprile, questa creazione si trasformerà in una manifestazione tangibile, volta a promuovere consapevolezza e a stimolare profonde riflessioni sul tema del clima e della protezione del pianeta. Il 17 aprile, dalle 18:30 alle 21:30, un cocktail su invito con la partecipazione di Portofino Dry Gin celebrerà l’installazione.
“I ghiacciai, fondamentali componenti del sistema climatico terrestre, stanno affrontando minacce senza precedenti – si legge nella nota stampa dedicata – a causa dei cambiamenti climatici, e il loro rapido scioglimento richiede interventi urgenti. In questo contesto, i geotessili assumono un ruolo cruciale nel fornire soluzioni innovative a livello locale, contribuendo anche alla ricerca di rimedi su scala globale. In passato, nelle zone turistiche dei ghiacciai, sono stati ottenuti risultati promettenti nella protezione della massa glaciale grazie all’impiego di geotessili. Tuttavia, l’utilizzo di materiali derivati dal petrolio solleva preoccupazioni ambientali significative, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento da microplastiche. Durante il processo di rimozione, le sottili fibre residue lasciate sulla superficie del ghiaccio possono infiltrarsi nell’ecosistema, con conseguenze dannose sulla natura e sui microrganismi. Queste microplastiche possono anche entrare nella catena alimentare, con potenziali impatti sul corpo umano. Pertanto, è cruciale sviluppare soluzioni alternative e sostenibili, come l’utilizzo di geotessili biodegradabili ottenuti da fonti rinnovabili, per preservare i ghiacciai e proteggere l’ambiente circostante”. Utilizzando fibre cellulosiche provenienti da legname proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e completamente riciclabili, è stato sviluppato un feltro protettivo che ha dimostrato risultati positivi significativi. Una sperimentazione sul campo condotta sul ghiacciaio dello Stubai nel 2022 ha evidenziato che questo feltro a base di legno ha contribuito a preservare più di 4 metri di massa glaciale durante un’estate calda e secca. Dopo due anni di utilizzo, il tessuto viene rimosso dai ghiacciai e reintegrato nel ciclo tessile per essere riciclato e rigenerato. Successivamente, viene consegnato ai designer di moda per essere trasformato in capi d’abbigliamento innovativi e sostenibili. Questo approccio circolare non solo aiuta a proteggere i ghiacciai, ma anche a ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile, dimostrando come la sostenibilità possa essere integrata in ogni fase della catena di produzione.
Il progetto vede coinvolta Cittadellarte, che ha contribuito artisticamente alla creazione del logo: il Terzo Paradiso, ideato da Michelangelo Pistoletto, è stato adottato come simbolo del progetto Glacial Threads: From Forest to Future Textiles. Questo simbolo incarna infatti l’idea di unione attraverso il riutilizzo e il riciclo delle risorse, promuovendo azioni positive ed etiche per il pianeta. I tre cerchi che rappresentano i cicli del processo, dalla produzione all’uso e al riciclo, trasmettono un messaggio che si rivolge a un vasto pubblico: dalle aziende ai consumatori, dalle istituzioni educative a quelle politiche. Un messaggio che enfatizza la responsabilità collettiva e individuale verso pratiche ambientali più sostenibili. Glacial Threads: From Forest to Future Textiles offre un esempio tangibile di come la trasparenza, la tracciabilità e la circolarità possano essere integrate nella filiera tessile e calzaturiera per promuovere pratiche eco-friendly. Attraverso l’adozione di queste pratiche, il progetto dimostra che è possibile coniugare la produzione di tessuti di alta qualità con il rispetto per l’ambiente, creando un futuro più sostenibile per l’industria tessile e per il pianeta nel suo complesso. “Attraverso Glacial Threads: From Forest to Future Textiles ci troviamo di fronte a una straordinaria opportunità – ha dichiarato l’architetto Rachele Pellegatta – di trasformare radicalmente il nostro approccio alla tutela dell’ambiente. Questo progetto rappresenta un’importante risposta alle sfide ambientali attuali, offrendo una visione innovativa su come possiamo ridefinire il nostro rapporto con le risorse naturali. Ogni filo tessuto da questa iniziativa incarna un impegno tangibile per un futuro in cui l’industria tessile diventa un’alleata nella protezione degli ecosistemi, piuttosto che un loro degrado. Spero che il nostro lavoro possa ispirare altre industrie a perseguire la sostenibilità con la stessa determinazione e creatività, poiché il nostro futuro dipende da come affrontiamo le sfide ambientali di oggi”.