Tra Terzo Paradiso e sostenibilità: “Glacial Threads: From Forest to Future Textiles” al Salone del Mobile con SAG’80
A Milano si terrà l'anteprima italiana della presentazione progetto che sarà accompagnata da un’installazione artistica sostenibile per la tutela dei ghiacciai accessibile dal 16 al 21 aprile. L'iniziativa vede coinvolta Cittadellarte, che ha contribuito artisticamente alla creazione di un apposito logo: una nuova versione del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto.

Un’anteprima italiana che offre un’opportunità unica di riflessione sulla relazione tra design e tutela ambientale: il riferimento è alla presentazione di SAG’80 di Glacial Threads: From Forest to Future Textiles, progetto pioneristico che fonderà innovazione e sostenibilità attraverso una creazione artistica ambientale. Si tratta di un’iniziativa ideata dal Gruppo Lenzing, leader mondiale nella produzione di fibre speciali ottenute dal legno, che affronta con coraggio l’urgente questione della salvaguardia dei ghiacciai, sfruttando fibre cellulosiche e biodegradabili come soluzione innovativa (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). Attraverso l’impiego di geotessili biodegradabili, esenti da plastica, si mira a proteggere e preservare i ghiacciai dall’impatto del cambiamento climatico, offrendo un’alternativa rivoluzionaria ai tessuti dannosi derivati dal petrolio. Così, un’opera imponente situata nello showroom SAG’80 in via Boccaccio 4, ideata dall’architetto Rachele Pellegatta, diventerà il palcoscenico perfetto per presentare questo tessuto innovativo. Accessibile a tutti i cittadini e ai turisti dal 16 al 21 aprile, questa creazione si trasformerà in una manifestazione tangibile, volta a promuovere consapevolezza e a stimolare profonde riflessioni sul tema del clima e della protezione del pianeta. Il 17 aprile, dalle 18:30 alle 21:30, un cocktail su invito con la partecipazione di Portofino Dry Gin celebrerà l’installazione.

I ghiacciai, fondamentali componenti del sistema climatico terrestre, stanno affrontando minacce senza precedenti – si legge nella nota stampa dedicata – a causa dei cambiamenti climatici, e il loro rapido scioglimento richiede interventi urgenti. In questo contesto, i geotessili assumono un ruolo cruciale nel fornire soluzioni innovative a livello locale, contribuendo anche alla ricerca di rimedi su scala globale. In passato, nelle zone turistiche dei ghiacciai, sono stati ottenuti risultati promettenti nella protezione della massa glaciale grazie all’impiego di geotessili. Tuttavia, l’utilizzo di materiali derivati dal petrolio solleva preoccupazioni ambientali significative, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento da microplastiche. Durante il processo di rimozione, le sottili fibre residue lasciate sulla superficie del ghiaccio possono infiltrarsi nell’ecosistema, con conseguenze dannose sulla natura e sui microrganismi. Queste microplastiche possono anche entrare nella catena alimentare, con potenziali impatti sul corpo umano. Pertanto, è cruciale sviluppare soluzioni alternative e sostenibili, come l’utilizzo di geotessili biodegradabili ottenuti da fonti rinnovabili, per preservare i ghiacciai e proteggere l’ambiente circostante”. Utilizzando fibre cellulosiche provenienti da legname proveniente da foreste gestite in modo sostenibile e completamente riciclabili, è stato sviluppato un feltro protettivo che ha dimostrato risultati positivi significativi. Una sperimentazione sul campo condotta sul ghiacciaio dello Stubai nel 2022 ha evidenziato che questo feltro a base di legno ha contribuito a preservare più di 4 metri di massa glaciale durante un’estate calda e secca. Dopo due anni di utilizzo, il tessuto viene rimosso dai ghiacciai e reintegrato nel ciclo tessile per essere riciclato e rigenerato. Successivamente, viene consegnato ai designer di moda per essere trasformato in capi d’abbigliamento innovativi e sostenibili. Questo approccio circolare non solo aiuta a proteggere i ghiacciai, ma anche a ridurre l’impatto ambientale dell’industria tessile, dimostrando come la sostenibilità possa essere integrata in ogni fase della catena di produzione.

Il progetto vede coinvolta Cittadellarte, che ha contribuito artisticamente alla creazione del logo: il Terzo Paradiso, ideato da Michelangelo Pistoletto, è stato adottato come simbolo del progetto Glacial Threads: From Forest to Future Textiles. Questo simbolo incarna infatti l’idea di unione attraverso il riutilizzo e il riciclo delle risorse, promuovendo azioni positive ed etiche per il pianeta. I tre cerchi che rappresentano i cicli del processo, dalla produzione all’uso e al riciclo, trasmettono un messaggio che si rivolge a un vasto pubblico: dalle aziende ai consumatori, dalle istituzioni educative a quelle politiche. Un messaggio che enfatizza la responsabilità collettiva e individuale verso pratiche ambientali più sostenibili. Glacial Threads: From Forest to Future Textiles offre un esempio tangibile di come la trasparenza, la tracciabilità e la circolarità possano essere integrate nella filiera tessile e calzaturiera per promuovere pratiche eco-friendly. Attraverso l’adozione di queste pratiche, il progetto dimostra che è possibile coniugare la produzione di tessuti di alta qualità con il rispetto per l’ambiente, creando un futuro più sostenibile per l’industria tessile e per il pianeta nel suo complesso. “Attraverso Glacial Threads: From Forest to Future Textiles ci troviamo di fronte a una straordinaria opportunità – ha dichiarato l’architetto Rachele Pellegattadi trasformare radicalmente il nostro approccio alla tutela dell’ambiente. Questo progetto rappresenta un’importante risposta alle sfide ambientali attuali, offrendo una visione innovativa su come possiamo ridefinire il nostro rapporto con le risorse naturali. Ogni filo tessuto da questa iniziativa incarna un impegno tangibile per un futuro in cui l’industria tessile diventa un’alleata nella protezione degli ecosistemi, piuttosto che un loro degrado. Spero che il nostro lavoro possa ispirare altre industrie a perseguire la sostenibilità con la stessa determinazione e creatività, poiché il nostro futuro dipende da come affrontiamo le sfide ambientali di oggi”.


SAG’80
SAG’80 è da oltre 50 anni azienda protagonista nel settore dell’arredamento di lusso e della progettazione di interni a Milano. Fondata nel 1980 da Roberto Pellegatta con la moglie Barbara Garofani, Sag’80 offre un modello basato sulla massima qualità e attenzione per il servizio che l’ha portata a diventare, negli anni, un player di rilievo per la progettazione e l’arredamento di interni sia nel panorama nazionale che internazionale. Il legame con i migliori brand del design Made in Italy, la forte capacità progettuale e l’attenzione al cliente hanno portato Sag’80 a ritagliarsi una posizione di rilievo tra i player dell’arredamento e ad arricchire progressivamente la propria offerta con nuove proposte e servizi. Sag’80 conta 4 showroom a Milano con un’ampia selezione di brand che rispondono ai più diversi stili e richieste del mercato, nei quali all’offerta di mobili dei migliori produttori si affiancano i servizi di progettazione e assistenza a clienti e professionisti che sono il tratto distintivo del gruppo. Il gruppo’ SAG’80 include anche i brand come Dome Milano Interior – studio di Interior Design e realtà innovativa che, con il suo team di architetti, interpreta la progettazione come una vera e propria missione di ricerca ed approfondimento – e Dilmos – galleria d’arte e spazio espositivo di oggetti emblematici contemporanei del design. SAG’80 è gruppo di riferimento per il mondo del design internazionale, che affianca alla fornitura di arredi e all’attento servizio al cliente, l’esposizione di oggetti emblematici del settore e la continua ricerca di nuove tendenze.
Portofino Dry Gin
Portofino Dry Gin nasce dall’amicizia dei tre fondatori Ruggero Raymo, Christopher Egger e Alessandro Briola e dalla comune passione per il suggestivo borgo di Portofino. La società vuole essere un omaggio al nonno di Ruggero Klaus Pudel, che ha contribuito a salvare la località simbolo della Riviera di Levante dalla distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale ed è ancora oggi ricordato come uno dei volti più rappresentativi della “Dolce Vita” italiana. Prodotto in un’antica distilleria italiana, Portofino Dry Gin è composto da 21 bacche e botaniche diverse, selezionate attentamente in virtù delle loro proprietà aromatiche: limone, ginepro, lavanda, rosmarino, maggiorana, salvia, iris e rosa sono quindi accostati ad altri ingredienti, raccolti nell’area di Portofino. La missione del brand è quella di condividere le bellezze e tipicità di questa graziosa cittadina con il resto del mondo: ad ogni sorso aumenta infatti la sensazione magica di ritrovarsi nella iconica Piazzetta di Portofino, ammirando le sfumature azzurre del mare e del cielo.
LENZING
Il Gruppo Lenzing è sinonimo di produzione eco-responsabile di fibre speciali a base di cellulosa e materiale riciclato. In qualità di leader dell’innovazione, Lenzing è partner di produttori globali di tessuti e non tessuti e guida molti nuovi sviluppi tecnologici. Le fibre di alta qualità del Gruppo Lenzing costituiscono la base per una varietà di applicazioni tessili che vanno dall’abbigliamento funzionale, confortevole e alla moda ai tessuti per la casa durevoli e sostenibili. Grazie alle loro proprietà speciali e alla loro origine botanica, le fibre Lenzing biodegradabili e compostabili, certificate TÜV, sono molto adatte anche per i prodotti per l’igiene quotidiana. Il modello di business del Gruppo Lenzing va ben oltre quello di un tradizionale produttore di fibre. Insieme ai suoi clienti e partner, Lenzing sviluppa prodotti innovativi lungo la catena del valore, creando valore aggiunto per i consumatori. Il Gruppo Lenzing si adopera per l’utilizzo e la lavorazione efficiente di tutte le materie prime e offre soluzioni per contribuire a trasformare l’industria tessile dall’attuale sistema economico lineare verso un’economia circolare. Per ridurre la velocità del riscaldamento globale e sostenere così gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e del “Green Deal” della Commissione Europea, Lenzing ha sviluppato un chiaro piano d’azione per il clima basato su dati scientifici che mira a ridurre significativamente le emissioni di gas serra entro il 2030 e a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni (scope 1, 2 e 3) entro il 2050.