“Tevere che vorrei”, a Roma le scuole protagoniste di laboratori di cittadinanza attiva ispirati al Terzo Paradiso
Dal 10 al al 13 ottobre diverse scuole del I Municipio di Roma Capitale hanno preso parte a giornate dedicate alla cultura e all'ambiente, promosse da Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, Galleria Continua e Tevereterno. Riuniti attorno al simbolo trinamico del progetto "100 panchine per Roma" e guidati dal coordinatore degli ambasciatori Rebirth Francesco Saverio Teruzzi, gli studenti si sono confrontati avvalendosi del metodo demopratico per immaginare e dare nuova vita al Tevere del futuro.

Favorire la nascita di idee e proposte mirate alla rinascita territoriale e sociale romana attraverso un confronto plurale tra le nuove generazioni: è questo quanto avvenuto nella capitale dal 10 al 13 ottobre scorso, nel contesto di 100 panchine per Roma e di Terzo Paradiso a Piazza Tevere. Il primo è un progetto, nato al Rebirth Forum Roma 2019 e sviluppato da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, che, attraverso il fundraising diretto, ha attivato il tessuto sociale romano per la realizzazione di diverse installazione del simbolo trinamico attraverso 100 panchine in plastica riciclata; il secondo, invece, attraverso un’installazione del Terzo Paradiso realizzata proprio con le panchine, mira a far diventare il Tevere come culla di progettualità responsabili, creative e sostenibili a beneficio della comunità. Le due iniziative si sono legate sulla banchina destra del fiume, tra ponte Sisto e ponte Mazzini, dove sono state poste 20 panchine in plastica riciclata disposte secondo il il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. L’opera è stata presentata al pubblico alla presenza di Michelangelo PistolettoFrancesco Saverio Teruzzi (coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso), Rosario Pavia e Monica Scanu (Tevereterno), Miguel Gotor (Assessore alla Cultura del Comune di Roma) e Giulia Silvia Ghia (Assessore alla Cultura del I Municipio).



Come riportato in un nostro precedente articolo, l’installazione offre anche l’occasione per organizzare una serie di manifestazioni artistiche, di dibattiti, di interventi musicali e teatrali; nello spazio disegnato dalle panchine, all’interno dei tre cerchi del simbolo dell’infinito, si succederanno infatti artisti, istituzioni, rappresentanti della politica e dell’associazionismo con una serie di iniziative ad hoc. Terzo Paradiso a Piazza Tevere, promosso da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Galleria Continua e Tevereterno, ha infatti proposto appuntamenti trasversali dedicati ai giovani, dal titolo Il Tevere che vorrei, curati dal coordinatore degli ambasciatori Rebirth Francesco Saverio Teruzzi sui temi dell’iniziativa che hanno visto oltre 300 partecipanti far fiorire 125 progetti per il Tevere. Nello specifico, sono state protagoniste diverse scuole del I Municipio di Roma Capitale – con ragazzi tra i 7 e i 12 anni – e il Liceo Artistico Paritario San Giuseppe di Grottaferrata. A proposito di quest’ultimo, gli alunni dell’istituto hanno preso parte all’iniziativa l’11 ottobre: guidati da Teruzzi, che, come di consueto, ha tessuto i fili della giornata stimolando la creatività dei presenti e conducendoli alla scoperta dei principi del simbolo trinamico, gli studenti, sulla banchina di Ponte Sisto, si sono impegnati per immaginare un Tevere del futuro e hanno realizzato un’opera collettiva poi esposta sui muraglioni del fiume. Nel pomeriggio hanno poi visitato la mostra di JR allo spazio di Galleria Continua al The St. Regis e partecipato infine a tre storiche performance di Pistoletto, ossia Spettatori, Conferenza e Raggi di Persone, sempre sotto la guida di Teruzzi.

Una piazza per il Tevere? Beh, se come piazza intendiamo un luogo dove è possibile incontrarci – ha affermato Teruzzi – il Tevere è perfetto. Nella banchina, dove ci trovavamo, c’era un’estensione di circa 500 metri tra un ponte e l’altro e circa 100 metri tra un bastione e l’altro. Si tratta dunque di un’enorme piazza, dove al centro non c’è una fontana, ma un fiume che deve tornare a essere rispettato e utilizzato dai Romani e non solo. Per questo – ha sottolineato – c’è una similitudine tra l’idea di piazza Tevere e il Terzo Paradiso, perché il centro è un vuoto che bisognava riempire con delle idee; questo luogo diventa dunque contesto di incontro che ha visto, grazie a 20 delle ‘100 panchine per Roma’, la possibilità per circa 300 ragazzi di mettere su carta idee e proposte per un Tevere del futuro. Così potremmo avere – ha concluso il coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso – un corso d’acqua trasformato, che molti vorrebbero vivere e che alcuni dei giovani partecipanti non avevano mai visto da così vicino”.