Può l’arte attivare le coscienze e spingerle a importanti e graduali cambiamenti? La risposta è affermativa e non si tratta solo di suggestione: per un esempio basta volgere lo sguardo a Venezia, dove il 7 settembre si terrà una performance, un flashmob, un’azione urbana, che pone il rifiuto al centro della precedente domanda. L’iniziativa artistica e sociale nasce infatti da una consapevolezza, ossia che la produzione di plastica duplicherà entro il 2025 e triplicherà entro il 2050, mentre per quella data si prevede che la presenza di rifiuti plastici nei mari sarà quadruplicata. “È necessario – si legge nella nota stampa dedicata – quindi intervenire e agire, coinvolgendo enti, istituti e artisti, mettendo in connessione le realtà locali su un tema fondamentale come la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e dei mari”. Prima di scoprire contenuti e peculiarità dell’iniziativa, occorre fare un passo indietro per metterne in luce le basi: nell’ottica di “cambiare la prospettiva – spiegano gli organizzatori – per dare nuova vita” è nato nel dicembre del 2021 Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia, laboratorio/progetto con l’obiettivo di sensibilizzare e incrementare la consapevolezza sulla questione dei rifiuti che invadono i mari e con esplicito riferimento all’idea che una trasformazione sociale responsabile e sostenibile sia realizzabile.

“Il motore del progetto – viene aggiunto – è il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, simbolo graficamente rappresentato da una linea continua che si interseca due volte e che al segno dell’infinito aggiunge un cerchio centrale, proposta per un futuro armonico ed equilibrato, dove natura ed artificio camminano insieme, dove alla speranza che ci offre l’innovazione tecnologica. Uniamo le azioni, pratiche, che possiamo realizzare nella nostra vita di tutti i giorni”. Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia è un progetto a cura di Francesco Saverio Teruzzi e Alessio Vigni, in collaborazione con Artivazione, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, HOME Festival, Marevivo Veneto, Rete Dialogues e Sexto’Nplugged e con la partecipazione di Artists for Plants, Cooperativa Aqua Altra, Fondazione Querini Stampalia, I.C. Francesco Morosini, Ikona Gallery, Il Giornale dell’Arte, Istituto per il Turismo Francesco Algarotti, Libreria USATA by Marco Polo, Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim, M9 Museo del Novecento Mestre, Marina Bastianello Gallery, Museo del Mare Penzo + Fiore, River Cleaning e TapWater Venezia.

Torniamo quindi all’evento del 7 settembre, in programma alle 18.30: la performance consiste nella realizzazione del simbolo del Terzo Paradiso sulla spiaggia del Blue Moon, intorno all’opera di Sebastiano Pelli intitolata ANTIMATTER Stone¹. Quest’ultima, realizzata in metallo di recupero e dalle dimensioni di un cubo irregolare di circa 2 metri di lato, racchiuderà la plastica non riciclabile raccolta nei giorni precedenti sulle spiagge del Lido; i rifiuti in questione verranno poi gettati al suo interno dai partecipanti prima di esser sigillati a fine performance. ANTIMATTER Stone è una scultura a grande impatto sociale: materiale di scarto, la lamiera recuperata, che ingloba rifiuti plastici. “Materia – viene specificato nel comunicato – che si trasforma in antimateria, una ‘pietra’ che contiene il rifiuto, lo incontra, ci si scontra e annichilendo produce energia. Energia per un nuovo mondo: partecipato, responsabile, sostenibile”. ANTIMATTER Stone è stata realizzata con il contributo di Paci Paolo Siderurgica, Stame, Tesserini e Molteni Vernici. La regia della performance Il Terzo Paradiso alla Mostra del Cinema è affidata a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e al Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ed è dedicata a Maurizio Silvi, truccatore recentemente scomparso, in rappresentanza “di tutte le professionalità – così gli organizzatori – che con il proprio lavoro permettono la realizzazione di quella magia che chiamiamo Cinema. Per la realizzazione della performance si ringrazia La Biennale di Venezia, la Municipalità Lido Pellestrina, Venezia Spiagge e l’organizzazione del Blue Moon”.

¹ ANTIMATTER Stone è una scultura ad impatto sociale: materiale di scarto che ingloba rifiuti plastici. Materia che si trasforma in antimateria, una “pietra” che contiene rifiuto, lo incontra, ci si scontra e annichilendo produce energia. Energia per un nuovo mondo: partecipato, responsabile, sostenibile. Apparentemente scultorea, pesante, monolitica, ANTIMATTER Stone si stacca dalla retorica della fiamma ossidrica proponendosi come ambigua, ironica, alleggerita dalle finalità della sua apparenza per diventare accogliente involucro, contenitore destinato a tutta quella plastica che non è possibile riciclare. Un riuso artistico che permette di riflettere su gesti e pensieri della quotidianità, immediatamente correlati a temi globali come: il mare, l’ambiente e la biodiversità. Realizzata in tre dimensioni: big (che verrà presentata durante il flashmob del 7 settembre), medium e small (in 100 esemplari). La scultura Medium_Stone, la prima di 5 in realizzazione, è stata riempita di rifiuti plastici durante l’evento inaugurale del progetto “Terzo Paradiso in Laguna di Venezia”, attraverso una performance animata dagli studenti del Liceo Artistico Statale Michelangelo Guggenheim di Venezia, che si è svolta presso M9-Museo del ‘900 di Mestre sotto la direzione del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.