Chi parla per il fiume, in un tribunale?
Lunedì 28 novembre, sull'inserto "cheBiellaè" di Eco di Biella, è uscito il decimo editoriale a firma di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte. Nella nuova puntata della rubrica ha proposto una cronistoria di alcuni dei più significativi esempi di "diritti della natura" che negli anni sono stati riconosciuti per legge in diversi Paesi di tutto il mondo, per poi soffermarsi sulla questione offrendo un parallelismo a livello locale: "Se pensate che anche nel Biellese alla natura debbano essere riconosciuti diritti per legge, se avete intenzione di impegnarvi per questo, contattateci a Biella Città Arcipelago, il progetto laboratorio di coprogettazione attivo a Cittadellarte, a cui partecipano decine di organizzazioni diverse e le Istituzioni della Provincia, fondazioni, associazioni e enti del terzo settore, imprenditori, cittadini e scuole".

Di fronte alla Corte Internazionale di Giustizia, nota anche con il nome di Tribunale internazionale dell’Aia, principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, come può difendersi la montagna? E soprattutto: che diritto hanno il fiume e la montagna, le piante e i fiori, gli animali? Nel 2006, il Fondo Comunitario per la Difesa Legale dell’Ambiente ha collaborato con la piccola comunità di Tamaqua Borough, nella contea di Schuylkill, in Pennsylvania, nel tentativo di vietare ad alcune imprese di scaricare fanghi di depurazione tossici nei terreni della comunità. Il Fondo ha assistito Tamaqua nella stesura di una legge sui diritti della natura che vietava l’abbandono di fanghi tossici come violazione dei diritti della natura. Con il voto del Consilgio Comunale, Tamaqua è diventato il primo luogo negli Stati Uniti e nel mondo a riconoscere i diritti della natura per legge.

Nel 2008 il popolo dell’Ecuador ha votato a favore della Costituzione proposta diventando così il primo Paese al mondo a riconoscere i diritti della natura nella sua Costituzione nazionale. Nel 2010 L’Assemblea Legislativa della Bolivia, Paese già schierato a favore dei diritti della natura con l’organizzazione della Conferenza mondiale dei popoli sui cambiamenti climatici e i diritti della madre terra, ha approvato la Legge sui Diritti della Madre Terra. Nel 2011 si sono celebrate le prime cause legali per i diritti della natura: in Ecuador in base alle disposizioni costituzionali del paese a difesa dei diritti degli ecosistemi si è deciso il primo caso, di fronte alla Corte Provinciale di Giustizia di Loja, il fiume Vilcabamba è stato il primo al mondo ad assumere il ruolo di querelante. Per la prima volta nella storia occidentale il fiume stesso è stato in grado di difendere i propri diritti di «esistere» e «mantenersi» poiché ha cercato di fermare un progetto di costruzione di un’autostrada governativa che stava interferendo con il flusso naturale e la salute del fiume. Il tribunale ha deciso di sospendere il progetto. Nel 2012 il governo nazionale della Nuova Zelanda ha raggiunto un accordo con il fiume Whanganui e la popolazione locale Maori, per riconoscere personalità giuridica al fiume Whanganui.

Nel 2016 la Corte Costituzionale Colombiana ha stabilito che il fiume Atrato possiede diritti di «protezione, conservazione, manutenzione e restauro» e ha stabilito una tutela congiunta per il fiume condivisa dagli indigeni e dal governo nazionale, entrambi nel ruolo di custodi. Nel 2017 l’Alta Corte dell’Uttarakhand, in India, ha riconosciuto per sentenza che i fiumi Gange e Yamuna, i ghiacciai e altri ecosistemi hanno statuto di persone giuridiche con determinati diritti. Nello stesso anno la Corte Suprema di Giustizia della Colombia ha stabilito che gli animali sono soggetti con diritti e diritti concessi all’orso andino.

Nel 2018 il 9 luglio, il Comune di Civita Castellana in Italia è diventato il primo in Europa a dichiarare il proprio comune Zona di Diritti della Natura. Nel 2019 il Comune di Florianópolis, Brasile, ha approvato una legge che riconosce i Diritti della Natura. Nel 2021 una rete di corsi d’acqua, laghi e paludi a Orange County, in Florida, negli Stati Uniti, fa causa a uno sviluppatore immobiliare e allo Stato per impedire che un complesso residenziale li distrugga. È un nuovo tipo di causa legale ai sensi della legge sui diritti della natura approvata nel novembre 2020. Nel 2022 il Presidente di Panama firma i diritti della natura nella legge nazionale. La legge richiede allo stato e a tutte le persone, fisiche o giuridiche (come le società), di rispettare e proteggere i diritti della natura. New York (USA) introduce una legislazione per creare una Carta dei Diritti dei Grandi Laghi con l’obiettivo di garantire i diritti legali per l’intero ecosistema. In Spagna l’Iniciativa Legislativa Popular (ILP) riconosce il Mar Menor e il suo intero bacino, il più grande lago di acqua salata d’Europa, come soggetto con diritti: è stata votata a stragrande maggioranza al Congresso dei Deputati. Diventa così il primo ecosistema in Europa ad essere soggetto di diritti.

Se pensate che anche nel Biellese alla natura debbano essere riconosciuti diritti per legge, se avete intenzione di impegnarvi per questo, contattateci a Biella Città Arcipelago, il progetto laboratorio di coprogettazione attivo a Cittadellarte, a cui partecipano decine di organizzazioni diverse e le Istituzioni della Provincia, fondazioni, associazioni e enti del terzo settore, imprenditori e cittadini, scuole…
Ci sono molte organizzazioni nel Biellese che si occupano della tutela della natura, dell’ambiente, del paesaggio, degli animali, dei boschi, delle montagne e dei fiumi. Sono già portavoce dei diritti della natura. È ora che nei nostri codici giuridici questi diritti siano espressamente riconosciuti.

Trovate molte altre informazioni sul sito web dell’Alleanza Globale per i Diritti della Natura: garn.org.
Scrivetemi ad arcipelago.mappatura@cittadellarte.it.