“Ominiteismo e demopraxia”, Pistoletto ha presentato il suo nuovo libro a Biella
Ieri, 14 dicembre, alla Libreria Vittorio Giovannacci di Biella, l'artista biellese ha presentato il suo ultimo manifesto politico insieme alla relatrice dell'incontro Chiara Belliti. Grandissima partecipazione da parte dei biellesi, che hanno risposto presenti all'appuntamento artistico-letterario.

Dal Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra a New York, da Pistoia a Cuba, dallo spazio a Biella: i viaggio di Michelangelo Pistoletto e del suo Terzo Paradiso continuano a non avere confini.  Nonostante il “percorso” dell’artista si snodi in tutto il mondo, tra forum, cantieri e appuntamenti socio-culturali, uno spazio particolare per la “sua” Biella non manca mai. La provincia che ha dato i natali a Pistoletto, la stessa città piemontese dove è ubicata Cittadellarte, ieri è stata teatro della presentazione del nuovo libro edito da Chiarelettere, titolato “Ominiteismo e demopraxia” (come scritto in un nostro precedente articolo). Il volume, o meglio l’ultimo manifesto politico dell’artista, è stato introdotto alla Libreria Vittorio Giovannacci di Biella da Pistoletto stesso e dalla relatrice dell’incontro Chiara Belliti. La città ha risposto presente: moltissimi i partecipanti all’incontro, di diverse fasce d’età, che si sono rivelati molto attenti e propositivi; lo testimoniano le numerose domande poste dal pubblico nella parte finale dell’appuntamento.

Una presentazione, forse, atipica, che non si è limitata a una descrizione o promozione dello scritto, ma che si è sviluppata sotto forma di dialogo tra Pistoletto e Belliti. Un viaggio verbale attraverso le oper-azioni dell’artista – è stato fatto il punto sui forum Rebirth, in particolare su quello di Cuba – e lungo varie tematiche che interessano la società, quali politica e religione. A quest’ultimo proposito, è stato dato grande rilievo al fenomeno del “potere”, che lega le due tematiche in questione. Come spiegato dall’artista, è proprio il potere, infatti, la chiave dell’evoluzione tra democrazia e demopraxia. Secondo Pistoletto la democrazia è spesso utopistica, considerando che il popolo non ha mai avuto un reale potere nei sistemi socio-politici e, in questo passaggio, ha fatto riferimento all’ossimoro del comunismo dittatoriale. Sostituendo il kratos (dal greco, potere) alla praxis (la pratica, nel senso di poter fare), si ottiene la demopraxia: attuandola è possibile ottenere un cambiamento sociale responsabile. Nell’incontro Pistoletto ha discusso anche di homo artisticus, di SPAC3 (nel contesto del progetto, proprio ieri il ritorno di Nespoli dallo spazio) e di Terzo Paradiso.
I semi della demopraxia stanno germogliando anche a Biella.