INTER-CH* è un progetto finanziato da Regione Liguria di durata biennale che mira alla formazione di nuove professionalità altamente interdisciplinari per lo sviluppo di esperienze interattive nella valorizzazione dei beni culturali. L’iniziativa si propone di utilizzare modalità di interazione fisico-virtuali innovative, coniugando competenze di computer grafica e di interfacce uomo-macchina (come tavoli interattivi, visori per la realtà virtuale o aumentata) con conoscenze del contesto culturale a cui queste tecnologie vanno applicate. Il fine ultimo è una diffusione nuova, emotiva e coinvolgente del patrimonio storico-artistico, ligure in particolare.
Il Consorzio e gli attori coinvolti
Il progetto prevede il CNR-IMATI come soggetto proponente, SPX Lab come azienda partecipante, Fondazione Museo della Ceramica di Savona come ente sostenitore. Scopriamo quindi queste tre realtà.
L’Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche (IMATI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sezione di Genova, si occupa dello studio di tutto il ciclo di vita del dato tridimensionale in una varietà di contesti applicativi, inclusi i Beni Culturali: dalla digitalizzazione di oggetti reali alla modellazione digitale e analisi morfologica dei modelli 3D; dall’arricchimento semantico dei dati all’interazione immersiva in realtà virtuale o aumentata, fino alla stampa 3D di repliche fisiche.
SPX Lab è una azienda italiana, fondata e basata a Genova, leader nel settore dell’ICT e della comunicazione digitale, che ha tra i suoi principali mercati l’Italia, gli Emirati Arabi e il Sud Est Asiatico. SPX Lab progetta e realizza soluzioni costruite intorno alle esigenze delle persone e delle aziende, per i più svariati contesti applicativi: editoria scolastica digitale, cloud computing, marketing e comunicazione digitale, smart environment, social innovation. In generale, l’approccio metodologico prevede l’analisi dei bisogni e dell’interazione delle persone e degli oggetti con il digitale, combinando creatività, conoscenze e tecnologia al fine di fare leva sull’innovazione, creando modelli di business per l’inserimento in nuovi segmenti di mercato.
La Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus è responsabile della conservazione e della fruibilità delle collezioni esposte al Museo della Ceramica. Tra i suoi scopi statutari c’è lo sviluppo di attività di promozione, divulgazione e valorizzazione della tradizione della ceramica locale e l’accrescimento e l’arricchimento delle collezioni museali. La Fondazione opera per stimolare sinergie tra la tradizione storica della ceramica savonese e le potenzialità produttive attuali in una concezione dinamica del Museo.
Il Terzo Paradiso in INTER-CH
In collaborazione con Tiziana Casapietra del Museo della Ceramica di Savona, si è individuato nel Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto un’opera d’arte di grande interesse per lo sviluppo dell’attività di ricerca: Il museo infatti vanta nella sua collezione permanente l’opera in ceramica Il Libro d’Oro del Terzo Paradiso di Pistoletto (2006). Il maestro individua nel Terzo Paradiso “la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura”. Per sollecitare una riflessione su questi temi, è necessario che il pubblico sia coinvolto e indotto a ragionare sul nostro modo di esistere e convivere nel rispetto del pianeta. Siamo convinti che la fruizione immersiva dell’opera, ideata e sviluppata all’interno del progetto INTER-CH, possa contribuire a coinvolgere più intensamente il pubblico contemporaneo e ad accompagnarlo verso una comprensione profonda del lavoro di Pistoletto.
L’attività di ricerca si propone di offrire una nuova lettura dell’opera d’arte tramite la matematica: si vogliono studiare geometricamente le curve che compongono il simbolo del Terzo Paradiso, al fine di definire l’equazione che lo descrive. Il Terzo Paradiso può essere interpretato come la composizione di tre curve che corrispondono ai tre elementi dell’opera e tali curve dipendono da parametri che consentono di modificarne la forma. A partire dalla formulazione matematica, si potrà permettere ai visitatori una nuova esperienza di fruizione. Infatti, conoscendo i parametri costitutivi dell’equazione e avendo una rappresentazione digitale del Terzo Paradiso, i visitatori avranno la possibilità di interagire attivamente con la curva, manipolarla e percorrerla secondo i due orientamenti opposti. Per comprendere la dualità insita nel simbolo, si intende creare un’interazione collaborativa tra visitatori nella sperimentazione dell’opera stessa.
Verrà utilizzato Ta.bi di SPX Lab, un progetto di tavolo interattivo multi-touch in grado di riconoscere oggetti al contatto (principio Tangible Bit) e accompagnare l’utente ad esplorare e navigare nel contesto in cui l’oggetto è stato concepito tramite una narrazione coinvolgente. Attualmente, immagini e video raccontano le caratteristiche, la storia e il contesto dell’oggetto, e le informazioni visualizzate sullo schermo si integrano con l’oggetto appoggiato, creando un continuo tra reale e virtuale. Un obiettivo della ricerca sarà l’integrazione della tecnologia attualmente esistente in Ta.bi con altre nuove tipologie di contenuti come, ad esempio, modelli 3D, ologrammi e contenuti in realtà virtuale/aumentata; introducendo i visori e i dispositivi interattivi messi a disposizione da SPX lab e da IMATI, sarà inoltre possibile condurre il visitatore in un ambiente virtuale o aumentato in cui l’opera d’arte prende vita e con la quale si può interagire attivamente.
Le interfacce innovative, eventualmente integrate con altri stimoli (immagini, video, suoni, testi) che evochino nel visitatore suggestioni ed emozioni, vogliono essere in INTER-CH uno strumento a servizio dell’opera d’arte e dell’artista: permetteranno una nuova fruizione dell’opera e veicoleranno il messaggio in maniera efficace e coinvolgente.
L’incontro a Cittadellarte
Nel primo incontro avvenuto a Cittadellarte nel febbraio 2020, l’iniziativa ha destato interesse in Michelangelo Pistoletto e nei suoi collaboratori. Si è dunque manifestata l’intenzione di ideare un percorso condiviso di valorizzazione del simbolo e di progettare insieme i contenuti narrativi da abbinare all’esperienza interattiva, in modo che la narrazione sia aderente alla vera natura dell’opera stessa.
Testo di Chiara Eva Catalano
