Il Terzo Paradiso tra le stelle: in occasione del 50esimo anniversario dell’allunaggio, avvenuto il 20 luglio 1969, e a due anni dall’inizio della Missione VITA (acronimo di Vitality, Innovation, Technology e Ability), a Roma si terrà un incontro in cui verrà messo in luce il progetto che ha permesso di ‘portare’ l’arte nello spazio. Al Macro Asilo di Roma, infatti, andrà in scena un dialogo a quattro che coinvolgerà un poker di ospiti d’eccezione, ovvero Michelangelo Pistoletto, l’astronauta Paolo Nespoli, il responsabile di ESA European Space Agency (Branding & Corporate Identity Unit) Fabrizio L’Abbate e Fabrizio Zucchini (dell’Agenzia Spaziale Italiana). In occasione dell’appuntamento a ingresso libero, previsto per domani alle 17, i relatori illustreranno – attraverso la loro testimonianza diretta – le peculiarità e la cronistoria della Missione VITA: ricordiamo che Nespoli (insieme al resto dell’equipaggio) rimase 139 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in orbita intorno al nostro pianeta per l’iniziativa in questione.
Per la prima volta è stato un simbolo artistico ad essere utilizzato come logo per una missione spaziale: una nuova versione del Terzo Paradiso, realizzata per l’occasione da Michelangelo Pistoletto. Il simbolo trinamico fu selezionato dall’ASI e dall’ESA quale elemento centrale del logo della Missione VITA, grazie alla collaborazione con RAM radioartemobile, piattaforma per l’arte contemporanea, e Cittaellarte. Nel segno-simbolo sono tre gli elementi messi in luce: un filamento di DNA a richiamo di vita e di scienza, un libro che rappresenta la cultura e l’istruzione, la Terra come simbolo dell’umanità. Il logo è inoltre caratterizzato dalla presenza dei colori della bandiera italiana, come a richiamare l’ASI e la nazionalità dell’astronauta Paolo Nespoli.
Nel contesto della missione spaziale era stata lanciata l’app SPAC3 (secondo argomento chiave dell’incontro di domani al Macro Asilo), progetto – sviluppato da ESA con RAM radioartemobile in cooperazione con ASI e Cittadellarte – nato con l’intento di sensibilizzare il pubblico alla tutela della Terra ispirandosi all’Agenda 2030 dell’ONU. Ogni utente, infatti, poteva (e può tuttora) utilizzare l’app per editare delle fotografie personali ‘unendole’ con quelle scattate da Nespoli sullo spazio. Il risultato armonico di questo mix di immagini può essere condiviso online: così si crea – ed è in continua espansione – uno speciale social artwork. Migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo, hanno utilizzato l’applicazione e i social network come strumento per lanciare il proprio messaggio di sostenibilità in relazione ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Saranno questi i contenuti dell’incontro di domani, che verranno approfonditi attaverso le voci dei protagonisti. Contemporaneamente e per tutto il giorno, sul maxi-schermo del Museo verrà mostrato il video SPAC3: A Social Artwork Project, che mostra il flusso di migliaia di immagini generate dal 28 Luglio 2017 – data della partenza di Paolo Nespoli – ad oggi condivise dagli utenti attraverso l’app Spac3.
