Rebirth Forum Habana 2018: la trasformazione sociale responsabile passa da arte, sostenibilità e nutrizione
Il 27 e il 28 novembre 2018, presso il 'Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso', si è tenuto il IV Rebirth Forum di Cuba. Circa 300 partecipanti si sono confrontati attorno ai tavoli di lavoro per dialogare e attivare pratiche virtuose su tematiche quali permacultura, alimentazione e migrazione urbana. L'ambasciatrice Rebirth Laura Salas, ai nostri microfoni, fa il punto sulla due giorni di lavori e sul cantiere.

Cuba nuovamente ‘terra’ di Terzo Paradiso con il Rebirth Forum Habana, andato in scena lo scorso novembre. La chiave per lo svolgimento dei lavori è stata L’arte della demopraxia, il cui metodo adotta come riferimento primario i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile Agenda 2030 dell’ONU per definire i principali campi d’azione in connessione con le esigenze territoriali. Circa 300 persone hanno preso parte all’appuntamento organizzato dall’ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso locale, nella figura di Laura Salas Redondo. A questo proposito, ai nostri microfoni, l’ambasciatrice ha messo in luce quanto emerso nella due giorni, illustrando le tematiche affrontate dai partecipanti ai tavoli di lavoro. Laura ha esordito rivelando la fase di preparazione e la tematica portante del Forum: “Per la prima volta abbiamo organizzato un forum settoriale a maggio 2018 e a novembre ci siamo confrontati anche in relazione a quanto emerso durante l’appuntamento precedente. La due giorni era incentrata sul nutrimento e sulla sostenibilità e, quindi, collegandoci all’Agenda 2030, ci siamo soffermati sull’obiettivo 2”.


Laura Salas Redondo e Michelangelo Pistoletto.

Quest’ultimo ha come finalità quella di porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare globale, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. Proprio a partire da questi punti si è basato il Rebirth Forum di Cuba, che ha visto la partecipazione di soggetti di ogni ambito del tessuto sociale, non solo di personalità legate al mondo del nutrimento. “Il cibo non è un argomento che interessa solo i contadini o i produttori – argomenta l’ambasciatrice – ma riguarda tutti. Chi ha preso parte all’appuntamento era proveniente da realtà di ambiti differenti”. Non è mancata, in quest’ottica, la partecipazione di Michelangelo Pistoletto e di numerosi artisti locali: è stato posto sotto i riflettori, così, il ruolo dell’arte e la relativa responsabilità di attivare un processo di trasformazione sociale responsabile. Nello specifico, sono stati affrontati con particolare attenzione i seguenti topic: educazione; pratiche di sostenibilità; cucina, nutrizione e gioventù; agricoltura familiare, urbana ed suburbana, rifiuti organici e turismo; trasporto e distribuzione, sovranità alimentare, migrazione urbana e catena di produzione.

Sempre in relazione all’Agenda 2030, durante il Forum è stata realizzata una speciale installazione del Terzo Paradiso composta da cuscini colorati indicanti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile: “L’opera era situata al centro della plenaria – spiega Laura – come a rimarcare lo stretto collegamento tra il nostro operato e gli SDGs. In ogni tavolo, inoltre, era presente un documento indicante tutti i 17 obiettivi, che noi organizzatori abbiamo presentato prima dell’inizio di lavori. Non solo: hanno preso parte ai tavoli anche rappresentanti di alcune agenzie delle Nazioni Unite”.


L’installazione del Terzo Paradiso.

I partecipanti, così, riuniti attorno ai tavoli di lavoro e coordinati dai faciliatori, hanno scambiato e condiviso riflessioni, proposte ed esperienze – basandosi anche sulla propria organizzazione di riferimento – attorno alle quali sono state poste le basi per mettere in pratica azioni finalizzate al bene comune nel contesto cubano. In linea con il metodo demopratico, l’appuntamento si è articolato in tre fasi operative, ovvero la Mappatura (già sviluppata nelle precedenti edizioni), lo svolgimento del Forum stesso e i Cantieri. Nel merito di questa terza ‘tappa’, il piano d’azione emanato dal lavoro collettivo ha previsto una serie di punti chiave da sviluppare. Uno dei più importanti riguarda la diffusione della permacultura tramite alcune mosse specifiche: un programma di formazione e di sensibilizzazione; la creazione di zone dove si svolgano programmi di formazione; la realizzazione di aree che possano essere luogo di confronto tra persone e istituzioni. Il cantiere si concentrerà anche sullo sviluppo di spazi adibiti allo scambio dei ‘saperi’ e di un piano comunicativo per mettere in luce le buone pratiche.

I lavori e i cantieri del forum, però, non si stanno concentrando solo sull’obiettivo ‘fame zero’, ma anche sul tema della città: “Il 27 gennaio scorso – racconta l’ambasciatrice – un tornado ha devastato L’Avana. Dedicheremo, quindi, il cantiere del 2019 a questo problema: il nostro non sarà un ausilio operativo sul campo, ma un supporto dietro le quinte. Vogliamo mettere insieme, infatti, un team di architetti, urbanisti, agricoltori e altri nostri collaboratori per contribuire alla rinascita delle zone colpite dalla calamità”. Laura Salas conclude annunciando il prossimo Rebirth Forum: “Il 28 e il 29 marzo ne organizzeremo uno nella capitale dell’Equador e i tavoli si focalizzeranno sulle prospettive della gestione culturale di Quito”.