“T3rza Terra” fra nutrimento e scienza: l’arte della demopraxia a Villa Manin
Il 12 e il 13 ottobre la villa dogale ospiterà nuovi appuntamenti nell'ambito della mostra "T3rza Terra – Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte a Villa Manin" che vedranno tra i relatori Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte: sabato la tavola rotonda "Le città del mondo tra cielo e terra" e l'incontro "Agricoltura per un diritto al cibo tra cielo e terra", domenica il talk "Curiamoci dell'Acqua / water care". Per l'occasione saranno inoltre inaugurate nuove opere - compresa "I templi cambiano" di Michelangelo Pistoletto - che arricchiranno il progetto espositivo.

Il 25 maggio scorso è stata inaugurata T3rza Terra – Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte a Villa Manin, mostra che mette in luce alcune tra le opere più importanti del maestro, come i Quadri specchianti, la Venere degli stracci, la Sfera di giornali, il Terzo Paradiso (in versione botanica) e il Metro cubo d’infinito, ponendoli artisticamente in connessione con le creazioni di artisti provenienti dalla regione, dall’Italia e dall’estero, che mettono anch’essi al centro del loro lavoro una dimensione etica e sociale (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo). L’esposizione, visitabile nella villa dogale di Passariano di Codroipo fino al 31 dicembre 2024, è accompagnata da un programma di incontri denominato Arte della Demopraxia, che prevede il coinvolgimento di organizzazioni pubbliche e private, esponenti del mondo produttivo e agricolo, rappresentanti delle istituzioni e della cultura. Villa Manin diviene dunque luogo di esercizio della demopraxia, neologismo coniato a Cittadellarte per definire il processo di trasformazione sociale attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le associazioni e i gruppi di lavoro di un territorio; in quest’ottica, nello stesso giorno dell’inaugurazione della mostra, è stato inoltre organizzato un Rebirth Forum, affinché mettesse in pratica la visione dell’Opera dell’Arte Demopratica. Il progetto artistico, realizzato con la curatela di Guido Comis, direttore di Villa Manin per l’ERPAC, in collaborazione con Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, porta dunque a Villa Manin lo spirito autentico della cittadella, luogo di confronto di altri artisti con i temi dell’opera di Pistoletto, di dibattito sull’etica della produzione, spazio di socialità e condivisione con le realtà del territorio. In quest’ottica, nel weekend che verrà la demopraxia si diffonderà armoniosamente nella villa dogale attraverso una serie di appuntamenti curati da Giacomo Bassmaji,curatore dell’Arte della Demopraxia a Villa Manin: scopriamoli tutti.

Tra cielo e terra
Sabato 12 ottobre si alza il sipario su una due giorni di attività, che prenderà il via alle 8.30 del mattino con l’incontro Le città del mondo tra cielo e terra che si terrà presso Villa Di Toppo Florio di Buttrio (UD). L’appuntamento inizierà con i saluti istituzionali di Eliano Bassi, sindaco di Buttrio, mentre a seguire è prevista un’introduzione di Patrizia Minen, ideatrice e curatrice del Tree Art Festival. Spazio poi agli approfondimenti: Alberi e Foreste: i nostri ponti fra terra e cielo a cura di Fabio Salbitano, Università di Sassari; La pianificazione e la gestione del Verde di Padova. Realtà e Sfide a cura di Paolo Trivellato, Settore Verde, Parchi e Agricoltura Urbana, Comune di Padova; Il Programma Tree Cities of the World in Spagna a cura di Ana Macias e Claudia Arborcity, leader del programma Tree Cities of the World in Spagna; Il programma Tree Cities of the World e il suo significato a livello Globale, a cura di Michela Conigliaro, FAO Forestry Department; Patrimonio culturale e paesaggi urbani: alberi e foreste fra terra e cielo a cura du Sasa Dobricic, Università di Nova Gorica. A seguire, è prevista una tavola rotonda che vedrà intervenire Paolo Naldini, Fabio Salbitano, Andrea Marostegan (esperto in permacultura) e Saša Dobričić.

L’incontro Agricoltura per un diritto al cibo tra cielo e terra
I lavori continueranno alle ore 15 a Villa Manin con l’incontro Agricoltura per un diritto al cibo tra cielo e terra. L’iniziativa comincerà con i saluti di Guido Comis, direttore di Villa Manin, e di Michelangelo Pistoletto, per poi proseguire i seguenti interventi: Diritto al cibo e diritto alla cultura di Juan Echanove, FAO, Team Leader Right to Food; Dall’azienda agricola ai sistemi agro-alimentari alla gestione dei territori, perché l’agricoltura biologica è una scelta saggia di Cristina Micheloni, Aiab (associazione agricoltori biologici); Impiego del biochar in agricoltura di Andrea Marostegan di Bi-Biochair; Saperi radicati. Arte e agroecologia nell’Horta di Valencia di Chiara Sgaramella, artista. Dopo gli speech seguirà una tavola rotonda moderata da Giacomo Bassmaji con relatori Paolo Naldini, Walter el Nagar (Progetto Refettorio di Ginevra, Diritto al Cibo) e Fabio Salbitano.

Le nuove opere
Dalle voci dei protagonisti all’arte: alle ore 18 la mostra T3rza Terra, Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte a Villa Manin si arricchirà con nuove opere. L’inaugurazione porrà sotto i riflettori i seguenti lavori: alle 18 Almost Solo, performance sonora di Michele Spanghero; alle 18.30 I templi cambiano di Michelangelo Pistoletto e le opere di Nico Angiuli, Chiara Sgaramella e Miriam del Saz, Isabella Pers, PLOT, Ryts Monet e Collettivo Robida; alle 19 Play Room di Samuel dei Subsonica in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG.

Il talk Curiamoci dell’acqua 
Gli eventi si concludono domenica alle 15 con il talk Curiamoci dell’Acqua presso Villa Manin; uno dei tavoli di coprogettazione del Rebirth Forum di maggio, era specifico sul tema acqua e dalla discussione sono nate alcune proposte che gli organizzatori stanno mettendo in pratica attraverso azioni concrete tra cui l’organizzazione di giornata di studio e divulgazione. Scopriamo gli interventi degli scienziati, divulgatori e artisti presenti per l’occasione: saluti di benvenuto di Guido Comis e Paolo Naldini; Valuing is caring: dare voce ai fiumi coinvolgendo chi li abita di Chiara Scaini, Istituto Nazionale di Oceanografia; Festival dell’Acqua di Staranzano: un racconto di Roberta Sodomaco, Coordinatrice Festival di Staranzano; Risorgiva – Ecosistemi in estinzione: un progetto artscience di Francesco Scarel, coordinatore del progetto Risorgiva, docente al Master in Comunicazione della Scienza della SISSA; Tagliamento “Ecosistema culturale”. Pensieri e proposte in cammino di Sandro Cargnelutti, Legambiente FVG; Giacomo Trevisan, vicesindaco di Codroipo; Le Naturografie. Paesaggi assoluti di Roberto Ghezzi, artista; Blue Communities, Comunità che si prendono cura dell’acqua di Marco Iob, Cevi e Comitato Acqua Bene Comune; Isabella Pers con la performance When mind becomes form; COMUNICare H2O: esperienze di sensibilizzazione alla risorsa acqua sul territorio di Giada Rossi, Università di Udine, Comunicare H2O.

Il laboratorio Ecodesign
Sul tema acqua va inoltre sottolineato il laboratorio Ecodesign, in programma dal 9 al 13 ottobre a Villa Manin e all’Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine, che mira a far utilizzare ai partecipanti le metodologie e gli strumenti del design per leggere ed interpretare le tematiche legate all’acqua nel territorio friulano. Il laboratorio è organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine, coordinato dai docenti Eleonora Castellarin e Pasquale Restucci.

Il workshop Saperi incarnati
Dal 9 all’11 ottobre si terrà infine il workshop Saperi incarnati. Un dialogo tra arte, memoria e territorio curato dall’artista Chiara Sgaramella. “Partendo dall’opera ‘El saber a les mans’ (2023) in esposizione presso la mostra ‘T3rza terra’, la creativa propone – si legge nella presentazione dell’evento – una riflessione sulle forme di conoscenza basate sulla pratica e la relazione diretta con il territorio, spesso ignorate nei contesti accademici formali. Partendo da un breve excursus teorico accompagnato dal lavoro con immagini d’archivio e contemporanee, le persone partecipanti saranno invitate a esplorare l’immaginario dei saperi agricoli e artigiani legati al contesto locale. Attraverso la sperimentazione con metodi di ricerca transdisciplinare, il workshop culminerà con la realizzazione di un’opera d’arte collettiva che prenderà la forma di un libro d’artista eseguito con tecniche miste”.



Di seguito la lista dei relatori.
Michela Conigliaro, dottoressa in Scienze biologiche, si è formata nel settore della conservazione e gestione degli ecosistemi. Attualmente collabora con la FAO alle attività del gruppo di lavoro sulle Foreste urbane e periurbane.
Saša Dobričić, Università di Nova Gorica, Slovenia. Membro di facoltà. Studi sui Beni Culturali, lo Sviluppo delle Comunità e il Patrimonio Culturale.
Ana Macias e Claudia, Arborcity, leader del programma Tree Cities of the World in Spagna.
Juan Echanove, Team Leader Right to Food, FAO Food and Agriculture Organization of the United Nation.
Cristina Micheloni, Presidente AIAB Friuli Venezia Giulia, Associazione Italiana Agricoltura Biologica.
Andrea Marostegan, esperto in Permacultura, ha svolto negli anni vari progetti per migliorare le condizioni del suolo, della biodiversità e applicato nuove soluzioni nel campo dell’agricoltura nel pieno rispetto della natura. Da qualche anno promuove l’utilizzo del biochar come soluzione unica per il recupero  di un’agricoltura sana.
Chiara Sgaramella, artista e ricercatrice, nel suo lavoro, che comprende ricerca teorica, pratica artistica e pedagogia, esplora criticamente la complessa relazione tra società umane ed ecosistemi naturali.
Paolo Naldini, direttore di Fondazione Pistoletto Cittadellarte.
Walter el Nagar, Fondazione MATER – Cucina Democratica Ginevra.
Guido Comis, direttore di Villa Manin.
Giacomo Bassmaji, curatore dell’Arte della Demopraxia a Villa Manin.