“Il ruolo dell’arte in questa pandemia è la sensibilità” aveva affermato Michelangelo Pistoletto in un’intervista pubblicata il 16 aprile sul nostro Journal. Ma Cittadellarte, come in ogni pratica che la caratterizza o la vede coinvolta da decenni, è andata oltre l’ambito creativo o emotivo, ideando e realizzando un progetto che aiuterà concretamente chi sta lottando in prima linea per combattere il Covid-19. Prima di definirne dettagli e obiettivi, è necessario fare un dietrofront a dicembre 2018, quando è nata la collaborazione fra Croce Rossa Italiana e Cittadellarte con Michelangelo Pistoletto. Due strade che si sono incrociate in un percorso comune verso una trasformazione sociale responsabile e verso l’educazione alla pace. Il maestro biellese, per suggellare questa collaborazione, ha disegnato una nuova versione del suo Terzo Paradiso, un simbolo che presenta le parole chiave dei sette principi che ispirano e animano l’operato di Croce Rossa Italiana. Le due realtà, insieme, hanno iniziato a lavorare insieme per concretizzare un obiettivo comune, definito come Arte della cura*: un progetto mirato a porre rimedio tanto alle sofferenze delle persone (CRI) quanto alle relazioni e al lato emotivo (Cittadellarte) in un inconsueto binomio che unisse scienza e arte (tutti i dettagli nei nostri predenti articoli).
Nessuno avrebbe immaginato che a distanza di poco tempo da quella collaborazione sarebbe scoppiata la pandemia del Covid-19. Ma ecco che, nell’emergenza Coronavirus in cui Croce Rossa Italiana sta combattendo in prima linea impiegando tutta la sua straordinaria rete di professionisti e volontari, anche Cittadellarte sta facendo la sua parte. La Fondazione Pistoletto, infatti, in nome del patto che lega le due organizzazioni sorelle nell’Arte della Cura, intende sostenere e supportare la CRI: per questo ha chiamato nel territorio biellese – una delle capitali del tessile mondiale – un alleato di rango, ossia l’azienda Lanificio F.lli Cerruti, fondata nel 1881 e resa famosa da una delle icone dello stile italiano, Nino Cerruti.
La partnership tra Cittadellarte e il Lanificio F.lli Cerruti, confinanti e affacciate entrambe lungo il torrente Cervo nel cuore di Biella, è finalizzata alla produzione di 100mila mascherine ad uso civile destinate a Croce Rossa Italiana e 10mila mascherine chirurgiche tre strati marchiate CE per l’Ospedale di Biella. Questa operazione solidale non è limitata solo a questo periodo, ma continuerà per tutto il 2020. L’intero quantitativo, nello specifico, sarà donato a Croce Rossa Italiana, che provvederà a distribuirle a chi ne ha più bisogno (inclusa una quota per le imprese biellesi), e 10mila di tipo chirurgico al nosocomio cittadino. “Questo – viene specificato nella nota stampa dell’iniziativa – è il tempo di nuove alleanze”. A Cittadellarte e Lanificio F.lli Cerruti si sono unite anche Consulta per le persone in difficoltà e Associazione Inchiostro. Non solo: oggi sostengono questa operazione la Camera di Commercio di Biella e Vercelli e il Comune della città laniera, eletta dall’UNESCO Città Creativa nel 2019, proprio nel simbolo del Terzo Paradiso (presto verranno comunicate le altre realtà imprenditoriali che i capofila del progetto stanno contattando). Per contribuire anche come privati alla copertura dei costi di realizzazione, Cittadellarte ha inoltre attivato una campagna di crowdfunding sul proprio sito.
Qui entra in gioco il laboratorio Cittadellarte Fashion B.E.S.T. (Biella Ethical Sustainable Trend), attivo dal 2009 nel campo della ricerca, della formazione, della consulenza e della progettazione di moda sostenibile, che si fonde con i reparti produttivi del Lanificio F.lli Cerruti. Le macchine da cucire del laboratorio B.E.S.T., infatti, donate a Cittadellarte nel 2017 dalla Camera Nazionale della Moda per progetti di formazione congiunti, sono state a oggi ricollocate nei reparti dello stabilimento Cerruti, dove le operatrici biellesi impiegate nella cura dei tessuti, confezionano ad arte le mascherine con il tessuto certificato, rigorosamente made in Italy, prodotto nel rispetto della vision di sostenibilità e responsabilità che guida le organizzazioni protagoniste di questa catena.
“Dovremo convivere – ha esordito Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – con le maschere, ci dicono gli esperti di questa pandemia. Ma le maschere ci accompagnano da sempre: tribali e religiose, guerresche ed amorose, teatrali, cosmetiche, umili o preziose. E poi le centomila aschere di Pirandello. Queste che offriamo alla Croce Rossa e all’Ospedale della Città di Biella sono maschere sanitarie. Il loro principale fine – ha argomentato – è prevenire la diffusione del virus. Fanno parte dell’arte della cura. Sono state disegnate e prodotte da una compagnia varia di artisti e designer di moda sostenibile, imprenditori tessili, amministratori medico-sanitari, laboratori artigianali o domiciliari… La cultura passa proprio attraverso questo mettersi insieme. Davanti a qualsiasi male, la cura comincia con il prendersi cura”.
Anche Nino Cerruti è intervenuto in merito all’iniziativa:“Ringrazio il maestro Pistoletto che ha offerto la Lanificio Cerruti e ai suoi dipendenti l’opportunità di partecipare a questa occasione di solidarietà e di aiuto”.
Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, ha aggiunto: “In questa terribile pandemia Biella ha reagito in maniera ottimale, ha seguito le regole, ha dimostrato una grande solidarietà e soprattutto ha stabilito intenti comuni e li ha perseguiti in sinergia e con grande spirito di collaborazione fra i diversi attori coinvolti. Questa iniziativa ne è l’emblema. Società civile, mondo della cultura e del volontariato e industrie hanno collaborato per ‘creare’ un dispositivo di difesa contro il nemico invisibile. Biella c’è, Biella è forte ed è pronta a ripartire, mantenendo questo stesso spirito caratterizzato da intraprendenza e cooperazione”.
“Oggi – ha affermato il presidente del Comitato di Biella Croce Rossa Italiana Osvaldo Ansermino – Biella ed i biellesi lanciano un appello rivolto all’animo ed alle coscienze: quello che oggi ci tiene separati, domani sarà energia per la nostra rinascita, quello che oggi ci “maschera”, dovrà essere un monito a non perseverare con gli errori del passato… all’insegna di quell’ Umanità e di quella Universalità a noi tanto cara”.
Ha commentato l’iniziativa anche il Commissario dell’Asl di Biella Diego Poggio: “L’unione fa la forza! È di certo questo un principio che oggi più che mai sentiamo di voler condividere. Abbiamo avuto in queste settimane grande sostegno dal territorio biellese e questa nuova alleanza rappresenta un’ulteriore attestazione di solidarietà e vicinanza. Grazie per tale sostegno che di certo è per tutti noi motivo di incoraggiamento con l’auspicio di poter presto ritornare alla piena normalità”.
“La Camera di Commercio di Biella e Vercelli – questo il commento del presidente Alessandro Ciccioni – è sempre al fianco delle imprese e visto che la riapertura delle attività deve andare di pari passo con la sicurezza abbiamo deciso di dare il nostro contributo a questa iniziativa“.
Anche Consulta per le persone in difficoltà ha fatto sentire la propria voce: “Noi – viene spiegato con una nota – come realtà storica nel panorama degli enti no-profit del Piemonte, già attivi con diverse attività in questo periodo di emergenza Covid-19 con la distribuzione dei viveri alle persone più bisognose della città di Torino non potevamo non aderire alla chiamata di Cittadellarte per la realizzazione di mascherine per Croce Rossa Italiana, in prima linea per questa emergenza. Lo si è fatto mettendo a disposizione il laboratorio e le 40 sarte a domicilio nella città di Torino, che già da diverso tempo producono mascherine per il mondo del volontariato torinese con il gruppo Torinononmolla. La CPD, come sempre, a fianco delle persone più vulnerabili, a maggior ragione in questo periodo”.
Alle precedenti dichiarazioni fanno eco quelle dell’Associazione Inchiostro*, che opera nel territorio piemontese da 10 anni – più precisamente nel biellese – dove si è sempre impegnata con diverse attività filantropiche (come il FNDB – Forum Nazionale Difendiamo Bambini, la promozione di raccolte fondi e le missioni nelle zone colpite da gravi catastrofi). “L’Associazione Inchiostro e i suoi volontari – afferma lo staff di questa realtà – si sono da sempre adoperati per il bene comune e non potevano quindi non rispondere all’emergenza Sars Cov 2 mettendosi con entusiasmo a disposizione della Croce Rossa e di Cittadellarte per il progetto delle mascherine per la CRI, da sempre in prima linea per aiutare il prossimo”.