Voglio dire, voglio fare, voglio esserci: attorno a questo motto a tinte sloganistiche prende forma la Biennale della Prossimità, un percorso partecipato che ha come esito la costruzione di un evento nazionale dedicato alla prossimità all’interno del quale convergono tutte le esperienze più rilevanti di prossimità, partecipazione civile e comunitaria. La Biennale, come riportato sul sito ufficiale, non è una fiera, non ha un format predefinito, ma si costruisce grazie partecipazione di tante realtà, piccole e grandi, che la fanno crescere con le loro proposte di attività da svolgere durante l’evento. Operatori di enti di terzo settore, volontari, cittadini, amministratori locali, hanno quindi l’occasione di riunirsi in una città per raccontare le proprie iniziative di prossimità, i risultati raggiunti, le criticità superate, per formarsi, confrontare i propri modelli con quelli di altri, tessere reti e relazioni; durante la rassegna si non si espongono prodotti ma si confrontano e si scambiano esperienze, spesso frutto di relazioni sinergiche tra Terzo settore, pubblica amministrazione, cittadini.
È nell’ambito e come anteprima della nuova edizione della Biennale – in programma dal 10 al 12 giugno – che si terrà l’appuntamento Cultura e Prossimità presso l’Accademia Symposium di via Pavoni 15 a Rodengo Saiano, in provincia di Brescia. La giornata vedrà le Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea accompagnare gli studenti del primo anno nella realizzazione di un’installazione di arte urbana a partire dal Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. “L’opera – si legge nella locandina – è composta da tre cerchi: due esterni che rappresentano le antinomie, tra cui natura e artificio; quello centrale che è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità”. L’installazione, nello specifico, prenderà forma nel contesto naturale che esprime la vocazione agricola del territorio e l’indirizzo formativo della scuola.
A conclusione della realizzazione dell’opera, è previsto un tavolo sui temi della cultura e della prossimità, “per restituire al territorio il significato dell’azione e il senso della cultura come un bene di merito. Creare bellezza – così gli organizzatori – genera, infatti, prossimità, coesione, inclusione, educazione, identità e appartenenza”. L’incontro, moderato da Giorgia Turchetto*, vedrà protagonisti i seguenti relatori: Anna Pironti e Paola Zanini, Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; Gabriele Archetti, presidente Fondazione Cogeme; Alberto Vanoglio, Sindaco di OME e delegato alla cultura per l’Associazione Terre di Franciacorta. Per l’occasione, inoltre, è prevista la partecipazione di Michelangelo Pistoletto, che interverrà in collegamento telefonico. “Realizzare un Terzo Paradiso significa aderire ad un progetto internazionale no logo, di dialogo e scambio tra soggetti diversi. L’installazione collettiva – concludono gli organizzatori – traduce il desiderio delle comunità di Franciacorta di entrare a far parte di un movimento mondiale di migliaia di persone di ogni età che stanno condividendo e divulgando il messaggio globale insito nel segno/simbolo, che pone l’arte al centro della trasformazione sociale responsabile”.