Da oggi fino a venerdì 7 aprile torna miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata* da Fiera Milano e diretta da Alessandro Rabottini. All’interno del padiglione 3 di fieramilanocity, miart 2019 presenta 185 gallerie internazionali provenienti da 18 paesi (oltre all’Italia), che portano a Milano un ampio ventaglio qualitativo dell’offerta di arte moderna, contemporanea e del design in edizione limitata. Nello specifico, verrà presentata al pubblico un’ampia offerta cronologica, dall’arte dell’inizio del secolo scorso fino alle opere delle nuove generazioni. Nel programma della kermesse culturale, è in programma anche un ciclo di incontri – con la collaborazione di ‘In Between Art Film’* – intitolati miartalks: si tratta di tre giornate di conversazioni aperte al pubblico che coinvolgeranno oltre quaranta artisti, curatori, direttori di musei, collezionisti, designer e scrittori internazionali, tutti riuniti attorno al tema prescelto di questa edizione, ovvero ‘Il bene comune’. Questa traccia – filo rosso di tutti gli interventi – verrà approfondita ed esplorata in relazione ai tre principali ambiti di miart, ovvero l’arte moderna, l’arte contemporanea e il design, intesi come spazi di relazione con la realtà che ci circonda. Il concetto di “bene comune” sarà esplorato nelle sue molteplici declinazioni: i relatori si confronteranno e interrogheranno sulla sua natura profonda e le sue manifestazioni attuali, su come vada creato e protetto e su quali possano essere le sue future espressioni.
I dialoghi delle tre giornate, oltre a soffermarsi sul tema di questa edizione, si divideranno in tre specifici filoni: oggi, Commissionare, produrre e collezionare nel contesto degli attuali cambiamenti sociali, economici e climatici; domani, La storia recente dell’arte italiana come patrimonio collettivo e la sua diffusione a livello internazionale; domenica, Lo spazio e gli usi del bene comune: le sfide del design. A questo proposito, è in programma per oggi, a partire dalle 12:30, l’incontro che vedrà intervenire Michelangelo Pistoletto e François Quintin, direttore di Lafayette Anticipations; l’appuntamento, intitolato Arte per una trasformazione sociale responsabile, verrà moderato da Matteo Lucchetti, Capo Curatore del progetto Visible. “Nel 1994 – si legge nella nota stampa degli organizzatori a riguardo dell’intervento del maestro biellese – Michelangelo Pistoletto scrisse il manifesto ‘Progetto Arte’, in cui invitò gli artisti a relazionarsi con altri settori della società e a cui seguirono, nel 1998, l’apertura di Cittadellarte a Biella, un laboratorio per l’arte e la trasformazione sociale responsabile. Dopo oltre vent’anni, Pistoletto ripensa a questa esperienza fondamentale e ancora all’attivo in conversazione con François Quintin, direttore di Lafayette Anticipations, un’innovativa istituzione d’arte a Parigi dedicata alla creazione di dialoghi interdisciplinari attraverso la produzione artistica”.