Da Cittadellarte alla Civiltà dell’Arte
Dal 23 marzo al 12 giugno 2018 al Palazzo Ducale di Mantova andrà in scena la mostra di Michelangelo Pistoletto titolata "Da Cittadellarte alla Civiltà dell’Arte". Le installazioni del percorso espositivo seguono una logica narrativa che esorta alla comprensione di una ricerca sviluppata dall'artista biellese in oltre 60 anni di attività, dai primi autoritratti passando per i quadri specchianti.

Giovedì 22 marzo, dalle 18, a Palazzo Ducale a Mantova nella Loggia della Rustica (ingresso dal Giardino dei semplici) inaugura la mostra di Michelangelo Pistoletto “Da Cittadellarte alla Civiltà dell’Arte”. Questa, nello specifico, andrà in scena nel Cortile della Cavallerizza e nell’Appartamento della Rustica e sarà visitabile dal 23 marzo al 12 giugno 2018. La mostra, frutto di una collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Moz-Art (Arte Contemporanea), con la curatela critica di Peter Assmann, Fortunato D’Amico, Sergio Pajola e con i contributi di Renata Casarin, di Marco Farano, di Gianfranco Ferlisi, di Antonio Mazzeri, del direttore di Cittadellarte Paolo Naldini e di Giuliano Vallani, ripercorre, a ritroso, il percorso estetico dell’artista biellese.

“Un’esperienza unica, quella di Michelangelo Pistoletto, sempre più orientata a unire l’operatività espressiva – si legge nel comunicato stampa di presentazione – ad una militanza propositiva in tutti quegli ambienti rappresentativi delle istanze dei cittadini interessati alla trasformazione sociale ed ambientale. Insieme a loro per studiare e realizzare progetti che stimolano la partecipazione degli individui alle azioni di cambiamento e di rigenerazione del territorio. Le installazioni, nel contesto della rassegna, seguono una logica narrativa che esorta alla comprensione di una ricerca artistica sviluppata in oltre 60 anni di attività, e che a partire dai primi autoritratti, passando per i quadri specchianti, trasferisce la riflessione da se stesso all’incontro con il mondo esterno e gli altri. Le opere esposte sono perciò le testimonianze di un percorso che s’interroga sui concetti filosofici, spirituali, sociali, scientifici, in una dimensione che riconosce nell’arte lo strumento per dare forme reali all’etica finalizzata al completamento dell’opera di umanizzazione, al rispetto umano delle diversità, alla salvaguardia dell’ambiente, all’ominiteismo e alla demopraxia”.

Addentriamoci quindi nel passato di Cittadellarte: l’incipit della percorso è datato 1994, quando, con la presentazione del Manifesto Progetto Arte, Michelangelo Pistoletto propose un nuovo ruolo dell’artista, mettendo al centro l’arte quale strumento diretto di interazione con tutti gli ambiti dell’attività umana; lo step successivo nel 1998, quando, in un ex opificio tessile di Biella, nacque proprio Cittadellarte. Col tempo è diventata un grande laboratorio frequentato da centinaia di giovani artisti provenienti da tutto il mondo. L’obbiettivo? Generare, attraverso l’arte, processi di trasformazione responsabile nei diversi settori del tessuto sociale. L’arte viene quindi intesa come strumento interdisciplinare, multiculturale, flessibile e adatto a interconnettere saperi, persone e luoghi, oltre a generare percorsi consapevoli e responsabili nei confronti della comunità. Cittadellarte, inoltre, fu inizialmente caratterizzata da diversi dipartimenti: Educazione, Ecologia, Economia, Politica, Spiritualità, Produzione, Lavoro, Comunicazione, Architettura, Moda e Nutrimento; tutti servirono a favorire e sviluppare un’interazione diretta con enti pubblici e privati e con tutte quella strutture della società interessate al cambiamento.


(Un’immagine dalla conferenza stampa andata in scena questa mattina – 13 marzo)

Con un metaforico salto temporale, torniamo al presente: ancora oggi Cittadellarte continua a essere un grande laboratorio. È anche un generatore di energia creativa, attualmente rappresentato nel mondo da centinaia di ambasciatori che, attraverso i Forum e i Cantieri, si impegnano sul proprio territorio a realizzare il progetto etico dell’arte, sviluppato con il metodo della Trinamica e sintetizzato dal simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. La rassegna, in tale contesto, metterà a disposizione del pubblico scolastico un percorso didattico curato dai Servizi Educativi del Complesso Museale Palazzo Ducale intitolato “Ritratti allo specchio?
Scopriamo, infine, i dettagli logistici della mostra: sarà aperta dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 18, e avrà un costo d’ingresso di 10 euro. I visitatori in possesso del biglietto cumulativo per la visita a Palazzo Ducale avranno diritto a uno sconto del 50%, mentre bambini e giovani sotto i 18 anni potranno entrare con un biglietto ridotto pagando 5 euro.

Il catalogo della manifestazione sarà in distribuzione presso la sede espositiva.
L’iniziativa espositiva è nata da un’idea di Moz-Art (Arte Contemporanea) e si avvale della collaborazione della Società di Palazzo Ducale, del supporto della Fondazione Banca Agricola Mantovana, della Fondazione Comunità Mantovana, della Fondazione Bpa, del Gruppo Tea e del Comune di Mantova. Il progetto, inoltre, è stato realizzato anche con il contributo del main partner “Mantova Outlet Village”.