Il 27 ottobre, in Veneto, inaugura una nuova mostra che mette in relazione l’arte con la tematica del riuso e dell’ecologia: l’esposizione, titolata “Re.Use – Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea” riflette un percorso tematico alla scoperta della storia dell’arte dal Novecento ai giorni nostri. L’iniziativa si svilupperà a Treviso (fino al 10 febbraio 2019) in tre aree espositive differenti, ognuna delle quali ospiterà una sezione del progetto: la sala ipogea del Museo di Santa Caterina, il Museo Casa Robegan e lo spazio privato Ca’ dei Ricchi. Re.Use, curata da Valerio Dehò, annovera tra le sue opere capolavori di grandi maestri quali Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Alberto Burri, Mimmo Rotella, Tony Cragg e Damien Hirst. Tra gli artisti in mostra, inoltre, figura anche Michelangelo Pistoletto. L’esposizione verterà sul rapporto tra l’arte contemporanea e il riutilizzo degli oggetti, sui rifiuti e sul loro smaltimento, e permetterà di indagare sulla cronistoria dell’arte a ramo “ecologico” a partire dai primi anni del secolo scorso. Una documentazione che si specchia tra etica ed estetica mettendo in luce il legame tra l’arte moderna e gli oggetti d’uso comune.
“L’esposizione – si legge in una nota stampa degli organizzatori – traccia un viaggio nella storia dell’arte e nella cultura artistica, dal Novecento fino ai nostri giorni, per guardare in dettaglio come il tema del Riuso/Re.Use sia stato affrontato nelle varie decadi e dai vari artisti e come questo grande tema continua a produrre opere e a stimolare la creatività delle attuali generazioni, ricoprendo un ruolo attivo e propositivo per comunicare al pubblico valori condivisi socialmente rilevanti. Non a caso, questa mostra vedrà la luce nella città di Treviso, storicamente definita green friendly e attenta alle tematiche ambientali”.
L’associazione “Tra – Treviso Ricerca Arte” ha organizzato il progetto Re.Use in collaborazione con il comune di Treviso, i musei civici e l’assessorato alla cultura di Treviso.