L’arte che guarda al pianeta: su Italia 1 un servizio televisivo dedicato a Cittadellarte
Ieri - 27 ottobre -, sulla rubrica E-Planet di TGCOM24, è stata posta sotto i riflettori mediatici la Fondazione Pistoletto con due interviste a Michelangelo Pistoletto e a Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte. “Il ruolo dell'artista oggi - ha affermato il maestro - è quello di sviluppare al massimo la propria capacità di creare, connessa con quella di tutti per dare vita a un mondo comunemente vissuto nell'equilibrio e nell'armonia”.

E-Planet, il magazine green di TGCOM24 incentrato sulla tutela dell’ambiente, sull’attualità e sulle storie di chi cerca di migliorare il pianeta con innovazione e inventiva, ha dedicato la sua ultima storia di copertina a Cittadellarte. Il riferimento è alla puntata del format andata in onda ieri, che ha preso il via con un servizio realizzato in occasione della nuova edizione della rassegna Arte al Centro. Si è alzato il sipario sull’episodio con le riflessioni di Michelangelo Pistoletto, il quale si è focalizzato sul suo simbolo trinamico: “Stiamo intaccando la natura – ha sottolineato il maestro – in maniera drastica a nostro svantaggio. Dobbiamo arrivare al Terzo Paradiso, dove troviamo nei due opposti natura e artificio, mentre nel cerchio centrale deve nascere il terzo stadio dell’umanità, che è quello della sostenibilità del pianeta, del sistema politico, sociale, economico e culturale”. La giornalista Alessia Peraldo Eusebias ha messo poi l’accento su una delle parole chiave che caratterizzano la Fondazione, ossia la sostenibilità. “C’è un messaggio di sostenibilità in ogni opera di Pistoletto, uno degli artisti italiani più influenti al mondo. Lo incontriamo qua a Biella, nella sua Cittadellarte, dove la creatività viene vissuta e insegnata come strumento di trasformazione responsabile della società”.

Il maestro si è poi focalizzato sul movimento dell’Arte povera, che “vuole dire essenziale nel senso di esclusione del superfluo. Ci sono spiagge intere in Africa coperte da metri di stracci quindi dobbiamo arrivare a un’idea di essenzialità”. Pistoletto è poi tornato sul lato etico della sua pratica: “Come artista lavoro da tanto tempo sul concetto di sostenibilità. È venuto il momento di prendere in conto la necessità di insegnare fin da bambini l’equilibrio che noi portiamo studiando e poi entrando nelle professioni nella società, affinché sia equilibrata e sostenibile”. Il maestro ha concluso delineando il ruolo dell’artista: “Oggi è quello di sviluppare al massimo la propria capacità di creare, connessa con quella di tutti per dare vita a un mondo comunemente vissuto nell’equilibrio e nell’armonia”.


Alessia Peraldo Eusebias e Paolo Naldini. Fotogramma del servizio.

Peraldo Eusebias ha poi dato voce a Paolo Naldini in merito a UNIDEE Residency Programs e al ruolo di Cittadellarte come scuola: “Abbiamo attivato negli anni ’90 – ha spiegato il direttore – dei processi e dei percorsi di ricerca, di studio e di palestra, cioè di sperimentazione. Da noi, a Biella, c’è una scuola madre, cioè un’Accademia di 3 anni di arte pubblica per la sostenibilità e di moda sostenibile. Poi c’è una generazione di artisti che in 25 anni si è formata è andata in giro per il mondo e ha, a sua volta, creato luoghi in cui quest’arte venisse coltivata e condivisa, quindi altre scuole”. Il direttore di Cittadellarte ha infine illustrato l’esposizione Ways of Becoming: “La mostra raccoglie alcune delle sperimentazioni che sono state condotte dai creativi che, negli anni, sono stati in residenza da noi. Biella, anche così, è diventata una città creativa e l’UNESCO l’ha poi designata ufficialmente come tale”.

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Immagine di copertina: Michelangelo Pistoletto e Alessia Peraldo Eusebias.
Fotogramma del servizio.