L’arte incontra la scienza: dialogo con le stelle
Il 14 dicembre, presso la Certosa di San Lorenzo a Padula, si terrà un talk che vedrà protagonisti Michelangelo Pistoletto e l’astrofisico Remo Ruffini. Il dialogo tra i due relatori ruoterà in parte intorno all’opera "Autoritratto di stelle" (1973) dell'artista biellese.

Una relazione non comune, quella tra arte e scienza. Questi due macro-argomenti si ‘incontreranno’ e si confronteranno in una stanza, attraverso le voci di due esponenti d’eccezione: Michelangelo Pistoletto e Remo Ruffini, relatori de L’arte incontra la scienza: dialogo con le stelle*, appuntamento in programma alla Certosa di San Lorenzo a Padula, il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale. L’evento si inserisce ne Il cammino delle Certose, percorso suggestivo che, tra diverse forme ed espressioni artistiche, ha unito idealmente le certose di San Lorenzo a Padula, San Martino a Napoli e San Giacomo a Capri. L’iniziativa vedrà quindi protagonisti il maestro biellese e Ruffini, astrofisico di fama internazionale che è cofondatore – con il Premio Nobel Abdus Salam – dei Meeting Marcel Grossman e attualmente nel comitato di redazione dell’International Journal of Modern Physics D. Il punto di partenza del talk è un’opera che unisce gli ambiti di riferimento dei due ospiti: Autoritratto di stelle (1973) di Michelangelo Pistoletto, che è esposta dallo scorso agosto – e visibile fino al 31 dicembre prossimo – nel Refettorio per la riapertura degli ambienti delle celle dedicati all’arte contemporanea. Si tratta di un’opera che, come illustrato dallo stesso artista, presenta l’unione di microcosmo e macrocosmo, individuo e universo, istante (testimoniato dallo scatto fotografico) ed eternità cui rimanda la vita delle stelle.

Viene configurata così quella dinamica di opposte polarità – queste le parole del maestro biellese in riferimento al suo lavoro – che sono giunto a individuare con la formula trinamica del triplo cerchio, la quale identifica il finito nell’infinito, ovvero la durata della vita nella mutazione sconfinata”. In Autoritratto di stelle la silhouette del corpo dell’artista, racchiusa in una miriade di stelle, dà spunto a un singolare e suggestivo parallellismo con la formazione di una galassia nell’universo che riproduce il pattern della sagoma della figura umana. “La ricerca e la scoperta – ha affermato Ruffini anticipando parte dei contenuti dell’incontro – sono due elementi fondamentali della vita dell’uomo. Porsi le domande giuste e lavorare alle risposte fa parte dell’indole umana ma è parte rilevante del lavoro di ogni ricercatore. Nel corso della nostra attività, con il nostro lavoro e con le nostre scoperte, abbiamo illuminato il buio del nostro universo fino a decine di anni luce di distanza, risalendo alla nascita dello stesso”.


*La manifestazione è organizzata dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con la Certosa di Padula, diretta da Tommasina Budetta e con il contributo dell’Assessorato allo Sviluppo e Turismo della Regione Campania nell’ambito del progetto Parco dell’arte contemporanea nel Vallo di Diano.