Martedì prossimo, a Milano, verrà presentato il progetto artistico-culturale di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese intitolato Le Bandiere del Mondo 1+1=3. Si tratta di un’opera composta da 196 tele, in rappresentanza delle bandiere di altrettante nazioni, che si ‘uniscono’ fino a creare una rappresentazione del segno-simbolo del maestro biellese; tutte insieme, quindi, mettono il luce il concetto di unità ‘riflettendolo’ nella diversità. Gli artisti, così, nell’installazione mettono in relazione le bandiere delle diverse nazioni in un ideale flusso cooperativo e sinergico realizzabile attraverso l’Arte della demopraxia. Nel concetto di demopraxia è insita la volontà di connettere le istituzioni, le organizzazioni, le associazioni esistenti affinché realizzino un cambiamento responsabile partendo dalle esigenze specifiche e concrete di ogni paese. La Bandiera del Mondo. 1+1=3, inoltre, è stata realizzata a 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani adottati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948. I paesi ‘presenti’ nell’opera sono anche i firmatari dell’Agenda 2030, redatta dalle Nazioni Unite nel 2015 e sintetizzata nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che ogni paese si è prefissato di raggiungere.
A partire dalle tematiche che l’opera porta con sè, nel capoluogo lombardo si articolerà il doppio evento che consentirà ai partecipanti di avere una completa visione del progetto artistico. L’iniziativa prenderà il via alle 15.30 presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove verrà rappresentata, alla presenza degli artisti Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, l’installazione La Bandiera del Mondo 1+1=3. Alla performance (le tele verranno distribuite fino a formare un Terzo Paradiso) interverranno Giovanni Iovane, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, e Rosanna Ruscio, Docente dell’Accademia. La seconda parte dell’evento è in programma alle 18.30, quando, alla Triennale di Milano, si terrà un incontro pubblico che vedrà protagonisti Pistoletto e Savarese, in cui i due relatori metterano in luce il messaggio simbolico espresso dall’installazione. All’appuntamento interverranno il curatore Fortunato D’Amico, il coordinatore degli ambasciatori del progetto Rebirth/Terzo Paradiso Saverio Terruzzi, la docente dell’Accademia di Arti di Brera Paola Salvi e la responsabile capo del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Anna Pironti; modererà il confronto tra i relatori la giornalista Silvia Pietrarolo.
“L’installazione – si legge nella nota stampa dell’iniziativa – assume delle forti assonanze culturali, simboliche e sociali con l’attuale momento storico, contraddistinto da una nuova distribuzione delle presenze etniche nel mondo e dal disagio dei cittadini davanti alla perdita della propria identità nazionale. Una giornata, suddivisa in due momenti, che porterà a riflettere sulle prospettive della nostra società multiculturale, caratterizzata da un nomadismo globalizzato, e sulla necessità di favorire una partecipazione attiva e democratica dei cittadini del mondo ai processi di cambiamento. A risposta di questi temi, Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese propongono il concetto di 1+1=3. Io esisto perché tu puoi fare qualcosa per me e io per te. ‘Tu’ e ‘io’ facciamo ‘noi’. Gli artisti vogliono evidenziare che è necessario amare le differenze per consentire ai popoli una crescita responsabile”.