‘Michelangelo Pistoletto – Viaggio a Firenze nel segno del Terzo Paradiso’: questo l’evocativo titolo dell’evento previsto per la prossima settimana, organizzato da Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Firenze, Associazione Nottola di Minerva, Chiarelettere e Cittadellarte. L’artista biellese sarà protagonista di due giornate, l’1 e il 2 aprile, che cominceranno lunedì con l’incontro a ingresso gratutito intitolato ‘Manifesto per una rigenerazione della società’. In occasione dell’appuntamento*, che prenderà il via alle 17.45 presso ‘Le Murate. Progetti Arte Contemporanea’, Pistoletto dialogherà con Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere, e Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte. Il maestro biellese, in questo contesto, presenterà il suo ultimo manifesto politico ‘Ominiteismo e demopraxia’ illustrandone i contenuti. Il programma delle iniziative continua il giorno seguente, quando, a partire dalle 10, Pistoletto terrà una lectio magistralis all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo i saluti del presidente Carlo Sisi e del direttore Claudio Rocca, l’artista biellese sarà protagonista dell’intervento – che andrà in scena nella sala del Cenacolo – rivolto agli studenti (l’incontro è comunque aperto al pubblico). Da sottolineare il legame artistico del maestro con la scuola in questione, che – il 22 gennaio scorso – ha insignito Pistoletto del titolo di Accademico d’onore.
All’intervento del maestro seguirà la presentazione del restauro dell’opera monumentale ‘Dietrofront’, a cura del restauratore Alberto Casciani e dei tecnici del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Cristiano Riminesi, Fabio Tarani e Rachele Manganelli Del Fa. Realizzata da Michelangelo Pistoletto per una personale a Forte Belvedere (1984) e successivamente collocata a Porta Romana, ‘Dietrofront’ fu donata ufficialmente dall’artista alla città di Firenze nel 2000. L’opera, negli anni, ha subito due interventi di restauro. Come riportato nella nota stampa dell’iniziativa, il primo fu eseguito nel 1996 dopo un incidente che aveva gravemente danneggiato la base dell’opera, il secondo nel 2016. Commissionato direttamente dall’artista come un’operazione di pulitura, l’ultimo restauro si è dimostrato, invece, un’operazione complessa. “Montato il ponteggio – spiega il restauratore Alberto Casciani – ci rendemmo subito conto che la situazione dopo vent’anni era peggiorata. Il coperchio in vetroresina collocato in cima si era aperto, la struttura metallica interna era corrosa e i tiranti definitivamente danneggiati”. Da qui il coinvolgimento nell’operazione del CNR e l’installazione di un sistema di monitoraggio con sensori in grado di tenere sotto controllo le oscillazioni della struttura metallica, l’inclinazione, la temperatura e l’umidità interna. I dati raccolti dal sistema di monitoraggio saranno presentati per la prima volta proprio il 2 aprile.
“Come presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze – afferma Carlo Sisi – sono davvero contento di annunciare una nuova tappa del percorso di crescita e di apertura alla città che stiamo intraprendendo. La giornata del 2 aprile la dedichiamo non solo ai nostri studenti, che avranno la possibilità di conoscere un grande artista contemporaneo quale è Michelangelo Pistoletto, ma anche a tutti i fiorentini curiosi di scoprire un’opera che è diventata il simbolo di una parte della nostra città”. Alle sue parole fanno eco quelle del del direttore Claudio Rocca: “Spero che questo incontro – spiega – possa anche gettare le basi per l’istituzione di un corso di specializzazione sul restauro dell’arte contemporanea in Accademia. Si tratta di una disciplina peculiare data la compresenza di restauratore e artista, eppure una professione di cui ci sarà presto sempre più bisogno, come dimostrano anche le vicende conservative dell’opera Dietrofront”.
Valentina Gensini, direttore artistico de ‘Le Murate. Progetti Arte Contemporanea’, ha messo in luce il dietro le quinte dell’incontro: “Il dialogo con Michelangelo Pistoletto fa emergere fortissime consonanze tra l’opera più recente di questo grande maestro italiano, ambasciatore del nostro Paese nel mondo, e il Progetto RIVA, che attua una nuova committenza istituzionale dell’arte pubblica all’insegna di valori come la tutela ambientale, la resilienza, il paesaggio, la partecipazione della società civile. Ci è sembrato naturale inserire l’incontro con Pistoletto e la presentazione del suo nuovo manifesto all’interno del Public Program del Progetto RIVA, come momento importante di confronto metodologico su progetti motivati da forti istanze etiche. È altresì da segnalare la collaborazione triennale con la Nottola di Minerva, che, attraverso il progetto IDENTITIES, offre un’analisi complessa del concetto contemporaneo di identità grazie al coinvolgimento di grandi protagonisti del nostro tempo”. Stefania Costa, presidente dell’associazione culturale La Nottola di Minerva, ha infine aggiunto:“La voce di Pistoletto è perfettamente in linea con il nostro progetto IDENTITIES, un manifesto che pone l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale, in particolar modo con la vita di Firenze, al fine di ispirare una trasformazione responsabile della società”.