Un mostra installativa che celebra la fusione tra moda, arte e sostenibilità: il riferimento è a Fashion B.E.S.T. in Segno Arte, esposizione curata dall’Ufficio Moda di Cittadellarte che si pone come un viaggio nel tempo e nello spazio creativo, ripercorrendo alcune significative collaborazioni di Fashion B.E.S.T., officina operativa – fondata da Michelangelo Pistoletto e Franca Sozzani – che dal 2009 si dedica allo sviluppo della sostenibilità nell’ambito del tessile e della moda. Il titolo evoca il Segno Arte del maestro, simbolo del suo movimento artistico che esplora il dialogo tra natura, società e creatività; il concetto, in questa occasione, si estende alla moda come espressione culturale e artistica. La mostra, nello specifico, include alcune opere dei primi designer di B.E.S.T., come Sandra Backlund, Mark Fast, Mary Katrantzou, Silvio Betterelli e Marco de Vincenzo e una selezione contemporanea in continua evoluzione di Blue of a Kind, Tiziano Guardini, Flavia La Rocca, Bav Tailor e Pietra Pistoletto, con abiti che testimoniano la moda proposta come un opera d’arte. L’inaugurazione è prevista nella serata odierna, alle ore 20.45, presso Le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio; la mostra sarà poi visitabile fino a domenica 24 novembre 2024 negli orari di apertura del museo.
L’allestimento della mostra fa emergere il dialogo tra moda e arte, con capi unici che non solo raccontano storie di innovazione estetica, ma si inseriscono in un contesto più ampio di riflessione sul ruolo della moda nel promuovere un cambiamento responsabile nella società. Per esempio, uno degli ultimi progetti in esposizione, ossia Glacial Threads (sviluppato in collaborazione con Lenzing e che si caratterizza per uno speciale tessuto riciclato dalla coperta dei ghiacciai) ha vinto il Biodiversity and Water Award al Sustainable Fashion Awards 2024 di Camera Nazionale della Moda Italiana. “Fashion B.E.S.T. in Segno Arte non è solo un tributo alla bellezza sartoriale – sottolineano gli organizzatori –, ma anche un’esplorazione di come la moda possa farsi portavoce di valori più ampi, un percorso verso la sostenibilità e un impegno sociale responsabile che invita il visitatore a riflettere sull’evoluzione del design contemporaneo e sulle connessioni che emergono dall’incontro tra arte e moda”.