Sostenibilità, creatività, arte, Terzo Paradiso, territorio, moda, formazione: sono queste alcune delle parole chiave che caratterizzeranno Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile, 23esima edizione dell’iniziativa, che si svolgerà, come da tradizione, negli spazi della Fondazione Pistoletto. La rassegna comprende nuove mostre intese come dispositivi di attività aperti alla collaborazione di diversi soggetti – oltre che alla fruizione da parte dei visitatori – e metterà in luce le pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale consolidata negli anni. L’evento è in programma per sabato 30 ottobre e prevede una serie di speciali visite guidate gratuite effettuabili su prenotazione su Eventbrite o a termeculturali@cittadellarte.it (le mostre sono aperte dalle ore 11 alle 20) e l’inaugurazione alle ore 18.30. Arte al Centro è inoltre inserita quest’anno nel programma di Arcipelago – Festival della Creatività Sostenibile (realizzato con il contributo di Fondazione BIellezza e Fondazione CRT): anche in quest’ottica porrà l’arte al centro di Biella e del Biellese, declinando la designazione UNESCO sui binari che il simbolo trinamico indica, tra creatività e responsabilità.
Il programma, oltre alle visite guidate, si articola in alcuni momenti chiave: dalle 15 alle 17, nello spazio di Semi Urbani, si terrà l’open studio Corpi in piena di Matteo Marchesi (tutti i dettagli nei paragrafi seguenti); dalle 15 alle 17 il laboratorio per bambini (6-11 anni) Re-wearing, che offre la possibilità di ridare una nuova vita a un capo di abbigliamento che non viene più indossato; alle 16.30, presso la sede permanente del Terzo Paradiso, si terrà il talk Tutta colpa dei neuroni specchio che vedrà Grammenos Mastrojeni (diplomatico e docente di Ambiente e Geostrategia) e Giuseppe Barbiero (docente di Biologia e di Ecopsicologia all’Università della Valle D’Aosta) dialogare con l’artista Laura Pugno e col curatore Andrea Lerda a partire dalle immagini dell’opera Over Time; alle 17.30, sempre nello spazio di via Cernaia, si terrà la performance Freedom (nel contesto della mostra CirculArt) della fashion designer Silvia Giovanardi; alle 18.00 l’opening, l’assegnazione del Minimum Prize e l’estrazione della panchina numero 101 del progetto 100 Panchine per Roma; in chiusura il concerto dell’orchestra degli studenti del Conservatorio G. Cantelli di Novara, che proporrà due composizioni scritte dai giovani allievi sui temi dell’Agenda 2030, e in particolare in relazione ai giovani e agli obiettivi 4 e 8 (Alleanza 8.7) e alla dignità dell’educazione e del lavoro. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021, l’accesso alle mostre è possibile solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass); per i bambini al di sotto dei 12 anni il Green Pass non è obbligatorio.
“L’UNESCO – ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – dice che siamo una Città Creativa. Penso sia una vocazione ancora da esprimere pienamente: più una destinazione che una designazione. Ma è vero che non sono molti i luoghi del mondo in cui il saper fare di un’arte iper rilevante come quella tessile (l’abito è una seconda pelle che portiamo su di noi quasi in ogni momento della nostra vita e la seconda industria più impattante sul riscaldamento globale e sull’inquinamento) è declinata in un ecosistema diffuso, un arcipelago dove il mare è sostituito da boschi, campi e montagne; una comunità in cui la produzione industriale di livello globale si accompagna a una fucina di pensiero e pratiche di trasformazione in senso responsabile della società, creata da un artista, animata da centinaia di studenti, docenti, mentori, partner, coabitanti. Una scuola di arte e società. Intrecci di fili diversi che formano un tessuto unico: arte e impresa, cultura e territorio, humanities e sostenibilità, cura e bellezza, rigenerazione e rinascita, apprendimento e formazione, l’abitare e il produrre il territorio. Quest’anno la Rassegna Arte al Centro racconta lo svolgersi di questa trama collettiva che sta facendo del Biellese un’incredibile opera d’arte civile vivente, sviluppata sia dalla co-creazione effettiva da parte degli abitanti nelle loro più diverse organizzazioni di pratica, sia dal confronto e dalla partnership con reti internazionali e interlocali”.
Scopriamo quindi quali mostre inaugureranno a Cittadellarte in occasione di Arte al Centro:
Biella Città Arcipelago – Sostenibilità e creatività in atto nel Biellese (a cura di Cittadellarte, Ufficio Arte e Politica – coordatore Paolo Naldini, collaborati Elisa Gilardino e Andrea Trivero).
Una mostra laboratorio territoriale che racconta un anno di mappatura che sette associazioni giovanili, guidate da Cittadellarte, hanno svolto durante la pandemia e il lockdown. Più di 100 casi studio, soggetti attivi su uno o più obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, raccontano una visione del Biellese come un ‘arcipelago di buone pratiche e di vitalità’, dal settore tessile all’accoglienza e turismo, dalla filiera agroalimentare alla gestione dei rifiuti e delle risorse beni comuni come acqua ed energia, dalla formazione alla mobilità. Il laboratorio e mostra Biella Città Arcipelago, che si sviluppa in sinergia con la Fondazione BIellezza e in raccordo con le istituzioni locali, è uno spazio aperto per la partecipazione cittadina: le organizzazioni di ogni settore sono invitate a proporsi per aderire in itinere non soltanto alla mostra, ma anche al programma in corso di definizione che ne seguirà, composto da incontri tematici sui diversi settori, in collaborazione con i vari tavoli già attivi nel Biellese, orientato a definire e realizzare azioni concrete verso la ‘prosperità sostenibile’. Il progetto ha visto la partecipazione attiva delle seguenti realtà: Fondazione BIellezza, nell’ambito delle iniziative relative a Biella Città Creativa Unesco; progetto di allestimento di Fabrizio Lava in collaborazione con con Juan Sandoval; il contributo tecnico-scientifico di Atelier Urban Design D (gestito dai Professori Michele Cerruti But e Daniela Ciaffi del Corso di Laurea Magistrale in Architecture for Sustainable Design del Politecnico di Torino), del Master in Design, Creatività e Pratiche Sociali del Politecnico di Milano gestito da POLI.design e Accademia Unidee e della Provincia di Biella – Sistema Informativo Territoriale Ambientale; la consulenza scientifica di Fabio Porta; la consulenza per la progettazione delle mappe di Sebastian von Stosch. La mappatura, inoltre, è stata realizzata con la collaborazione di Leo Club Biella, BI young, Consulta Provinciale Studentesca, La Fenice, Biella Siamo Noi, Fridays For Future e Better Places. I curatori della mostra, inoltre, ringraziano per il contributo CNA, Confcooperative, Legacoop, Ascom, Confesercenti, Confartigianato, Unione Industriale Biellese, CTV Biella, Casa Editrice Emons Italia, Libreria Ieri e Oggi, Tipografia Botalla, Associazione Ël Sol ëd J’Alp, E20Progetti.
Universario
Alla formula della trinamica è dedicato l’Universario che occupa l’intero spazio della sala colonne a Cittadellarte, nel quale sono integrate le aule dell’Accademia di Belle Arti Unidee. Il titolo dell’Accademia di Belle Arti Unidee nasce da una lunga attività avviata nel 1998, con Unidee-Università delle Idee. Il termine ‘Università’ era inteso come ‘universalità’. Adesso lo spazio che ospita l’Accademia prende il nome Universario, ed è totalmente dedicato alla creazione come fenomeno universale. Negli spazi dell’Universario sono presenti i processi che portano alla formula della creazione. Questo luogo è dedicato non solo alla formazione degli studenti ma anche a quella della società, a partire dai visitatori.
Percorrere l’Universario è come visitare un centro di ricerca scientifica totalmente centrato sull’arte, dove si mostrano le più avanzate scoperte che portano alla formula della creazione. I processi di ricerca e scoperta sono presentati negli spazi e attraverso un tavolo multimediale studiato e realizzato dal CNR (Centro Nazionale di Ricerca).
Esposizione permanente
Nell’esposizione permanente di Pistoletto lo spazio riservato ai quadri specchianti è totalmente dedicato ai lavori specchianti più recenti, dal 2019 al 2021. Per presentare queste opere e stimolare l’interesse nel visitatore si propone una poesia:
“Una pietra sopra una pietra
Ho messo una pietra sopra/
ad ogni muro che ho lasciato/
se devo costruire una pietra è il mio passato/
una pietra sopra una pietra/
Ho aperto un varco nel muro/
per guardare il futuro/
il futuro è una pietra da spostare domani/
una pietra sopra una pietra”
(Ruggero Poi, 2013)
CirculArt 2021 – Arte intessuta nella filiera
Il progetto artistico, realizzato e prodotto da Cittadellarte, mette in contatto aziende, artisti e fashion designer, per dar vita a nuove forme di linguaggio capaci di ispirare il cambiamento. La ricerca dei quattro artisti/ fashion designer coinvolti – Silvia Giovanardi, Ryts Monet, Giulia Pellegrini, Marcello Pipitone – si confronta con i diversi comparti che compongono la filiera tessile, lavorando con organizzazioni che hanno scelto di abbracciare l’idea di sostenibilità e di sviluppare la loro attività in modo innovativo e lungimirante e saranno le inaspettate lenti attraverso cui il pubblico potrà osservare i processi di produzione tessile, generando nuovi atteggiamenti verso i prodotti che acquistiamo. Le aziende coinvolte nel progetto sono Cotonificio Albini Spa., Eurojersey Spa, Flainox srl, Filatura Astro srl, Lanificio F.lli Cerruti, Lenzing Group, Milior sas, Officina +39, Ribbontex srl, Taroni Spa, Tessuti di Sondrio, Tintoria Emiliana e Vimar 1991.
Arte dell’Equilibrio / Pandemopraxia, la mostra
Un appello, 100 autori, 2 interviste speciali a Michelangelo Pistoletto e Carlo Ratti, e un “quasi manifesto” redatto ai tempi del Coronavirus da Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte. Un’avventura lunga un anno che nel pieno della pandemia cerca, indaga e propone, futuri alternativi possibili nel post Covid. A cura di Francesco Saverio Teruzzi e Luca Deias, il progetto mette in luce un racconto attraverso le immagini, gli incipit degli articoli e i video, di una rubrica del Journal di Cittadellarte che ha visto protagonisti in un alternarsi discontinuo ambasciatori del Terzo Paradiso, architetti, artisti, attori, cantanti, chef, designer, insegnanti, membri delle istituzioni, politici, professionisti del mondo dell’arte e della moda, studenti e ospiti di ogni ambito del tessuto sociale.
Oggetti del Terzo Paradiso
Negli spazi di via Cernaia sarà proposta la mostra intitolata Oggetti del Terzo Paradiso. Saranno visionabili le seguenti opere: Omaggio a Michelangelo Pistoletto (specchi, tubolari di ferro e scarti di lamiera, 200 x 300 x 200, 2019), di Sebastiano Pelli, Davide Carnevale e Francesco Saverio Teruzzi; la prima delle tele del Terzo Paradiso del progetto Kids Guernica, a cura di Savina Tarsitano, Takuya Kaneda e Francesco Saverio Teruzzi; lo specchiante – a cura di Giorgio de Finis – che presenta un Terzo Paradiso in pellicola nera con le firme dei partecipanti del Rebirth Day tenutosi al Macro Asilo il 21 dicembre 2019. Nello stesso spazio saranno inoltre esposte le opere vincitrici del concorso di illustrazioni indetto dall’Embajada Rebirth / Tercer Paraíso di Cuba e da Galleria Continua de L’Avana.
Nomade
L’opera di Enrica Borghi è una iurta di ampie dimensioni, luogo di sosta ma anche di incontro, scambio, conversazione, dibattito sulle tematiche legate all’economia circolare, all’ambiente e alle problematiche dello smaltimento delle materie plastiche. La iurta è stata realizzata in collaborazione con Dipartimento Educazione GAM, ITS TAM Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie e il Made in Italy Tessile Abbigliamento Moda di Biella e Banca del Tempo IV Circoscrizione.
Over Time
Over Time è il progetto video dell’artista Laura Pugno che è risultato vincitore della IX edizione di Italian Council (2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Over Time è un’opera video a tre canali che indaga il rapporto tra essere umano e ambiente naturale, da sempre al centro della ricerca di Laura Pugno, attraverso lo sguardo sulla neve, materia insieme potente e vulnerabile, che condiziona climi, sistemi di vita ed economie. Il progetto sviluppa l’indagine sulla neve intrapresa dall’artista nel 2018 e condotta nei diversi linguaggi del disegno, scultura, fotografia, installazione e in un ciclo di opere su carta dedicate a Wilson Bentley, fotografo che a fine Ottocento immortalò per primo i fiocchi di neve, restituendo in immagine il fascino esercitato dall’unicità di quei “minuscoli miracoli di bellezza” che piovono dal cielo.
Cervo Project Room
La Cervo Project Room presenta una serie di ricerche condotte nell’ultimo anno dagli artisti Annalisa Zegna e aaron inker sul torrente Cervo come elemento centrale dello sviluppo del territorio biellese, attraverso una riflessione sull’ecologia, sul rapporto con l’ambiente e sulle relazioni tra umano e non umano. Come la pratica artistica e l’azione culturale possono intervenire nell’immaginario locale e nel rapporto che gli abitanti hanno con il torrente? La Cervo project room rappresenta un archivio in divenire e la prima fase del progetto Osservatorio sul Torrente, una piattaforma di ricerca interdisciplinare che si focalizza sul fiume come bene comune ed elemento centrale dello sviluppo sociale, politico, culturale ed economico del territorio biellese. L’Osservatorio nasce per raccogliere e promuovere ricerche e approfondimenti interdisciplinari che mettano in discussione il rapporto tra gli abitanti e il fiume, stimolare nuove esperienze partecipative che mettano in luce gli aspetti meno considerati o dimenticati del territorio, con l’obiettivo di innescare la creazione di altri immaginari e costruire una nuova narrazione collettiva del rapporto con il fiume.
Open Studio ‘Corpi in Piena’
L’open studio curato dall’artista Matteo Marchesi con la mentorship di Federica Tardito e in collaborazione con Annalisa Zegna è la
restituzione della residenza di ricerca e del laboratorio nati dalla collaborazione tra Fondazione Piemonte dal Vivo, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Spazio Hydro, sviluppati all’interno di Fluviale. Arte, ambiente e ricerca sociale, programma multidisciplinare dedicato al torrente Cervo, al territorio e ai suoi abitanti.
Come si costruisce un luogo collettivo in cui è possibile manifestare potere senza nuocere a se stessi e ad altri? Che ruolo giocano le cornici e i contesti in cui agiamo nel manifestare una forma di potere? Che cosa accade e dove si approda quando si perde o si abbandona uno stato di controllo? Attorno a queste domande si è sviluppata la ricerca di Matteo Marchesi, performer e coreografo, accompagnato dalla mentorship di Federica Tardito, danzatrice e clown, e condivisa durante un laboratorio con l’artista visiva Annalisa Zegna e con 8 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 20 anni, a contatto con la progettualità Luria, intitolata alla personificazione folkloristica della piena del torrente Cervo. L’Open Studio è l’occasione di condividere e confrontare i segni, le memorie e le dinamiche di questa esperienza e di questo processo, profondamente intrecciato al corpo, alla configurazione topografica del torrente Cervo e alla materia organica e non, trasportata dallo stesso. Il laboratorio di ricerca rientra all’interno di CollaborAction kids – azione del Network Anticorpi XL dedicata alla diffusione di nuove opere destinate alle giovani generazioni.
L’uomo degli alberi, un film di Andrea Trivero
Sinossi del docufilm: Daniel Balima è un anziano orticoltore di Tenkodogo, una piccola cittadina dell’Africa Subsaharina nel Burkina Faso, dove vive con la sua numerosa famiglia e lavora da quando è nato, 67 anni fa. Daniel da bambino si ammala di poliomelite e, pur crescendo senza l’uso delle gambe, riesce a seguire il padre nel vivaio di famiglia, camminando sulle mani.
Lavora da subito con grande passione e talento tanto che la sua disabilità, che per molti in Africa significa un destino segnato, è per Daniel un’occasione: “Potevo prendere due strade: chiedere l’elemosina o prendere in mano la mia vita e dedicarmi al lavoro con dignità”. Daniel ha scelto e vinto questa grande sfida e, ogni giorno, semina e coltiva con fatica e gratitudine numerosi ortaggi e piante per i famigliari e per gli amici. Nei cinquant’anni di attività ha dato vita a più di un milione di alberi e questo è ciò che più è importante per Daniel perché, come ci racconta, il suo paese, a causa della siccità, ha bisogno di molti alberi …e non ha nessuna intenzione di fermarsi, anzi sogna di piantarne un altro milione. Il documentario è stato selezionato in oltre 100 festival nel mondo, proiettato in più di 20 nazioni e ha ricevuto oltre 25 AWARDS in tutto il mondo: da Los Angeles a New York, da Londra a Sydney.
Quella di Arte al Centro è la prima proiezione in assoluto a Biella.
Nonostante il successo internazionale, non ci sono mai stati premi in denaro: per aiutare Daniel a piantare un altro milione di alberi cliccare qui.
Vincitori del concorso Sustainable views – punti di vista differenziati
Valorizzare la produzione artistica dedicata all’immagine in movimento, che si serve delle nuove tecnologie come nuove possibilità creative e di sensibilizzazione verso il tema della sostenibilità: è stato questo l’obiettivo di Sustainable views – punti di vista differenziati, call che si è rivolta ad artisti internazionali attivi nel campo della video arte. La finalità dell’iniziativa è stata infatti fornire spunti di vita sostenibili attraverso documentazioni video di soluzioni e interventi già in atto, oppure affrontare con sguardo propositivo, positivo o utopico le tematiche della sostenibilità ambientale, del riciclo e dello smaltimento dei rifiuti, proponendo così una riflessione sul cambiamento climatico. I partecipanti – molti dei quali under 30 – sono stati una sessantina, con candidature provenienti da tutto il mondo: oltre all’Italia, sono arrivate agli organizzatori opere da Palestina, India, Brasile, Germania, Nigeria e Francia. I filmati inviati hanno tutti raccontato la sostenibilità sotto punti di vista differenti, con uno sguardo particolare a quello sociale. L’iniziativa ha visto in prima linea il Collettivo If, un team multidisciplinare di creative legate dalla passione verso la sostenibilità ambientale, la società, i diritti umani e la sperimentazione digitale. Le altre realtà coinvolte sono le seguenti: Cittadellarte – Fondazione Pistoletto; Ok Bio; PAV – Parco Arte Vivente; Accademia Albertina; Espronceda – Institute for Art&Culture. La giuria, a febbraio 2021, ha proclamato due vincitori e una menzione speciale. Le opere che si sono aggiudicate al concorso sono proiettate ad Arte al Centro. Si tratta di Against the Tide di Riccardo Grando e Giacomo Graziano, che mettono in luce la storia dell’EFA – Environmental Foundation for Africa, un’associazione nata in Sierra Leone in opposizione ai drammatici eventi sociali e climatici che si sono verificati nel Paese. L’altra opera vincitrice è Bottlefield di Marta Ciolkoswka: nel video l’inquadratura è sott’acqua, come se chi filma e chi vede il video stesse nuotando e guardando verso il cielo; ad un tratto, si iniziano ad intravedere dei tappi di bottiglia, che sempre più energicamente si poggiano sulla superficie dell’acqua. Come delle vere e proprie bombe di plastica, la scena si riempie di tappi, limitando sempre più la visuale e facendo oltrepassare sempre meno i raggi del sole. Overlayed Symbiosis (menzione d’onore) di Giovanni Chiamenti riflette invece sul ruolo e l’agire dell’uomo all’interno del suo ecosistema, come entità definita da un complesso sistema di relazioni e interdipendenze, partendo dal concetto di ‘simpoiesi’ analizzato da Donna Haraway.
1901-2021 La Camera del Lavoro di Biella da 120 anni con i lavoratori
La mostra al Museo del Presente è a cura di Luigi Spina (direttore scientifico), Simonetta Vella, Brunello Livorno, Lorenzo Boffa Sandalina, Daniele Mason (testi e ricerca iconografica), Pier Giorgio Clerici (montaggio video), E20progetti (allestimento).
Alice oltre il LockDown
La mostra dell’IIS “Eugenio Bona” è stata curata e realizzata dal corso Professionale per i Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale dell’Istituto Bona in collaborazione con l’artista e fotografo Damiano Andreotti. Il progetto Alice oltre il LockDown fa parte dei percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento che negli anni della pandemia ha coinvolto la classe G, dalla quarta fino all’Esame di stato. Il percorso ha avuto lo scopo di relazionarsi in DaD, Didattica a Distanza, e in DDI, Didattica Digitale integrata, con l’artista che ha svolto interviste alle allieve interessate e scattato foto a distanza, per creare un racconto di classe che spiegasse la loro convivenza con la pandemia, con le relazioni e le dinamiche nuove che si erano sviluppate durante il periodo di reclusione/studio a distanza. Il percorso è poi proseguito nell’ultimo anno del loro corso di studi con la realizzazione dei testi per la mostra, con la collaborazione dell’insegnante di Psicologia Arabella Debernardi, e di una brochure, con la coordinazione progettuale del docente Alberto Fontanella che, come Ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso, ha sostenuto la valenza artistica e rigenerativa del progetto che intende l’arte anche come processo e cura dell’anima. Damiano Andreotti ha poi proseguito l’indagine emozionale fotografica con alcune foto fatte in presenza durante le ore di rientro presso l’istituto scolastico, all’aperto nel cortile scolastico. Anche in questo secondo momento, mentre le allieve partecipavano allo shooting, l’artista Andreotti le ha intervistate raccogliendo, oltre agli scatti, anche le loro reazioni emotive.
Per maggiori informazioni: termeculturali@cittadellarte.it.